perché me ne voglio andare a lavorare all'estero
13/02/11
Voglio andarmene a lavorare lontano dall'Italia perché qui nessuno mi ha mai considerato una risorsa su cui investire.
Voglio andarmene dall'Italia perché non hanno voluto investire su di me e non mi hanno dato fiducia né responsabilizzato.
Voglio andarmene perché qui non mi han dato un futuro tra i tagli della Gelmini e una cultura che svilisce il fare ricerca e didattica.
Voglio andarmene perché lo stesso accade ai miei amici e colleghi.
Voglio andarmene perché l'Italia ha scelto di sacrificare la mia generazione.
Voglio andarmene perché ho provato a cambiare le cose, ma la mia stessa parte politica mi ha remato contro.
Voglio andarmene perché voglio poter metter su una famiglia.
Voglio andarmene perché le mie valutazioni sul lavoro sono sempre state superiori alla media, ma questo non mi ha mai dato nessun vantaggio.
Voglio andarmene perché se faccio una critica su qualcosa che non va, non è polemica o attacco al sistema.
Voglio andarmene perché in Italia c'è troppa politicizzazione e tutto si fa per amicizie e favori, troppo raramente per senso del dovere.
Voglio andarmene perché chi dovrebbe aiutarmi a cambiare le cose mi ha voltato le spalle preferendo assicurarsi la propria fetta di potere.
Voglio andarmene perché ho cercato di lavorare per le istituzioni del mio paese, ma loro non mi hanno mai riconosciuto niente, anzi...
Voglio andarmene perché anche i buoni, alla fine, fanno i baroni e non si preoccupano del domani.
Voglio andarmene con grande tristezza nell'esser costretto ad andarmene.
Voglio andarmene perché voglio un futuro dove poter tornare in una casa dignitosa con la mia famiglia.
Voglio andarmene perché qui nessuno vuole che io resti.
Voglio andarmene perché nessuno mi ha mai chiesto come stia, quale futuro voglia e se posso essere aiutato.
Voglio andarmene perché trovare qualcuno che ti aiuta o che, almeno, ti dà fiducia e responsabilità è un'eccezione.
Voglio andarmene perché in Italia non cambia mai niente e non è mai colpa di nessuno.
Voglio andarmene perché troppo spesso in Italia la Chiese preferisce mammona al Vangelo, meglio i soldi per le proprie scuole piuttosto che seguire la missione del Vangelo.
Voglio andarmene perché in Italia non ci si rende conto di quel che sta succedendo.
Voglio andarmene perché voglio un paese normale, non il bengodi, non voglio diventare ricco, ma sapere di poter garantire un futuro dignitoso a me e ai miei cari.
Voglio andarmene perché in Italia non cambia mai niente, neanche dove si dovrebbe.
Voglio andarmene perché neanche sul piccolo si riesce a fare niente.
Voglio andarmene perché in Italia non ci si preoccupa dell'ambiente, del paesaggio, della cultura.
Voglio andarmene perché la Sinistra non ha manco capito cosa sta succedendo.
Voglio andarmene per potermi giocare le mie carte e non dover vivere di favori di turno.
Voglio andarmene perché se dici quello che non va, non devi pagarne le conseguenze ma essere ringraziato per aiutare a contribuire e migliorarle.
Voglio andarmene perché il mio impegno civile non è mai stato riconosciuto, ma usato per insinuare cattiverie sul mio conto.
Voglio andarmene col dispiacere per i molti che, invece, in Italia sono brave persone.
Voglio andarmene perché tanto a pochissimi queste ragioni interesseranno, se non a chi già le conosce.
Voglio andarmene perché, già lo so, la gente fraintenderà quel che ho scritto, in malafede, senza mai pensare al senso positivo di queste parole.
Voglio andarmene e so che a nessuno dispiacerà, lavorativamente intendo.
3 commenti:
Bravo Duca! Cosi' ti voglio!
Meglio fuggiasco che complice (Mediterraneo docet)!
"Sventurata la terra che non ha Eroi? No, Felice il paese che non ha bisogno di Eroi."
-B.Brecht
Papero
buona fortuna!
ovunque tu vada :)
Meglio fuggiasco che complice è una frase su cui riflettere molto.
Diciamo che la rabbia e la delusione sono a livelli molto alti, avrei aneddoti quotidiani per infoltire la lista...
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