Stallo nella stalla
09/03/13
Un po' di giorni di silenzio a causa di impegni importanti, belli e piacevoli. Tuttavia, poco o niente è successo di interessante che si possa vedere da quassù, tranne un paio di articoli che sintetizzano bene la situazione. Il primo parla della pessima reazione che il PD sta avendo alla crisi avendo scritto un programma elettorale DOPO il voto, ma che è assolutamente vecchio e generico, per quanto condivisibili. Si parla di confusione mentale per la dirigenza del PD e credo sia vero. D'altronde, gente che vive lontano dal paese ed incapace di metabolizzarne le dinamiche profonde non è che all'improvviso possa prenderne consapevolezza solo perché un esito elettorale non è andato come volevano. Tutto questo mentre la crisi italiana rimane assai profonda.
Il PD se la prende con quegli irresponsabili del M5S che, dopo essersi sentiti dire che erano dei fascisti, populisti, neoberlusconiani e minacce per la democrazia oggi dovrebbero invece "responsabilizzarsi" e sottoscrivere il programma del PD. Ovvio che quelli ora siano quantomeno dubbiosi se valga la pena salvare un partito ridotto così.
In tutto questo, Vendola se ne sta tirando fuori. Un po' perché altrimenti la Puglia tornerebbe a destra, un po' per la delusione su com'è andata con Bersani, ma anche un po' perché andare a Roma in queste condizioni sarebbe un suicidio politico finendo nel pantano e nel risiko senza vere un vero capitale da spendersi. Capisco Vendola e la sua delusione è un po' anche la mia: in queste condizioni, lascerei affannarsi gli altri, soprattutto visto come il PD lo ha trattato.
Tuttavia, esiste un problema di fondo che è il totale scollamento tra il dibattito parlamentare e la realtà del paese, tra i discorsi che si leggono sui giornali e, per esempio, i dati socio-economici che raccontano una realtà completamente diversa. Ecco, io credo che l'Italia non stia capendo cosa succede e non mi riferisco ai tanti commentatori in giro, alcuni anche intelligenti. Mi riferisco all'anima collettiva, al pensiero condiviso del paese e rappresentato dalla sua classe dirigente, non solo quella eletta in parlamento.
Intanto, il flusso di giovani laureati che emigrano continua ad aumentare...
PS
visto che in passato l'ho criticato molto fermamente, devo dire che invece sto cambiando giudizio su Alfonso Majorino. In meglio, intendo...
Il PD se la prende con quegli irresponsabili del M5S che, dopo essersi sentiti dire che erano dei fascisti, populisti, neoberlusconiani e minacce per la democrazia oggi dovrebbero invece "responsabilizzarsi" e sottoscrivere il programma del PD. Ovvio che quelli ora siano quantomeno dubbiosi se valga la pena salvare un partito ridotto così.
In tutto questo, Vendola se ne sta tirando fuori. Un po' perché altrimenti la Puglia tornerebbe a destra, un po' per la delusione su com'è andata con Bersani, ma anche un po' perché andare a Roma in queste condizioni sarebbe un suicidio politico finendo nel pantano e nel risiko senza vere un vero capitale da spendersi. Capisco Vendola e la sua delusione è un po' anche la mia: in queste condizioni, lascerei affannarsi gli altri, soprattutto visto come il PD lo ha trattato.
Tuttavia, esiste un problema di fondo che è il totale scollamento tra il dibattito parlamentare e la realtà del paese, tra i discorsi che si leggono sui giornali e, per esempio, i dati socio-economici che raccontano una realtà completamente diversa. Ecco, io credo che l'Italia non stia capendo cosa succede e non mi riferisco ai tanti commentatori in giro, alcuni anche intelligenti. Mi riferisco all'anima collettiva, al pensiero condiviso del paese e rappresentato dalla sua classe dirigente, non solo quella eletta in parlamento.
Intanto, il flusso di giovani laureati che emigrano continua ad aumentare...
PS
visto che in passato l'ho criticato molto fermamente, devo dire che invece sto cambiando giudizio su Alfonso Majorino. In meglio, intendo...
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