Del calcio mi piace...

24/02/08

... mi piace quando le piccole squadre battono gli squadroni dai mega stipendi.

Il calcio è, tra i vari sport, quello probabilmente meno meritocratico perché, potenzialmente, basta un rigore per vincere dopo aver giocato proprio male, difendendosi e senza mai concludere qualcosa in avanti.
Questa mancanza di meritocrazia rende il calcio lo sport più imprevedibile e per questo avvincente. Nel basket no, chi vince è chi ha tirato e segnato di più, non esiste che nella pallacanestro vinca chi ha meno meritato. Certo, non essendoci il pareggio, magari il risultato si decide negli ultimi secondi, ma questo significa che i valori sono stati sostanzialmente equivalenti.

Il calcio celebra campioni che sono tali solo per l'immagine, ragazzotti bruciati tra poster, veline e mega-articoli sulla stampa "specializzata". Ho personalmente in odio quelle squadre che osannano e poi bruciano campioncini 18enni che hanno il solo merito di aver segnato un gol importante e poi basta: se la Roma avesse lasciato Cassano qualche anno in più al Bari, invece di osannarlo subito come un idolo avremmo un grande campione, già da alcuni anni. Il Milan, più saggio, lasciò Gilardino al Parma qualche anno in più.
Mi piace molto seguire l'Under21, lì il calcio ha una dimensione più pura. Mi piacciono quei giovani come Cigarini e Giovinco, Dessena e Gasbarroni perché sono (saranno) campioni senza dover essere ancora osannati dal grande pubblico.

Tant'è...

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