Nonostante il vento, mi sento poco incline ai compromessi
17/06/11
Stamattina, vento forte su Bruxelles. A me piace, dà il senso della natura impalpabile, presente, possente, forte. Camminavo verso l'ufficio e davanti a me ho incrociato una scolaresca, avranno avuto 13-15 anni, per lo più ragazze. Tra loro, una ragazzina un po' grassottella si teneva con le mani una gonna un po' audace che rischiava di svolazzare troppo con quel vento forte suscitando, però, l'interesse dei ragazzini lì di fianco. Sulla destra, invece, altre due ragazze infagottate su con un velo che, sicuramente, le copriva dal vento e dall'imbarazzo ma, sotto sotto, so che quelle ragazzine avrebbero voluto avere il problema di tenersi quella gonna così svolazzante. Sorrido e vado avanti.
Ripenso a quella sera tornando in metrò. Seduti davanti a noi una coppia sui 35-40 anni credo: lui, un giovane maghrebino in maglietta nera (un po' tamarra) e jeans guarda fuori dal finestrino. La moglie, davanti, vestita da capo a piede con un velo veramente molto bello ché però dava nell'occhio: "chebbbella tenda", m'è venuto da dire in maniera poco diplomatica (spero non capissero l'italiano...). Mi giro e di fianco a me altre due ragazze, in jeans e maglietta come me.
Ecco, su questa cosa, io sono molto poco incline a compromessi col mondo arabo. Trovo ingiusta questa sottomissione della donna che passa anche per imporle vestiti così vistosamente diverse mentre per gli uomini jeans e maglietta vanno bene, per gli uomini va bene adeguarsi alla moda occidentale... ma le donne no, non guidino e si vestano come tende, sia pure di buon gusto... ma per loro la differenza religiosa deve essere evidente! Se un maghrebino magari non è mussulmano, non ci devono essere dubbi sul fatto che la donna lo sia e le si imponga un vestito che, inevitabilmente, diventa una barriera sociale fortissima, soprattutto quando sei una ragazzina e magari non ti dispiacerebbe di attirare un po' l'attenzione di qualche coetaneo.
Chiudo con un pensiero storico legato al mio caro "amico" Goffredo di Buglione, primo Re cristiano di Gerusalemme. Si accusa spesso il mondo occidentale per le Crociate. Vero, furono nient'altro che una guerra di invasione. Però, non è che dall'altra parte ci siano dei "santerellini", nel senso che ricordo cos'è successo a Poitiers, Lepanto, Budapest e Vienna, ovvero una serie di battaglie in cui l'Occidente cristiano vinse in difesa contro l'invasione arabo-ottomana. Ora, non voglio fare una discussione su torti, colpe, meriti e responsabilità. Voglio solo dire che non si può fare un conteggio delle guerre (quali sarebbero le più gravi? quali quelle "legittime"? Sempre che si possa dire che esistono delle guerre legittime...). La verità è che ci sono state tantissime guerre con invasioni provenienti da entrambi gli schieramenti e non ha senso parlare di un "credito" maturato da una parte rispetto all'altra, a meno che non si limiti a restringere il campo su qualche caso specifico il ché, però, fa cadere l'argomento che gli arabi sarebbero in credito a causa dell'invasione crociata.
2 commenti:
Bravo Duca!
Papero
grazie!
Ocio che il prossimo post potrebbe esser per paperi come te, né?!
:-P
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