Ironie italiche

13/03/14

Un anno fa Bersani stava cercando di formare "il governo del cambiamento" con il M5S. L'unico governo possibile per cambiare l'Italia, o almeno era così che ce la raccontavano. Oggi, Renzi sta facendo fuori tutti, Bersani è per fortuna nel dimenticatoio e Berlusconi è in un cul de sac tenuto in vita solo da Renzi che ha saputo invertire la situazione e tenere il coltello dalla parte del manico.

Se riconosco a Renzi la capacità di portare avanti le sue posizioni con un carisma unico, sorrido ripensando a quei bersaniani oggi tifosi renziani perché "il PD prima di tutto". Contenuti, coerenza e onestà intellettuale vengono dopo. Un po' come i milanisti che prima detestavano il Balotelli interista e ora lo idolatrano o gli Juventini con Pirlo e così via. Ironie italiche.

Ma veramente credevate che Bersani ce l'avrebbe fatta? Ma perché mi avete ammorbato con un perdente che ha stabilito tutti i record negativi del centrosinistra italico in termini di voti, iscritti e deficit del partito? Onestà intellettuale dovrebbe relegare Bersani nella lista dei peggiori leader del centrosinistra, in confronto a lui pure Rutelli e Occhetto sono dei giganti.

Apprezzo Renzi perché ha fegato, molto più di tanti altri. Si sta giocando le sue carte con abilità, capacità e strategia. Lo voterei? No, ma c'è differenza fra un Bersani che non voterei perché inetto ed un Renzi che non voterei, ma che stimo pur non condividendone le idee. A dirla tutta, oggi avrei ben poche convinzioni su chi votare, ma questo è secondario perché ai partiti attuali non sembra interessare il mio voto e me ne faccio una ragione.

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