In Norvegia, avrei potuto
23/07/11
Avrei potuto esserci io. Sì, veramente, mi capitò di partecipare a qualche convegno dei giovani di sinistra. Per quanto la mia esperienza sia stata MOLTO limitata visto che li trovavo noiosi e non ero a mio agio, qualche volta mi ci sono ritrovato e, con me, alcuni degli amici che leggono questo blog. Avremmo, cioé, potuto esserci noi lì, su quell'isola ed i nostri nomi comparire nella lista dei 90 ragazzi morti.
E in un attimo, tutto non c'è più: la vita i sogni e la convinzione di essere lì per contribuire a costruire un mondo migliore... tutto scomparso in poche ore di orribile tragedia.
Non ho parole per spiegarmi, è qualcosa di più della convinzione che la vita duri un soffio e un filo possa spezzarla, anche quando pensi di vivere una vita tranquilla impegnandoti anzi per rendere il mondo un po' migliore.
Quando hai vent'anni, quei sogni sono pieni e il mondo può ancora cambiare: sei onnipotente, impari, incontri, discuti e poi, d'un soffio, tutto viene meno, scompare, la laurea che non arriverà mai e l'amore, quello vero che vale la vita, non ancora conosciuto, forse.
Ecco, io forse avrei potuto essere lì e non ho idea di cosa avrei fatto, di come avrei reagito, di dove sarei scappato.
Sfrego il pollice contro l'indice, incapace di andare avanti e pensare a qualcosa di più di questo.
Sia la Pace alle anime loro.
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