Della modernità - 2

13/01/12

Cambiamo stile. Partiamo da un articolo che mi è piaciuto perché fa riflettere, soprattutto sul piano dell'analisi (la controproposta manca, ma va bene così). Poi, passiamo a ieri che frugando nei corsi di formazione itnerna della Commissione ne ho trovato uno di "personal empowerment" sull'importanza di fare domande. Apparentemente inutile, in realtà è un corso interessante basato su un articolo di una ventina di pagine (anche meno) sull'importanza di far domande.
Per ora ne ho letto metà incuriosito dal tema e ho cominciato a ripensare a quell'articolo. Ebbene, mi son convinto che tra i mali della modernità ci sia la mancanza di farsi domande. Specificatamente, mi chiedo perché, di fronte a questa crisi del mondo finanziario, non si pensi a come vivere senza. Insomma, se la finanza non sta in piedi e provoca tanti danni, perché non provare a vivere senza o a ridimensionarla nettamente? Perché la Grecia non prova a ri-orientarsi su un modello di sviluppo senza debito? Considerati i costi per avere accesso al mercato di debito/credito, perché non provare a farne senza? In fondo, sono ormai 3-4 anni che andiamo avanti con questa crisi, pochissimi in giro che si facciano domande su questo tema. Intendo, non di intellettuali, ma di dirigenze politiche nazionali, quelle che decidono insomma. Oggi, l'ossessione è lo spread, ma è lì il vero problema?
Chiudo d'accordo con gli economisti di VoxEU (non trovo l'articolo giusto) che sottolineano come il grande problema della crisi è la mancanza di un'analisi condivisa delle cause di tutto questo.

0 commenti:

For wayfarers | Per i viandanti

Duke's guests | Ospiti regolari

  © Free Blogger Templates Columnus by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP