fidarsi dei momenti

29/08/10

Esiste un momento in cui una ragazza che conosci, inizia a piacerti. Un passaggio forse lento, forse infinitesimale. Forse un colpo di fulmine, forse una serata passata insieme o giornate tra i banchi di scuola.

Esiste un momento che capisci essere il momento giusto e da lì scocca un bacio. Non c'è nessuna prova scientifica che quel bacio funzionerà. Ci sono solo segni, intuizioni, supposizioni, magari qualche amico che ti sprona. E poi rischi. Spesso va male, ma tu sentivi che era giusto anche se non avevi nessuna certezza.

Esiste un momento in cui dal bacio scatta qualcosa di più. Lei, chissà per quale motivo, ti fa salire in casa. E se tu sali, capisci che non è solo perché hai voglia di sfogare gli ormoni. Magari, qualche volta sali anche solo per quello, ma capisci dai segni, intuisci che, salendo, ci sarà qualcosa di più. Supponi.

E poi viene un momento in cui, l'indomani, dall'avere sfogato solo gli ormoni capisci che c'è qualcosa di più. Intuisci che sia giusto anche uscirci, presentarla ai tuoi amici, ai colleghi e, magari, anche ai tuoi. Non razionalizzi cosa sia "giusto", eppur lo fai. Non c'è una checklist da controllare, una serie di notifiche da ricevere, moduli da compilare o esami da superare. Certe cose le senti, anche se potresti argomentare sempre il contrario.

"Sta con me per i soldi". "Ci siamo messi assieme per unire le nostre solitudini". "Mi piace aver qualcuno che mi ama, anche se non è che lo ami granché".

Non c'è una checklist di cose da fare prima di fidanzarsi e sposarsi. Succede, senti che è giusto così, lo intuisci, lo capisci, lo razionalizzi talvolta. E ti fidi dei momenti, anche se - in fondo - non è del tutto razionale farlo, anche se potrebbe esserci qualcuno che abilmente argomenta che quel che ti piace è, in realtà un abbaglio, sono supposizioni, intuizioni e segnali che, in realtà, hai frainteso. In fondo, per anni alcune delle più grandi menti dell'umanità hanno creduto che la Terra fosse al centro dell'Universo, e l'han fatto in buona fede.

Eppure, viene un momento in cui ti fidi e, se ti fidi veramente, arrivi anche a promettere davanti a Dio di starci assieme tutta la vita. Anche se appar irrazionale, anche se all'inizio pensavi che avresti solo sfogato un po' di ormoni.

Oggi, c'è molta paura nel fidarsi perché, in fondo, "il futuro non è più quello di una volta" (Brecht, citando Konrad Valentine). E ti fidi. Ti fidi perché a un certo punto devi mettere una X sulla scheda elettorale. A un certo punto, devi scegliere a quale Facoltà iscriverti e questo sì che cambierà la tua vita, tanto. Ti fidi perché senti che quella è la via giusta. Ti fidi perché a un certo punto devi scegliere la cravatta che metterai, e poco importa se il meteo diceva "nubifragi", ma poi era bello e al più c'era un po' di vento. Ti fidi perché della fiducia non c'è da fidarsi, ma in fondo è bello quando le cose vanno bene. Ti fidi perché c'è un momento in cui devi scegliere il film da vedere e perché, sul menù del ristorante, io non so mai cosa prendere e quindiprendosemprelestessecosechesochemipiacciono, maultimamentestoimparandoarischiareunpo'dipiù. Perché se le cose sono sul menù, sai che schifo non devono fare.

Ma qualche volta ho sbagliato a fidarmi, lo so. Ammetto, ho baciato qualche ragazza che non andava baciata. Ho preso piatti che poi non mi piacevano. Ammetto, un paio di volte ho pure sbagliato a mettere la X sulla scheda elettorale, ma per fortuna mai su elezioni importanti (no, Silvio non l'ho mai votato, neanche indirettamente!).

E poi, ti fidi del fatto che anche se vorresti restare alzato, è meglio andare a dormire e non ricominciare a scrivere di quello che mi passa per la testa da tempo.

PS
Non ho voglia di rileggere quanto scritto, credo perderebbe di spontaneità. Mi fido, appunto, di quanto ho appena scritto. Mi fido della buona fede dei miei lettori. Mi fido del fatto che ho sonno e voglio andare a dormire ché è stata una giornata intensa.

8 commenti:

Anonimo 30 agosto 2010 alle ore 10:37  

accidenti, e quindi non sapremo mai "cosa ti passa per la testa da tempo??" buuu.
Cmq, a volte ti sei fidato, e hai mangiato la pasta integrale...
...ma anche del pollo al curry o del pesto appena fatto :D
m.

D21 30 agosto 2010 alle ore 19:38  

Premesso che il pollo al curry non era la prima volta, il pesto era ottimo. Sulla pasta integrale, sai come la penso, ma prossimamente dedicherò un post apposito al tema.

Anonimo 30 agosto 2010 alle ore 20:57  

La pasta integrale fa schifo!
Il duca invece e' buonissimo!

Gnam!

-Papero

Anonimo 31 agosto 2010 alle ore 10:12  

senti "premesso", il MIO pollo al curry fatto con il latte non l'avevi mai assaggiato, capito?!?
:PPPPPPPP
m.
e in ogni caso...siete degli ignoranti. La pasta integrale è buonissima!!!!
;)

D21 31 agosto 2010 alle ore 13:22  

mica ho detto che era cattivo, anzi ero contento che ritornasse in tavola.

Mentre ho capito che ormai sono in seconda posizione rispetto alla pasta integrale, me ne farò una ragione...

D21 31 agosto 2010 alle ore 13:23  

PS
grazie Papero!

Anonimo 31 agosto 2010 alle ore 14:49  

...chissa' come e' il Duca Integrale invece...

Mah!

-Papero

D21 1 settembre 2010 alle ore 08:24  

non sono sicuro di volerlo sapere...

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