Anche a Milano, si può fare

11/04/08

Torno dal comizio di Veltroni in Piazza Duomo.

C'era gente, tanta gente. La gente della mia città, quella città dove Berlusconi è nato e dove gode di una maggioranza praticamente incontrastata. C'era la gente della mia Università, del mio Quartiere e di quello vicino, della mia Parrocchia e di quell'altra più lontana.

Mi sono lasciato trascinare dall'entusiamo, dal volantinaggio, dal mix di giovani e meno giovani. Dalle facce che hanno costruito l'Italia che mi è stata donata. Mi sono lasciato trascinare da Veltroni, non m'era mai successo.
Mi sono fatto trascinare da una campagna elettorale "per" e non "contro", l'unico "contro" è "contro la Mafia". Mai un partito con aspirazioni di governo aveva detto un "no alla Mafia" tanto perentorio. Una campagna fatta non sul rimpianto di quello che eravamo, né sulla demonizzazione di un avversario. Ma sull'Italia che vogliamo. Non sugli insulti che fanno notizia, ma sui fatti a cui non eravamo più abituati.

Si può fare perché questa è un'Italia per cui va bene impegnarsi. Si può fare, io sto con Walter: ero scettico e mi ha convinto, entusiasmato!

2 commenti:

Pietro_d 11 aprile 2008 alle ore 10:38  

Duca... si può fare.... altrimenti espatriamo!!! ;)

D21 12 aprile 2008 alle ore 12:14  

Eheh, anche se -scherziaparte- non espatrierò, non voglio farlo. All'estero andrò sempre volentieri e per il confronto, ma anche in caso di delusione QUESTO resta il nostro paese e noi abbiamo il dovere di costruirlo migliore, anche solo un poco migliore e di farlo assieme secondo il possibile, parola troppo spesso dimenticata da certi presunti idealisti...

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