della diplomazia quotidiana ovvero capire perché una persona ti sta sul...

20/04/11

Tempo fa lessi un libro il cui titolo è sufficientemente esplicito: "L'arte della diplomazia". Non era un gran libro, ma qualcosa diceva. Tra le regole base c'era la seguente: "la gente non ama sentirsi dire di no, anche se sei in disaccordo su qualcosa inizia con un sì e poi esprimi il dissenso". Interessante, vero?

Oggi, mi ha aiutato a capire perché una collega mi stia particolarmente antipatica. Cioé, sapevo che questa qui mi sta particolarmente antipatica, ma oggi ho razionalizzato la cosa. Due aneddoti.

Un ragazzo che era a mangiare con noi deve cambiare gli occhiali perché li ha rotti e mi ha chiesto di provare i miei occhiali. Ora, per chi non lo sapesse io ho una montatura abbastanza spessa che si adatta al mio visone (e al mio nasone, va bene...), mentre lui ha un viso magro magro e il viso molto allungato. Io e la sua ragazza concordavamo nel dire che i miei occhiali non si adattano al suo viso, la tipa in questione è intervenuta dicendo "non van bene, quegli occhiali son brutti e ti stanno male". Ora, io sarò permaloso ma tra chi dice "gli occhiali di A non stanno bene a B" e chi dice "gli occhiali di A sono brutti, non andranno bene a B" c'è una chiara differenza perché A si sente dire che ha cattivo gusto. Un'inezia direte voi, ma intanto essendo io nella parte di A trovo antipatica chi esce con queste frasi.

Secondo aneddoto: si parlava di ritardi dei treni e delle cattive esperienze che abbiamo vissuto. Ognuno a raccontare la sua, la tratta, il ritardo, il tipo di guasto. Io racconto la mia e la suddetta persona si intromette nella discussione dicendo "no, la tua non è niente, a me è successo qualcosa di vero". Ora, visto che tutti facevamo in serie un racconto delle nostre peripezie, non capisco perché debba entrare subito a smontarmi, quando poteva dire "anche a me è successo una volta che...".

Inezie, si dirà, ma il mio giudizio è anche una poco celata mal sopportazione per la suddetta persona che, a dire il vero, si comporta così con tutti e quindi non penso che ce l'abbia con me. Certo, ora tutti la evitano perchè di sentirsi dire "il tuo maglione è brutto", "tu non sai niente, so io il vero", "tu hai detto il falso, io ho detto" non fa piacere a nessuno. Però, almeno, ho razionalizzato il perché mi stia antipatica, mentre posso anche dire che non è che le farei mai niente. Certo, se mi invita per un caffé io e lei cerco una scusa perché di passare il tempo a sentirmi dire così preferisco passarlo a lavorare sul più noioso dei report.

Et voilà, alcune note... magari aiutano anche voi, chissà!

6 commenti:

Anonimo 20 aprile 2011 alle ore 21:59  

Sei bellissimo, Duca!

Papero

Anonimo 20 aprile 2011 alle ore 23:44  

i tuoi occhiali anche!! :)
abbasso i cattivoni!
m.

laFra 21 aprile 2011 alle ore 01:33  

cattiva educazione o voglia di protagonismo sminuendo altri?
usa la stessa metdologia con lei: sminuiscila sempre e cmq...forse capira' o piu' semplicemente nn avrai "invito caffe'" :p

D21 21 aprile 2011 alle ore 08:37  

Grande Fra!
Devo dire, già ora evito l'invito caffé, però quella di ridar pan per focaccia può essere una tattica educativa.

Vi amo!

Anonimo 22 aprile 2011 alle ore 21:26  

...ma la tipa e' mica francese per caso???

-Papero

PS: nel caso, traducile qualche sms dei miei...

:-P

D21 28 aprile 2011 alle ore 19:51  

No, italiana... ma non sarò più preciso (sotto il Po, comunque...).

:-P

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