cercando le differenze
24/07/09
Un sacco di gente che prova piacere, massimo piacere, in un'attivita' fatta senza controparte, piacevolmente improduttiva. Mi chiedo se ci siano differenze tra la masturbazione e il piacere che provano certi dirigenti del PD nel fare un congresso.
Un'ottima ragione per restarne fuori, se si vogliono ottenere risultati ci devono essere altri canali. O, almeno, (capiamoci) sogno un PD dove il congresso non sia fatto per masturbarsi, ma per generare qualcosa di nuovo... quasi quasi rimpiango il congresso in cui Fassino vinse contro Berlinguer...
Che tristezza sapere che la gerontocrazia partitica ha scelto di far vincere un filo-Ciellino come Bersani, codardo nel momento del bisogno (=quando Veltroni si dimise) in tandem con qualcuno che propone l'alleanza con l'UDC di Cuffaro. Sarei curioso di vedere dei sondaggi tra i tre maggiori candidati.
3 commenti:
soluzioni??
dov'è finito il pragmatismo di finto-ingegnere che hai sempre mostrato?
io sono per le soluzioni, non i problemi. A criticare siamo bravi tutti, ma tu sai bene che le critiche sono nulla se non accompagnate dalle proposte!
Un congresso è un momento di discussione (per alcuni un momento di masturbazione), è quello che oggi serve per poter definire una linea! Non partecipare può semplicemente voler dire non farne parte (e questa una storia) oppure vuol dire astenersi, e il significato di astenersi lo ha definito perfetamente il fondatore di Repubblica poco prima delle elezioni europee e che scrivo anche qui:
Se c'è un momento in cui non ha senso astenersi è questo. Non ha senso criticare Berlusconi e astenersi. Non ha senso proclamarsi di sinistra e astenersi. Non ha senso avvertire sulla propria pelle l'imbarbarimento sociale e astenersi. Non ha senso temere una svolta autoritaria che è sotto gli occhi di tutti e astenersi.
ps...sono vincenzo
Vince'
dobbiamo sentirci. Ho in mente altri modi, bisogna cercare qualcosa di più efficace di un congresso. Ti aspetto a Settembre.
:-)
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