In sintesi, analogicamente ma non casualmente

11/04/12

In pratica, vediamola così: ci sono un sacco di famiglie che stanno facendo sacrifici mostruosi cercando di lavorare sempre di più, anche a costo di compromettere la coesione familiare, pur di far sì che il panettiere non fallisca. Sì, sì, le famiglie fanno sacrifici enormi per continuare a garantire al panettiere lo stesso consumo di pane ché altrimenti il panettiere va in difficoltà e chiude. E chissenefrega se la famiglia si spacca, i genitori divorziano, la casa viene venduta ed il nonno non ha più la dentiera, vorrete mica che il panettiere fallisca???
Oltretutto, come se non bastasse, ci sono un paio di famiglie un po' più ricche che grazie al pane migliore, agli sconti dei panettieri e quant'altro ora possono nutrirsi meglio e, quindi, lavorare meglio. Con grande gioia dei panettieri.

Sto delirando? No, è una metafora che è nata cercando di discutere della crisi attuale. Gli Stati sono le famiglie e le banche i panettieri, il lavoro delle famiglie sono le tasse che raccolgono e la coesione familiare è la coesione sociale. Il pane è il debito pubblico che deve continuare ad alimentare i panettier... pardon, le banche.

Questo esercizio apparirà antipatico, qualcuno mi accuserà di esser fuorviante nella mia analisi, pardon analogia, eppure se provate a vederlo in questi termini vedete che non è una metafora del tutto casuale...

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