Discussioni di questi tempi
16/10/12
In questi tempi di campagna elettorale, ognuno è spinto a prendere una sua posizione come è naturale che sia. Tra chi si conosce da tempo succede sempre più spesso di ritrovarsi su fronti diversi, soprattutto in questo periodo di grande confusione e rimescolamento politico.
Dalle varie discussioni che sto avendo, mi rendo conto che si dimostra l'intelligenza delle persone perché alcune accettano punti di vista diversi, altri no. Credo convintamente che rispettare la legittimità di un punto di vista diverso, se consapevole e argomentato, sia segno di necessaria intelligenza in questi tempi così difficili. Se la diversità di opinioni è motivo per denigrare l'altro sul piano personale allora la Democrazia non funziona. Se la diversità è motivo di confronto, anche forte e serrato, anche senza risparmiare critiche dure e nette, ma nel rispetto che l'altro abbia una sua razionalità allora la Democrazia può funzionare.
Mi dispiace vedere che questa intelligenza non sia comune a tutte le persone che mi stanno intorno. Va bene una critica serrata, va benissimo dissentire perché da quello si impara. Quello che non accetto è la mancanza di rispetto per le posizioni che ho assunto, non accetto di essere definito irrazionale e illogico. Apprezzo ancor di più chi riesce a dissentire e criticare col sorriso sulle labbra.
Il teatro insegna che bisogna imparare a prendere i punti di vista diversi perché una volta fai la parte di don Rodrigo, una volta di Renzo. Una volta sei il Malato immaginario e la volta dopo sei il medico. In improvvisazione cambi almeno una decina di ruoli ogni spettacolo e tutti hanno una loro razionalità. Qualora qualcuno non riconoscesse la razionalità di un personaggio, il gioco teatrale cadrebbe.
Mi piace scoprire che questa intelligenza sia comune ad alcuni amici che stimo e che ora stimo ancor di più. Sapevo che il mio giudizio poco lusinghiero su taluni altri sia - purtroppo - confermato. Alcuni mi sorprendono in positivo, altri purtroppo in negativo.
Dalle varie discussioni che sto avendo, mi rendo conto che si dimostra l'intelligenza delle persone perché alcune accettano punti di vista diversi, altri no. Credo convintamente che rispettare la legittimità di un punto di vista diverso, se consapevole e argomentato, sia segno di necessaria intelligenza in questi tempi così difficili. Se la diversità di opinioni è motivo per denigrare l'altro sul piano personale allora la Democrazia non funziona. Se la diversità è motivo di confronto, anche forte e serrato, anche senza risparmiare critiche dure e nette, ma nel rispetto che l'altro abbia una sua razionalità allora la Democrazia può funzionare.
Mi dispiace vedere che questa intelligenza non sia comune a tutte le persone che mi stanno intorno. Va bene una critica serrata, va benissimo dissentire perché da quello si impara. Quello che non accetto è la mancanza di rispetto per le posizioni che ho assunto, non accetto di essere definito irrazionale e illogico. Apprezzo ancor di più chi riesce a dissentire e criticare col sorriso sulle labbra.
Il teatro insegna che bisogna imparare a prendere i punti di vista diversi perché una volta fai la parte di don Rodrigo, una volta di Renzo. Una volta sei il Malato immaginario e la volta dopo sei il medico. In improvvisazione cambi almeno una decina di ruoli ogni spettacolo e tutti hanno una loro razionalità. Qualora qualcuno non riconoscesse la razionalità di un personaggio, il gioco teatrale cadrebbe.
Mi piace scoprire che questa intelligenza sia comune ad alcuni amici che stimo e che ora stimo ancor di più. Sapevo che il mio giudizio poco lusinghiero su taluni altri sia - purtroppo - confermato. Alcuni mi sorprendono in positivo, altri purtroppo in negativo.
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