a mente un po' più fredda

15/04/08

La prima considerazione che mi viene da fare è ma la gente, dopo i 5 anni di Berlusconi (2001-06) non stava meglio, perché l'hanno rivotato?.
Delle persone attorno a me, non ho trovato una sola argomentazione che facesse dire loro che si stava meglio. L'unica, forse ragionevole, era la riforma delle pensioni che era un "giusto sacrificio", ma anche girando blog, siti, giornali ho trovato solo un "finalmente Prodi a casa", un "litigano su tutto" e "mettono le mani nelle tasche degli italiani" o "basta comunisti".
Al contrario, in quei 5 anni la libertà d'informazione in Italia è crollata, i redditi sempre più distanziati e la credibilità internazionale incrinata (verificate le agenzie internazionali di rating). I conti gravemente in rosso ed un diffuso senso per cui "è giusto non pagare le tasse".

Prodi e la sua coalizione sono stati travolti da un'ondata mediatizza che amplificava qualunque rumore a discapito di qualunque azione, buona o cattiva che fosse.
A mio avviso, il simbolo di quella crisi è il meno sospettabile di tutti: Enrico Boselli ed il suo PSI erano una voce costantemente fuori dal coro, senza avere niente da dire perché non spingevano né a Sinistra (dove PRC, Verdi, PdCI hanno provato a portare Prodi) né al Centro (Udeur, Dini, Binetti, ...).
L'unica accusa che può fondatamente essere fatta al Governo Prodi 2006-08 è stata quella mossa oggi da Ferraro: Prodi ha risanato i conti pubblici, ma non ha saputo/non è riuscito a redistribuire i redditi.

Sugli esiti elettorali premetto che le mie previsioni (facile dichiararle a posteriori) si sono rivelate tutte o scontate o ... sbagliate!
Non andrò troppo sul raffinato, ma il PD (per cui ho votato) ha raggiunto quanto ci si aspettava, soprattutto in termini di voti assoluti. Non è avvenuto il miracolo.
Il PdL non ha sfondato perché, buona parte dei voti di AN (a mio avviso partita sconfitta viste le pessime scelte strategiche di Fini) sono invece finiti alla Lega che è, come dicono tutti e come io non mi sarei mai aspettato, la vera sorpresa di queste elezioni.
Mi aspettavo che quei voti che la Lega ha rubato ad AN finissero alla Destra di Storace-Santanché, ma non è stato così. FI ha rubato qualche voto all'UdC il quale mi aspettavo che implodesse, ma anche questa è stata un'aspettativa sbagliata.
L'UdC ha perso da una parte e recuperato da altre parti: qualcosa dalla Margherita, ma soprattutto dall'Udeur.
Il PD è stato complessivamente stabile recuperando a Sinistra quel che perdeva al centro. Non dimentichiamoci che c'è stata la sciagurata scissione di Mussi che, sebbene abbia portato via un pezzo di partito, dati alla mano non ha portato via alcun voto: per questo è sbagliato sommare i voti DS+DL perché bisognerebbe fare DS+DL-SD-altre frange minori come Angius, Bordon e Dini e si vedrebbe come invece il PD abbia guadagnato voti. Dal punto di vista geografico, faccio notare che il PD ha guadagnato soprattutto al Nord, nelle regioni dove mi sembra più acuta la crisi della SA e credo che questo significhi qualcosa.
Il PSI è imploso: ne sono contento per le ragioni dette prima. La vera sorpresa è l'implosione della SA, che manco questa era nelle mie aspettative (mi aspettavo che ad implodere fosse l'UdC, e invece...). Ma si leggano con estrema attenzione non solo i dati percentuali della SA, ma anche quelli assoluti. Con un conto anche molto grezzo, si vede subito che è lì che manca quel 3% di astensioni più l'1% di Ferrando e Turigliatto che avrebbe redistribuito le percentuali in maniera diversa. Quel vuoto è l'antipolitica dei Grillo quella che ha fatto implodere la SA, l'antipolitica dei Ministri che scendono i piazza a manifestare contro il governo di cui fanno parte è, in fondo, la politica del "vogliamoci del male". Se quel circa 4% fosse andato a votare orientandosi su SA le percentuali si sarebbero ridistribuite contenendo moltissimo la vittoria del PdL.
Personalmente, quel 3% della SA può essere sintetizzato da un sindacalismo conservatore anacronistico che aleggia in certi sindacati (Alitalia, Cobas, la FIOM che contesta Epifani...). Spero, confido nella qualità di quella dirigenza (che mediamente stimo molto, mentre sulla base ho imparato ad essere più scettico) di rigenerarsi. Spero che ripartano da gente come Gennaro Migliore.

In generale, da dove ripartire? Non lo so, pensavo di vivere in un paese diverso. E' vero che dopo 5 anni di Berlusconi siamo ancora qui segno che non era questione di vita o di morte, ma lentamente cade un paese che si sente solo, un paese insicuro, un paese che usa il Cristianesimo come bandiera per bruciare i campi Rom, dove il Cristianesimo diviene la barriera da erigere contro l'altro con un'evidente contraddizione gravissima e che i Cristiani, quelli veri, non dovrebbero tollerare.
Mi rattrista pensare che la gente voti non per quello che un governo fa, ma per quello che vede, segno che la responsabilità dei politici non è gestire saggiamente la cosa pubblica, ma avere la cravatta giusta da Vespa. Mi rattrista pensare che abbia vinto una coalizione unita come base sociale, ma senza politica economica a fronte di un partito con una moderna, forte e chiara politica economica ma con una base sociale meno netta.

Mi ricordo io com'era l'Italia di Berlusconi, mi ricordo che dopo 5 anni si stava peggio, dall'informazione, dalla scuola al territorio, dal senso di legalità alla reputazione internazionale. Possibile ch'io sia l'unico a ricordarsene? L'unico no perché ora il PD ha iniziato un percorso che mi sta convincendo, nonostante un mio scetticismo ormai passato.
In pochi sì, meno degli altri, di quelli che non dicono no alla Mafia, di quelli che sperperano il denaro pubblico, di quelli che odiano i terroni e vogliono prendere i fucili contro la Roma ladrona da cui ora mangiano anche loro, di quelli che vogliono zittire i giornali e crearli a macchina del consenso, di quelli per cui Fascisti e Mafiosi dovrebbero essere padri della patria.

Chiudo, provando a sentirmi un po' più Europeo ma già so che tale sentimento mi allontana dall'Italia. Continueremo a seguire questa vicenda.

10 commenti:

Viciuos 83 16 aprile 2008 alle ore 02:15  

quante baggianate spacciate per analisi politiche mi toccherà ancora sentire???
i voti mancati a SA sono andati in parte a PD/IDV in parte alla sinistra estrema in parte alla lega e in parte all'astensione. il PD ha portato via qualche voto a sinistra, quindi quel 4% mancante non avrebbe ridotto la forbice PD/PDL. ma un pò di autocritica quando???

D21 16 aprile 2008 alle ore 08:32  

Non capisco il tono polemico di questo commento.

Non ho mai detto che quel 4% di astenuti avrebbe ridotto la forbice PD-PdL, ma che avrebbe fatto scalare le percentuali totali di tutti (se quel 4% in più avesse votato per SA, per esempio, Storace sarebbe sceso sotto l'1%).
Dal punto di vista analitico, contesto fermamente chi guarda i soli valori percentuali quando a mio avviso si devono guardare anche (e soprattutto) i voti assoluti che non servono per calcolare i seggi, ma per capire com'è andato il voto.

Che ci sia uno spostamento a destra è evidente, che i voti di SA siano andati un po' a PD-IdV siamo d'accordo (ma a mio avviso meno di quanto si pensi), ma io pensi che la gente di SA non abbia votato e che difficilmente abbia cambiato in favore della Lega.

Autocritica? Per ora sono all'analisi descrittiva di quello che è successo. Va bene che il PD debba fare autocritica, ma quando aumenta sensibilmente il numero assoluto di voti significa che non tutto è andato così male e che non mi aspetto un altro Moretti di Piazza Navona.

Io sono convinto che la Lega abbia preso voti da chi votava AN e non da chi votava PRC.

Anonimo 16 aprile 2008 alle ore 10:23  

analisi faziose e giustificazioniste, come quasi sempre si sente fare da sinistra. se vincono gli altri è perchè il paese non ha capito, o perchè ha paura e chi ha vinto ha cavalcato questa paura. tipo "noi avevamo la soluzione giusta, ma non abbiamo avuto tempo per illustrarla/non siamo stati abbastanza bravi, e allora hanno vinto quegli altri, beceri, razzisti, fascisti, mafiosi eccetera". la verità è che il pd aveva la soluzione giusta agli occhi di chi lo ha votato, o almeno di una parte. per pdl-lega vale la stessa cosa.

incredibile per la sua faziosità, e mi dispiace doverlo suttolineare, il giudizio sul governo brodi, "al quale nulla o quasi può essere imputato". io direi piuttosto che l'unica cosa che - forse - brodi abbia fatto sia stata la riduzione del debito pubblico, effetto peraltro in parte vanificato da un enorme aumento della spesa pubblica. in questo senso, alcuni scellerati provvedimenti-vessillo come l'abolizione dello scalone o i 500 milioni di euro regalati all'impregilo per lo stop al ponte sullo stretto potevano forse essere evitati. ma la colpa più grave della banda-brodi è stata la pervicacia con la quale ci si è ostinati a tirare a campare per 20 mesi senza maggioranza parlamentare, inchiodando il paese al palo.

ci vorrebbe un po' più di umiltà. scalfari, una delle persone peggiori che mi possano venire in mente quanto a protervia, meschinità e faziosità, pochi giorni prima del voto affermava che era "certo" che avrebbe vinto la sinistra, "perchè con questi avversari non è possibile perdere"...

la verità è che, purtroppo, berlusconi si mostra ancora una volta l'unico capace di parlare agli italiani. e il fatto che gli elettori di destra abbiano votato lega invece che la destra direi proprio che sia riconducibile a questo, alla campagna terroristica dul voto utile.

e non risolviamola dicendo che allora gli italiani sono dei fessi. andrebbe uguale in qualsiasi altro paese. anche in spagna, si si, anche in spagna.

D21 16 aprile 2008 alle ore 12:23  

@ Maxim
Trovo il tuo commento ideologico, ma soprattutto totalmente fuori linea rispetto a quanto ho scritto io, quasi stessi commentando il blog di qualcun altro (Scalfari o chi preferisci).

Anonimo 16 aprile 2008 alle ore 12:29  

va bene, ci reputiamo ideologici a vicenda. tutto torna.

forse è la stanchezza, o la freschezza della tornata elettorale.

alla prossima.

Pietro_d 16 aprile 2008 alle ore 23:36  

d'accordo sull'analisi, un po' meno su come si sono incanalati i voti. Non sono d'accordo sul fatto che un blocco di voti si sposti soltanto al vaso con cui comunica più direttamente. in fondo queste cose accadono per noi un po' più politicizzati, ma la gente difficilmente scelte queste regole...

per il resto oggi la Sinistra "conservatrice" dovrebbe farsi una bella analisi... e non imputare la sconfitta solo al PD e alla mancanza di falce e martello...

forse recuperare un po di consenso dai ceti più bassi sarebbe la cosa giusta.... invece, stanno li a farsi le pulci.

Dispiace... sopratutto per chi come me (e forse anche te) continua a guardare ancora un po' a sinistra... ma forse se la stanno cercando!

D21 17 aprile 2008 alle ore 09:12  

La mia idea è che il travaso di voti che "salta" da PRC a Lega sia avvenuto già da tempo, ma che il PRC se ne accorga solo ora che, oltretutto doveva far i conti con l'essere fuori dalla coalizione più ampia di centro-sinistra.

Trovo però che il PRC stia reagendo una intelligenza a questa sconfitta e questo mi fa sperare che possa rinascerne perché il paese ne ha bisogno.

Anonimo 8 maggio 2008 alle ore 19:02  

Con tutto il dovuto rispetto trovo l'odio verso Boselli e quindi verso l'ideale socialista il motivo vero della sconfitta del PD, che pur di far sparire il socialismo e i suoi secoli di storia ha inneggiato il voto utile a braccetto con il piccolo Berlusconi e ha fatto ciò che, dici tu, Berlusconi ha fatto durante il suo governo, ha tentato di boicottare in tutti i modi la campagna elettorale socialista, haimè riuscendoci.
In sostanza avete vinto, non siete al governo, ma tant'è siete uguali!

D21 8 maggio 2008 alle ore 19:17  

Attenzione, il mio odio per Boselli non è un odio verso l'ideale socialista. Sono in profondo disaccordo col modo di fare politico del suo partito, non con il pensiero socialista di cui non sono sostenitore ma neanche avversario.

Il modo che trovo insopportabile di Boselli è quel suo continuo effettuare distinguo, dell'esserci e farsi vedere un po' diverso, anche se nelle cose ha posizioni sostanzialmente uguali al PD o strumentalmente diverse solo per acquisire visibilità.

Non è vero che il PD è uguale a prima, ha (giustamente a mio avviso) imposto la semplificazione del sistema politico italiano, contro i partiti personalistici che con l'1% e con un sistema basato solo sulla loro necessità di visibilità hanno rovinato uno dei migliori governi della Repubblica.

Anonimo 15 maggio 2008 alle ore 16:29  

Non siete uguali a prima, siete uguali ai vincitori.
Avete semplificato la situazione in italia regalandola al fascismo, impacchettando e fioccando il bel paese alla volta del piccolo essere immondo che ora vi lecca pure il culo per le riforme facendovi godere come ricci. Ora che state infascistendovi neanche più il grande magistrato vi va più bene, se non altro la destra ha perseguito con coerenza le sue scelte, pur andando incontro a uno sfascio politico e culturale che non potrà finir prima di due legislature.
Giustmente boselli si vuol distaccare dal pensiero altrui, poichè il simbolo che rappresenta tutela i diritti dei lavoratori e non quelli della classe dirigente (con le dovute eccezioni storiche).

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