Interrogativo critico
26/04/12
Sulla crisi, sentiamo regolarmente parlare di spread e del fatto che i paesi emettitori di bond (btp, bonos, bund, ...) devono pagare rendimenti più alti per collocarli tutti (non ho bisogno di citare fonti, lo leggete tutti su tutti i giornali). Bene, cioé male ma veniamo al punto: perché gli stati lo fanno?
Non potrebbero più semplicemente dire: io emetto bond fino a un tasso di rendimento che sento di poter ripagare in futuro. Lo dico perché sono gli interessi sul debito che spesso strangolano i paesi e non è che un paese debba per forza emettere tutti i titoli di stato. Oltretutto, se la quantità di titoli di stato si riducesse, diventerebbero più rari e varrebbero di più (ah... Adam Smith!) innescando una spirale inversa.
Probabilmente il mio discorso dimentica una serie di elementi che al momento ignoro o non mi vengono in mente, ma perché nessuno parla dell'ipotesi di ridurre i debiti.
Non potrebbero più semplicemente dire: io emetto bond fino a un tasso di rendimento che sento di poter ripagare in futuro. Lo dico perché sono gli interessi sul debito che spesso strangolano i paesi e non è che un paese debba per forza emettere tutti i titoli di stato. Oltretutto, se la quantità di titoli di stato si riducesse, diventerebbero più rari e varrebbero di più (ah... Adam Smith!) innescando una spirale inversa.
Probabilmente il mio discorso dimentica una serie di elementi che al momento ignoro o non mi vengono in mente, ma perché nessuno parla dell'ipotesi di ridurre i debiti.
2 commenti:
Duca,
ma come puo' un paese che ha un continuo deficit di bilancio non prendere denaro in prestito? Il tuo discorso regge se l'istituzione o l'impresa che chiede denaro al mercato potrebbe anche farne a meno senza fallire.
Ma non mi sembra sia questo il caso di un paese come l'Italia che necessita di denaro non per fare investimenti, ma per non dare bancarotta.
Poi concordo che e' assurdo che un paese sopravviva continuando a spendere piu' di quello che raccoglie, che e' una follia impunemente legalizzata. Ma al momento e' cosi'.
-Papero
Vedi, Maastricht imponeva una regola che era il contenimento del debito ad un massimo del 60% del PIL. Principio mai fatto rispettare.
Il fiscal compact cerca di imporre la rregola di non avere deficit, che è un po' diverso.
Molti paesi si stanno strangolando perché non riusciranno a ripagare gli interessi sul debito, mentre il deficit primario (=esclusi gli interessi sul debito) è in attivo (tasse > spese correnti).
Non voglio discutere di tutti i dati ché sarebbe lungo e noioso, mi interessa il principio: possibile che si ragioni solo sul pareggio di bilancio dimenticato che forse gli sforzi potrebbero essere orientati verso una riduzione del debito?
Lo dico soprattutto a livello di ragionamento generale, ovviamente poi l'implementazione è un'altra storia. Però...
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