Domanda ragionevolmente polemica

30/04/13

Ma quando la CGIL scenderà in piazza, sarà pro o contro il governo? sarà pro o contro il PD? sarà pro o contro Berlusconi? Questo è un governo vicino alla CGIL o no? La Camusso che tanto s'è spesa per Bersani, ora che dice?

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Della vera bellezza

29/04/13

La vera bellezza la si riconosce subito, ma quando è vera non svanisce effimera e più la guardi, più la bellezza si riconferma tale. Mi riferisco non solo alle bellezza di una ragazza, ma in generale una bellezza che sta nelle cose della vita.

Ne parlo perché in queste ultime settimane ne sono stato pienamente travolto, pur senza realizzarlo sempre pienamente. E' bellezza festeggiare il 25 Aprile con l'Italia migliore, è bellezza ritrovare un'amica dopo 5 anni e ritrovarsi cresciuti, è bellezza poter parlare di Amore nel suo senso più profondo, è bellezza una giornata sul prato a pranzare sotto al sole, è bellezza mangiare cibo tradizionale sviluppato attraverso i secoli assieme ad amici vecchi e nuovi. E' bellezza la musica, è bellezza l'arte di una bella giornata ed è bellezza l'amore.

Non si cerchi di capire troppo ché la comprensione arriva fino ad un certo punto. Si cerchi la bellezza e la si gusti, tutto il resto verrà da sé.

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Commento a caldo sul nuovo Governo

28/04/13

Ho letto la lista dei 21 ministri e - potrei sorprendervi - mi è piaciuta molto. So che potrebbe sorprendervi, quindi mi spiego meglio.

Un Governo Letta-Alfano non può essere un mio governo e sono contento che la forza politica che ho votato alle ultime elezioni stia all'opposizione. Ciò non toglie ch'io riconosca la qualità delle personalità scelte da Letta per dare corpo al Governo che aveva in mente. Sicuramente volti nuovi, più giovani e bilanciati fra i generi e sicuramente competenti. Giovannini, Saccomanni, Trigilia, ma anche Idem e Zanonato sono nomi che accolgo positivamente, come le conferme di Cancellieri e Moavero.

In sintesi, s'io dovessi votare la fiducia non la voterei, ma la qualità mi pare decisamente migliore dell'uscente Governo Monti, anche per quel che riguarda i nomi di centrodestra, eccetto Alfano. Questo nome mi provoca una certa orticaria, mi fermo qui. Ovviamente ora bisogna vedere come opererà.

PS
Dimenticavo di mettere la Carrozza fra i nomi positivi, sperando sia meglio di Profumo e di segnalare il nome di Lupi che trovo sia il più pericoloso per le sue note posizioni cementificatrici e distruttrici per il territorio.

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aggiornamento

26/04/13

Io non ce l'ho col PD per l'accordo con Berlusconi, io ce l'ho per come è nato questo accordo con l'affossamento di Marini e, soprattutto, di Prodi.

Io non ce l'ho col PD se fa un accordo con Berlusconi, basta che non mi si venga a dire che questo è per il cambiamento e che farà bene al centrosinistra.

Io non ce l'ho col PD se fa un accordo con Berlusconi, basta che i militanti del PD non mi insultino perché non sono d'accordo perché la colpa non è di chi dissente, altrimenti non saremmo più in democrazia.

Io non ce l'ho col PD se fa un accordo con Berlusconi, perché il PD non mi rappresenta più da tempo. Certo, fatico a capire come chi la pensa come me possa anche solo lontanamente sentirsi rappresentato da Bersani che abbraccia Alfano come due fratelli.

Io non ce l'ho col PD se fa un accordo con Berlusconi, perché credo non ci fossero alternative e proprio questo mi fa arrabbiare, però credo si debba riconoscere questa sconfitta per poter andare avanti.


Io ce l'ho col PD e con quei tanti militanti che dicono che è colpa di chi non sostiene il PD e che è in momenti come questi che bisogna restare uniti per "fare una battaglia interna". Da quando il PD esiste, tutte queste presunte battaglie interne sono state perse e dopo un po' uno si stufa. L'atteggiamento piddino per cui è colpa degli elettori se non capiscono l'intelligenza di un accordo con Berlusconi... ecco, quello mi indispettisce.

Io non credo che SEL sia la soluzione perché SEL non è un partito ed è poco più di un movimento con un leader carismatico. Eppure, SEL può essere il primo passo per costruire qualcosa. Si parla dell'adesione al PSE che non mi entusiasma, ma forse è una scelta giusta per costruire quel qualcosa che faccia un salto di qualità.

Credo che l'opportunità per riportare la Sinistra italiana almeno al 10% ci sia se non si rimane attaccati a quel feticcio che è oggi SEL, ma se si usa SEL come uno dei mattoncini per costruire qualcosa di più grande. La sfida c'è ed è chiara: se SEL riuscirà ad andare oltre al leaderismo carismatico di Vendola che, onestamente, s'è esaurito da un po', allora si può fare. Il mio auspicio è una Sinistra che riunisca Vendola e Barca, Pisapia e Emiliano, Civati e Frassoni. Perché? Perché c'è bisogno di una funzione di redistribuzione delle opportunità per sbloccare lo sviluppo dell'Italia.

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Da FB

25/04/13

Ho letto ed apprezzato il commento di un mio amico su FB che oggi ha stracciato la tessera del PD. Al di là del gesto, sono contento di essere tornato ad essere d'accordo con lui, e questo post non è scritto a caso, ma in realtà sono convinto che siamo sempre stati d'accordi, al di là delle sigle.

Una delle cose che non capirò mai è l'ubbidienza di certa gente ad un partito che ormai si permette qualunque roba. Come si può essere ancora fedeli ad un partito che ormai per due volte fa il Governo con Berlusconi, arrivando addirittura ad affossare il suo padre fondatore, Prodi?

Mi spiace, ma non riesco proprio più a considerare intelligente chi ancora si accanisce a sostenere quella gente. Grazie a quel mio amico per la lezione che mi hai dato, è sempre un piacere trovarsi d'accordo su queste cose.

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Barzelletta riciclata e riadattata

M'è venuta in mente stamattina e prende spunto da una sugli elettori del PdL, ma io la rimetto in chiave PD alla luce dei recenti avvenimenti.

Se sei Intelligente e voti PD, allora non sei di Sinistra visto che ormai sei un alleato permanente di Berlusconi.
Se sei di Sinistra e voti PD, dubito seriamente della tua Intelligenza visto che stai votando per l'alleanza con Berlusconi.

Se sei Intelligente e di Sinistra, non puoi votare PD.

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Trova le differenze quando si vota per il Quirinale

24/04/13

SEL ha sostenuto Rodotà per un accordo con il M5S.
Il PD ha sostenuto Marini per un accordo con Berlusconi.

SEL ha votato compatta e coerente.
Il PD ha cambiato ogni giorno ed ogni giorno s'è spaccato.

Il PD ha deciso nella sua direzione nazionale cosa dovevano fare anche gli altri della coalizione.
SEL ha votato Prodi, ma l'accordo con Berlusconi proprio no.

Il PD s'è ritrovato la base in rivolta per le sue continue giravolte.
SEL no.

Il PD ha ucciso politicamente Marini, Prodi e Bersani.
SEL ha rilanciato l'iniziativa per avere una sezione italiana del PSE (attualmente mancante).


Dunque, si può concludere che aver votato PD è servito a favorire l'accordo con Berlusconi, mentre se più gente avesse votato SEL ora ci sarebbe come Presidente della Repubblica o Rodotà o Prodi.

Sono volutamente polemico, ma dopo quel che ha combinato il PD non riesco ad accettare che persone intelligenti ed intellettualmente oneste possano ancora votare, sostenere ed impegnarsi per quel partito. Ci sono dei limiti di decenza politica che credo siano stati superati da tempo.

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A lungo mi ero chiesto

21/04/13

A lungo, mi sono chiesto come avrei festeggiato le dimissioni di Bersani quando un giorno sarebbero arrivate. La sua inettitudine ha però portato allo sfascio il suo partito (e con il PD l'attuale centrosinistra), ma soprattutto l'Italia.

La situazione attuale è talmente pessima che c'è poco da festeggiare. Se accordo pd-pdl doveva essere, questo è il modo peggiore per arrivarci. Penso a Veltroni ed alla sua politica che schiantò tutti i partiti di centrosinistra che non fossero il PD. Penso a Bersani ed alla sua politica che ha schiantato il suo stesso partito.

L'unica speranza è ripartire dalla Sinistra che sa vincere in coerenza con i propri valori. Mi riferisco sicuramente a Pisapia, Vendola e Barca, ma anche Emiliano e Chiamparino. Mi riferisco al progetto di Vendola di portare il PSE in Italia che, in principio, non mi convince ma magari ha ragione visto com'è evoluta la situazione.

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Credo che

19/04/13

Credo che Prodi sarebbe un ottimo Presidente della Repubblica, probabilmente il mio preferito. Tuttavia, credo anche che questo mio giudizio non sia sufficientemente condiviso in Italia e, soprattutto, credo che questa candidatura nata in questo momento ed in questo modo non sia la soluzione migliore per l'Italia.

Sicuramente auspico l'elezione di una persona come Prodi, ma resto estremamente basito da tutta la vicenda e mi riferisco a come è stata gestita e non certi per la qualità di nomi come Marini, Prodi e Rodotà.

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Guardiamola in positivo

Dopo uno come Bersani, il centrosinistra italiano può solo migliorare. Credo si sia arrivati al punto che qualunque altro segretario sia meglio. Se guardo alla storia del PD, il migliore per me rimane Franceschini, mentre andando a memoria rivaluterei anche il dimenticato Fassino. Comunque, la frittata è fatta.

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Perché sono ragionevolmente arrabbiato

18/04/13

Credo che Marini sia una brava persona e che potrebbe essere un bravo Presidente della Repubblica, ma credo anche che il modo con cui è stato scelto ed il senso della sua candidatura siano sbagliati.

Il PD poteva scegliere un candidato di rottura che aprisse al dialogo col M5S (Rodotà) oppure puntare all'accordo con Berlusconi e scegliere un candidato di garanzia (Marini, appunto). Visto che hanno scelto la seconda, dico che non condividoe che mi fa arrabbiare perché allora non hanno imparato la lezione di Grasso e Boldrini.

Cosa posso auspicare? Molto difficile a dirsi... a questo punto, spero gli accada una sorte simile a quella che loro hanno imposto alla mia parte di Sinistra quando hanno impedito che si creasse un'unione fra gente come Pisapia, Vendola, Zedda, Doria, Emiliano e così via. Hanno impedito la nascita di quella Sinistra per garantirsi la sopravvivenza attorno ai vari Bersani-D'Alema-Penati, Veltroni, Fioroni, Letta... Visto che non credo sia più possibile alcun dialogo di ragionevolezza con questa gente, gli auguro una lenta agonia politica e la fine politica che hanno figure come Tremonti e Fini (oh, 'sti due fisicamente stanno bene, diciamo che fino a ieri pendevamo dalle loro labbra ora...).

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Una sottile distinzione

12/04/13

Nel mio umore politico attuale, devo tenere conto di una "sottile" distinzione fra ciò che vorrei e ciò che ritengo plausibile/possibile. Permettetemi una metafora alla Bersani: a me piacerebbe che il Parma vincesse lo scudetto, però non è plausibile e per quanto non sia affatto juventino credo che ad oggi la squadra che ha più probabilità di vincere sia la Juve. Dire che è probabile che la Juve vinca non significa essere juventini né tantomeno che io auspichi una vittoria della Juventus.

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Giusta analisi

Riprendo questa giusta analisi di Ricolfi, sottolineando alcuni passaggi importanti.


Il problema non è la persona di Bersani, ma è la sua linea politica. Bersani vorrebbe governare da solo, ma con i voti degli altri. Bersani vorrebbe i voti del Pdl o della Lega (quelli di Grillo ha finalmente capito che non li avrà), ma senza fare un governo con ministri del centro-destra. Se, per una volta, usasse le sue famigerate metafore per parlare di se stesso, direbbe: voglio la botte piena (ministeri e poltrone) e la moglie ubriaca (Berlusconi che lo lascia fare).  

Questa posizione è chiaramente irragionevole, non solo dal punto di vista del Pdl (perché gli «impresentabili» dovrebbero regalare i loro voti a chi così profondamente li disprezza?), ma anche dal punto di vista del Pd. Come possono pensare, i dirigenti di questo partito, di avviare una stagione «di cambiamento» con un governo di minoranza, che in ogni momento può essere condizionato, ricattato e affondato dai suoi sostenitori esterni? Come può pensare il Pd di governare l’Italia nella tempesta della crisi economica e sociale se la sopravvivenza del governo dipende fin dall’inizio dalla condiscendenza di altri, che non lo amano e possono in ogni momento staccargli la spina? 

Il resto dell'articolo lo potete leggere sulla Stampa, Quello che vorrei aggiungere è solo un punto. Queste elezioni hanno dimostrato la sconfitta della Sinistra e di un'idea di cambiamento a Sinistra. Bisogna prenderne atto, possiamo discutere delle ragioni di questa sconfitta, ma non per questo il PD può pensare di bloccare il paese ostinandosi a negare la sconfitta. Visto che non ci sono i numeri per un'alleanza PD-Sinistra ed il M5S non è disponibile ad un'alleanza, se ne prenda atto e si sblocchi lo stallo del paese perché non ci sono altre soluzioni possibili. Chiudo dicendo che questa cosa non mi piace affatto, non sono contento, ma è andata così. Prendiamone atto, mandiamo avanti il paese e, dalla parte nostra, si discutano le ragioni di questa sconfitta.

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Il giudizio deve essere chiaro

08/04/13

Parto da questo bell'intervento di Prodi, a mio avviso molto lucido, sintetico e ben fatto (malgrado un giornalista malizioso che cercava di mettergli in bocca cose che non stava dicendo).

La pietà umana per la scomparsa di Margaret Thatcher non deve confondersi col giudizio storico-politico. Mi viene in mente un'analogia che è anche una provocazione: credo che la Thatcher stia a questa crisi che stiamo vivendo, come Lenin sta al Comunismo. Sia chiaro, questa crisi non è comparabile con il Comunismo perché sono troppe le differenze, ma quello che voglio dire è che c'è un'analogia tra leader politici che incarnano, rappresentano ed ispirano movimenti politici ben più grandi di loro, di cui probabilmente non sono neanche consapevoli. I morti del Comunismo paragonati ai disoccupati e precari del liberismo thatcheriano? Sì, la mia è una provocazione che non vuol dire che morti e disoccupati siano la stessa cosa, non voglio certo metterli sullo stesso piano.

Voglio dire che un'ideologia come quella comunista o quella liberista sono state implementate attraverso leader politici come Lenin o Thatcher, ognuno sulla propria posizione. Ogni ideologia applicata in maniera così integrale partendo da presupposti così rigidi finisce per creare più danni che altro. Esiste anche una differenza da sottolineare: una cosa sono i teorici pensatori di un'ideologia, un'altra sono i politici che la mettono in pratica. Esiste un passaggio fondamentale da Marx a Lenin perché Marx non fece mai una rivoluzione e non si trovò mai a dover dirigere uno Stato, Lenin sì. Similmente, Margaret Thatcher applicò l'ideologia liberista così come Lenin applicò quella comunista.

I risultati li conosciamo. 

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Scrivere per se stessi

07/04/13

Meglio scrivere per se stessi e non avere pubblico che scrivere per il pubblico e non avere se stessi.

(Michael Connelly)

(trovata qui)

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Un paio di domande sulla politica italiana

Ci sono delle cose incredibili che avvengono nella politica italiana.

Se Renzi apre al PdL è uno che gioca a distruggere e spaccare.
Se Franceschini apre al PdL è uno che vuole l'inciucio.
Se un fedelissimo di Bersani apre al PdL... beh no, lui ha ragione, è giusto il dialogo, effettivamente s'ha da fare...

Mah... tant'è, andiamo avanti.

Il M5S prometteva trasparenza nelle decisioni. Io che sono un cittadino senza tessere di partito e volessi partecipare a questa nuova forma di democrazia diretta, su che sito devo andare? Dove devo registrarmi? Dov'è la diretta streaming e le mozioni da presentare in Parlamento?

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Talvolta capita

04/04/13

Capita di avere in mente qualcosa di cui scrivere, ma non essere al computer ed essere impegnato a fare altro. Allora, rinvii a quando potrai scrivere, ma l'ispirazione sarà passata.
Alternativamente, mi capita di aver voglia di scrivere, anche se non so di che cosa. Come ora.

L'unico pensiero che mi rimbalza in testa da stamattina è la famosa frase di Gandhi "be the change you want to see in the world". Bellissima! Peccato che poi essere il cambiamento sia faticoso, soprattutto quando ci si sente soli nel voler cambiare.

Ecco sì, questo mi richiama due punti di cui volevo parlare nei giorni scorsi, anzi forse qualcun altro in più che spiattellerò senza preoccuparmi di contarli. Il primo è che è bello vedere il grande affetto che la gente provava per Jannacci, fa sentire un po' meno soli. Il secondo è che abbiamo bisogno di più artisti così che ci aiutino a capire, sdrammatizzare, concepire e ridefinire il mondo in cui stiamo vivendo. Ad esempio, io sono ormai un pendolare da aeroporto, vedo che siamo in tanti ma questa dimensione non arriva nell'immaginario collettivo e nei modi in cui ci rappresentiamo la nostra società.
Il vero secondo punto - e così vi incasino il conteggio - riguarda la parola 'imparare'. Quand'è che impariamo? Passata la scuola, cosa ci permette di cambiare e, possibilmente, di migliorare i nostri comportamenti? Ecco, questo credo sia il punto centrale. Quali meccanismi ci permettono di cambiare e migliorare un comportamento, un'abitudine, un'usanza o una credenza? Credo sia questa la domanda più importante da porci e, con questo, credo di aver scritto abbastanza per oggi.

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per viagggiare

03/04/13

Vorrei che per viaggiare bastasse la mia valigia di domande e curiosità.
Ed al più, la voce di Paolo Conte ed un gelato al limone.

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Una cosa che non capisco dell'attuale stallo

Fino a ieri e per oltre un anno c'era una maggioranza, strana ma che ha operato unita e coesa sostenendo il Governo Monti. Con le elezioni, la Sinistra ha fallito e non è riuscita a portare il PD fuori da quella maggioranza. Con gli attuali numeri, quella strana maggioranza rimane l'unica possibile e non capisco le difficoltà a continuare dopo che per un anno tutti hanno accettato e votato un'agenda condivisa di governo. Se Monti non vi va più bene sul piano personale, se ne trovi un altro (Passera?), si riconosca la sconfitta della Sinistra e però si cerchi di uscire da questo pantano che, voglio sperare, non piace a nessuno.

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In questi giorni

01/04/13

In questi giorni sono stato talmente preso che non ho avuto tempo di commentare il fallimento di Bersani e la strana mossa di Napolitano di nominare i 10 "saggi". Meglio così, probabilmente.

Alcuni spunti brevi di riflessione: innanzitutto questo articolo ben sintetizza la condizione del PD attuale, ma quello che mi interessa sono gli scenari futuri. Credo sia chiaro che con questa mossa e la scelta della composizione dei due gruppi di saggi, Napolitano stia cercando di aprire la strada ad un futuro Monti-bis che avrà formule e uomini diversi (soprattutto dopo il deludentissimo comportamento di Monti). Come fu inusuale la nomina di Monti a senatore a vita, così è inusuale nominare un pre-pseudo-quasi-semi-forse-governo. Tuttavia, mi sono convinto che un'alleanza PD-PdL sia ormai inevitabile dati i numeri e forse auspicabile in prospettiva. Mi spiego.

Lo scenario di un nuovo governo che ricordi il Monti-bis è ormai inevitabile e forse auspicabile rispetto allo scenario attuale. In questo modo, il PD si spaccherebbe che come sapete per me non sarebbe una grave perdita ma permetterebbe di aprire gli spazi per una nuova Sinistra italiana, consapevoli che questa ha evidentemente fallito e tenere in vita questo PD è accanimento terapeutico. D'altra parte, il risultato elettorale è chiaro e la maggioranza PD-PdL è un dato di fatto nei numeri. Sia chiaro: questa cosa non mi piace, ma visto che il PD è stato incapace di vincere queste ultime elezioni per colpe di cui ho parlato tante volte, allora bisogna fare i conti con la realtà attuale. Io, chiaramente, non sosterrei mai un governo PD-PdL come non ho sostenuto Monti, però bisogna essere consapevoli delle condizioni attuali.

E il M5S? Credo che gli farebbe bene fare un po' di opposizione perché con loro all'opposizione ci sarebbe un bel pungolo per costringere PD-PdL a darsi da fare. Se il M5S si unisse ora ad un governo, verrebbe distrutto dall'inesperienza e brucerebbe la forza positiva che potrebbe avere. Fermo restando che io NON condivido le posizioni del M5S, riconosco stia giocando la sua partita e se si facesse un giro all'opposizione farebbe bene al paese. Se fosse al governo invece rischieremmo.

Tuttavia, io sparo un po' di provocazioni in uno scenario che pare lontano anni luce da quello che io avrei auspicato.

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