coordinate geografiche: Italia, Europa. Forse.

06/04/08

Rubo una frase da questo articolo di Scalfari di oggi su Repubblica.

Cito una di quelle previsioni perché racchiude in una sola frase lo spirito di tutta l'intervista; si riferisce al Trattato di fondazione della Comunità europea firmato a Roma nel 1957, vent'anni prima di quando il libro venne alla luce. "Non fu un errore entrare nel gruppo dei fondatori della nuova Europa, era indispensabile, se ne fossimo rimasti fuori oggi l'Italia sarebbe regredita a livello d'un paese africano. Ma fu invece un grave errore pensare che potevamo stare in Europa senza cambiare i nostri comportamenti sia nell'economia sia nella politica. Un grave errore del quale misuriamo oggi i nefasti effetti; fu commesso da tutta la classe dirigente del Paese, dagli imprenditori, dai politici, dai sindacalisti, dai professionisti, dai docenti. Lo Stato, gli Enti locali, le imprese pubbliche e private, il mercato, rimasero quali erano con le stesse leggi, le stesse regole, la stessa arretratezza, la stessa arcaica visione. Inadatti all'Europa, accettammo di misurarci con i paesi più evoluti del nostro continente senza fare nulla per metterci alla loro altezza. Fidammo soltanto nelle svalutazioni della lira e nell'evasione fiscale. Partecipare alla gara in quelle condizioni era impossibile".

2 commenti:

Anonimo 11 maggio 2009 alle ore 14:33  

L'Italia stà regredendo ai passi di un paese africano, perchè nell'entrata in europa si è fatta carico di oneri e vincoli che la nostra economia liberale prima non aveva.

D21 11 maggio 2009 alle ore 16:18  

Caro anonimo
il tuo commento è interessante, non capisco se condivida la tesi o, più probabilmente, sia in realtà critico contro l'ingresso dell'Italia in Europa.
Convenzionalmente, l'economia italiana non è definita liberale ma, come le altre economie europee-continentali, è un'economia sociale di mercato. Ma qui siamo a livello di definizioni. Io sono convinto che l'Europa ci abbia dato più opportunità che problemi, col difetto che molte ce le siamo bruciate per colpe nostre (es. investendo poco o nulla in educazione e ricerca).
Se vuoi approfondire la tua opinione...

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