Cos'altro dovrei aggiungere?

08/08/08

Vieni a ballare in Puglia - Caparezza

I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all’orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento. E tu, dove vai a ballare?

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru, perché può capitare che si stacchi e venga giù.

Ehi turista, so che tu resti in questo posto italico. Attento, tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio. Mare Adriatico e Ionio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c’è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio. Abbronzatura da paura con la diossina dell’ILVA, qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa. Nella zona spacciano la moria più buona: c’è chi ha fumato veleni all’ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma; fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese. Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo Paese, dove quei furbi che fanno le imprese, no, non badano a spese; pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese.

Rit.:
Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia, tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu, che devi ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù.

È vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica: ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia, in quella bolgia si accoppa chi sgobba; e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda, finché non ingombra la tomba. Vieni a ballare, compare, nei campi di pomodori, dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati in barattoli. Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli. Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d’essere figli di emigrati. Mortificàti, non ti rovineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita.

Rit.:
Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia, tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu, che devi ballare in Puglia Puglia Puglia dove ti aspetta il boia boia boia. Agli angoli delle strade spade più di re Artù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù.

O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via. E subito penso che potrei morire senza te. E subito penso che potrei morire anche con te.

2 commenti:

PD Milano Centro storico 8 agosto 2008 alle ore 20:05  

ciao duca!!! Volevo darti questa grande notizia! Anche io ho aperto un blog. Se ne sentiva il bisogno vero?? Muahuahahauahauah
mattiaabdu.ilcannocchiale.it

Pietro_d 10 agosto 2008 alle ore 18:07  

da pugliese questa canzone mi da rabbia. Non contro Caparezza (che dice delle verità accoppiato ad un'ottima musica) ma contro quegli imprenditori e quella classe dirigente che ha sempre pensato al lavoratore, al cittadino e all'ambiente come un oggetto.
Dal balcone di casa mia nelle belle giornate si distinguono in modo netto oltre all'azzurro del mar Ionio e alle distese di vigneti di uva da tavola, anche le ciminiere (e a volte gli sbuffi scuri zeppi di diossina) dell'ILVA di Taranto (cattedrale nel deserto di statale memoria ed oggi di proprietà del "lombardo" Riva) una delle fabbriche della morte pugliese sia per i giovani operai che vengono fatti lavorare in condizioni di sicurezza da paese del terzo mondo che per l'inquinamento prodotto.
Un modo per ricordarsi che il nostro Sud a causa delle speculazioni non è solo il luogo del sole del mare, del vento e della buona vita, ma anche quello dei morti sul lavoro dell'inquinamento pesante, delle ecomafie, del caporalato e dello sfruttamento del lavoro (non solo degli immigrati...)

p.s. ora c'è anche mattia... povera blogosfera... :D

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