guardare il mondo con occhiali nuovi
20/02/08
Il giorno del mio compleanno sono arrivati gli occhiali nuovi. Ho fatto un test: dopo 5 giorni, nessuno si è accorto della differenza. E' vero che i nuovi sono molto simili ai vecchi, però cambiano colore ed hanno la lente libera sotto. Tant'è, mica mi offendo.
Ripenso però ai miei vecchi occhiali, usurati dal tempo mi guardano: sono ancora lì sulla scrivania, pronti ad un potenziale uso che non so se avverrà più.
Non posso non pensare a tutte le cose viste assieme: dalle gioie alle tristezze, dalle bellezze alle bruttezze. Mi chiedo se gli occhiali abbiano memoria, se ce l'avessero sarebbero sicuramente i miei migliori biografi, loro che sono macchine passive così tecnologicamente avanzate. Eppure statici, fermi sul naso, poco propensi a muoversi. Non loquaci, ma attenti più del padrone che - senza - sarebbe perso.
Loro che erano il mio primo pensiero mattutino, riposano ora nella loro scatola. Li ho pure puliti prima di riporli... tant'è...
I nuovi richiedono un po' di sforzo per abituarsi alle differenze, non tanto di gradazione quanto di bilanciamento. E così sia.
PS
grazie ai molti che, via blog, mi hanno fatto gli auguri di compleanno.
1 commenti:
Be', magari ti si rompono quelli nuovi e sai che potrai sempre contare su quelli vecchi...
Comunque sto post, e in particolare il "macchine passive così tecnologicamente avanzate", mi ha fatto venire in mente un'idea che avevo avuto un po' di tempo fa: che figata sarebbe avere un paio di occhiali dotato di microcamera, che registrino non-stop quello che vedi? Per tutti quei momenti geniali in cui si dice "azz, se avessi avuto una telecamera...". Che poi avere la telecamera spesso non basta, perché le cose migliori succedono appena hai premuto stop. E infatti gli occhiali dovrebbero registrare costantemente su un buffer limitato, salvando solo i momenti scelti...
Si vede che sono un ingegnere? E che sono stanco?
Be', dopo questo delirio vado a nanna... ciao ciao e ci vediamo a Torino (spero)
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