Talvolta capita
04/04/13
Capita di avere in mente qualcosa di cui scrivere, ma non essere al computer ed essere impegnato a fare altro. Allora, rinvii a quando potrai scrivere, ma l'ispirazione sarà passata.
Alternativamente, mi capita di aver voglia di scrivere, anche se non so di che cosa. Come ora.
L'unico pensiero che mi rimbalza in testa da stamattina è la famosa frase di Gandhi "be the change you want to see in the world". Bellissima! Peccato che poi essere il cambiamento sia faticoso, soprattutto quando ci si sente soli nel voler cambiare.
Ecco sì, questo mi richiama due punti di cui volevo parlare nei giorni scorsi, anzi forse qualcun altro in più che spiattellerò senza preoccuparmi di contarli. Il primo è che è bello vedere il grande affetto che la gente provava per Jannacci, fa sentire un po' meno soli. Il secondo è che abbiamo bisogno di più artisti così che ci aiutino a capire, sdrammatizzare, concepire e ridefinire il mondo in cui stiamo vivendo. Ad esempio, io sono ormai un pendolare da aeroporto, vedo che siamo in tanti ma questa dimensione non arriva nell'immaginario collettivo e nei modi in cui ci rappresentiamo la nostra società.
Il vero secondo punto - e così vi incasino il conteggio - riguarda la parola 'imparare'. Quand'è che impariamo? Passata la scuola, cosa ci permette di cambiare e, possibilmente, di migliorare i nostri comportamenti? Ecco, questo credo sia il punto centrale. Quali meccanismi ci permettono di cambiare e migliorare un comportamento, un'abitudine, un'usanza o una credenza? Credo sia questa la domanda più importante da porci e, con questo, credo di aver scritto abbastanza per oggi.
Alternativamente, mi capita di aver voglia di scrivere, anche se non so di che cosa. Come ora.
L'unico pensiero che mi rimbalza in testa da stamattina è la famosa frase di Gandhi "be the change you want to see in the world". Bellissima! Peccato che poi essere il cambiamento sia faticoso, soprattutto quando ci si sente soli nel voler cambiare.
Ecco sì, questo mi richiama due punti di cui volevo parlare nei giorni scorsi, anzi forse qualcun altro in più che spiattellerò senza preoccuparmi di contarli. Il primo è che è bello vedere il grande affetto che la gente provava per Jannacci, fa sentire un po' meno soli. Il secondo è che abbiamo bisogno di più artisti così che ci aiutino a capire, sdrammatizzare, concepire e ridefinire il mondo in cui stiamo vivendo. Ad esempio, io sono ormai un pendolare da aeroporto, vedo che siamo in tanti ma questa dimensione non arriva nell'immaginario collettivo e nei modi in cui ci rappresentiamo la nostra società.
Il vero secondo punto - e così vi incasino il conteggio - riguarda la parola 'imparare'. Quand'è che impariamo? Passata la scuola, cosa ci permette di cambiare e, possibilmente, di migliorare i nostri comportamenti? Ecco, questo credo sia il punto centrale. Quali meccanismi ci permettono di cambiare e migliorare un comportamento, un'abitudine, un'usanza o una credenza? Credo sia questa la domanda più importante da porci e, con questo, credo di aver scritto abbastanza per oggi.
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