la politica, non solo quella su facebook

08/02/08

Affascinato dallo strumento facebook, frugavo in molti gruppi che ora stanno nascendo a proposito della crisi di governo. Sono rimasto abbastanza incuriosito dal notare una certa sproporzione tra le persone che festeggiano la caduta di Prodi, tendenzialmente ragazze, e quelli che lo rimpiangono, tendenzialmente maschi, fermo restando che quel sito è popolato soprattutto da giovani che viaggiano tra i 20 ed i 30 anni.
Sia chiaro, la mia rilevazione non ha nessuna base statistica, è solo un'impressione che però mi ha colpito. Molte considerazioni si potrebbero fare in merito (a partire dalla discussione se Facebook sia di destra o di sinistra, come scrissi tempo fa), ma forse sarebbe tempo di agire più che fare discussioni sui massimi sistemi.

Detto questo, io che precedentemente avevo criticato fermamente Veltroni devo dire che approvo pienamente la sua scelta di correre da solo: un partito, un programma. Basta coalizioni che mantengono in vita partitini individuali, basta campagne elettorali dove si fanno i distinguo pur di far vedere che in una coalizione ci sono tutti.
La scelta mi piace anche perché, finalmente, è la Sinistra che mette in difficoltà la Destra con una mossa tattica che li costringe ad adeguarsi. Quindi, dopo tante critiche, dico "Bravo Walter".

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