appunti per una lettera a un figlio

03/09/10

Io non ho figli. Non ho in programma di averne, anche se un giorno, dopo il matrimonio, la cosa non mi dispiacerebbe. Semplicemente, non ora.Però, visto che alcuni amici ne stanno avendo, ammetto di pensarci.

Penso che se avessi un figlio dovrei crescerlo ed educarlo. Penso che lo educherei sul valore dell'educazione, dello studiare, della cultura, e di non credere a un Paese dove i valori sono essere calciatori, veline, ignoranti e presuntuosi. Anche se vivo in un paese in cui la Scuola è martoriata, denigrata e licenziata.

Penso che lo educherei sui valori della Persona, valori Cristiani, valori per cui se dici di preoccuparti delle persone e di fare questa la tua prima preoccupazione, deriva che la loro famiglia, il loro lavoro, la loro dignità contano quanto la tua. Penso che non puoi definirti Cristiano e poi licenziare con indifferenza centinaia, migliaia di persone.

Penso che gli infonderei fiducia nello Stato, nelle Istituzioni, nella Legge, anche se in Italia la peggior condanna prevista dalla Legge è dover aver a che fare con lo Stato e la sua burocrazia.

Penso che cercherei di farlo sentire orgoglioso di essere Italiano, del nostro Tricolore e della nostra tradizione. Sarei fiero di dargli il mio cognome, come millenaria tradizione culturale italiana ripetuta di generazione in generazione... anche se mi piacerebbe fare come gli Spagnoli per cui gli dai anche quello della madre. E invece in Italia la "maternità è un privilegio", non esiste uno stato sociale per le famiglie e tutto viene rimesso alla possibilità che ci siano i Nonni.

Penso che vorrei che crescesse come un Italiano fieramente Europeo, ma invece l'Europa sarà la sua porta di salvezza da un paese che si sta condannando da solo.

Penso che lo educherei a odiar la Mafia, la violenza, i sopprusi, nonostante il Presidente del Senato sia un avvocato mafioso e il Primo Ministro sia ormai chiaramente lì per il sostegno dei più odiosi dei sistemi.

Penso che crescerebbe controcorrente: ormai la vera trasgressione è la normalità. Sì, ormai, la vera normalità sarebbe esser normali, semplicemente Italiani, paese bellissimo tra paesi grandiosi.

Questi appunti saranno di una lettera che non scrivo e che, probabilmente, lui non leggerà perché questi appunti cadranno nel dimenticatoio, effimeri come l'attualità a cui fanno riferimento. Però, intanto, tengo questi appunti per me e per chi avrà la voglia di restarsene un po' a leggerli.

9 commenti:

Anonimo 4 settembre 2010 alle ore 20:58  

ti sei dimenticato una cosa fondamentale: bandire la pasta integrale dal menu' del frugoletto!

:-p

Papero

D21 5 settembre 2010 alle ore 11:04  

hai ragionissima, ora farò un post apposito.

Anonimo 6 settembre 2010 alle ore 17:00  

dovrai passare sul cadavere della madre
:PPP
m.

D21 6 settembre 2010 alle ore 21:08  

Potrei attuare la seguente strategia: è ricca, la sposo, l'ammazzo. E poi mi risposo con una che di cui mi innamoro veramente.

Anonimo 6 settembre 2010 alle ore 22:20  

Sposa me!

Papero

D21 7 settembre 2010 alle ore 08:13  

intendi per il primo o il secondo matrimonio?

Anonimo 7 settembre 2010 alle ore 12:51  

...
le faccine sono limitate. Non riescono a fare quello sguardo che fulmina
:)
m.

Anonimo 7 settembre 2010 alle ore 18:05  

Sguardo che fulmina?

Su topolino se la cavavano con un bello 'zot'...

Facciamo due. Uno per il Duca e uno per il Papero. Gia' uniti in un fulminante destino!

Papero :)

D21 7 settembre 2010 alle ore 22:36  

Mi par di capire che è meglio glissare questa discussione...

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