impegni e libertà

21/03/14

Periodo intenso e pochi spunti interessanti su cui fermarsi a riflettere. Ogni volta che guardo questo blog lo trovo un po' più distante da me per l'eccesso di politica in cui sono caduto da troppo a questa parte. Vorrei trovare una nuova direzione, più libera e feconda di quella in cui è caduta, invischiata in una politica brutta dove i problemi paiono intrattabili e chi se ne occupa diventa ancora più intrattabile mentre, nel frattempo, la vita fuori prosegue indifferente ad un chiacchiericcio che non si sa più come trattare.

Ricerco dunque una nuova libertà per impegnarmi su nuovi fronti perché, di fronte a questa realtà, non possiamo restare indifferenti, non farci prendere dalla curiosità e dalla passione per quanto ci circonda, quantomeno perché ci siamo.

Chiudo con un pensiero letto stamattina: il verbo amare, dal latino, non dovrebbe avere il caso 'accusativo' né un complemento oggetto perché non si può amare chi si accusa né tanto meno trattarla/o da oggetto. Al contrario, suggeriva il libro, bisognerebbe usare il dativo perché dare è più appropriato quando si parla di amare. Ecco, già questa è libertà d'impegno.

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