Era cosa nuova e non venne capita

29/03/09

Era cosa nuova e non venne capita, anzi moltissimi furono sedotti da quella novità. Poche voci si levarono intuendo il significato profondo, ma erano Cassandre. Fu tutto dolce, voluto dalla grande maggioranza per riportare ordine, sicurezza, prosperità, gloria. Un leader acclamato dalle folle, amato, tanti interessi che si coalizzano per sostenerlo. Interessi forti che possono così consolidarsi e garantirsi il futuro. Un certo clericalismo di facciata a sostenerlo, piazze ad acclamarlo. Una simbologia tra il merchandising e l'apologia del leader, ma non si capì cosa fosse realmente, quale significato.

Dall'estero, un miscuglio di ironia, leggerezza, un fenomeno folkloristico di costume. Qualcuno venne ad acclamarlo perché finalmente dava all'Italia un certo volto, senza capire le ripercussioni profondissime nell'idea di Stato che si affermava in Europa.
Non venne capita, come non si capiscono fino in fondo le rivoluzioni profonde che partono dall'Italia. Francesi, Inglesi e Tedeschi sono più chiari quando cambiano veramente le cose (i francesi onestamente esagerarono un poco verso la fine del '700...), gli Italiani no. Ma è una trasformazione profondissima, qualcosa di nuovo che piano piano già si esporta al di là delle Alpi.

Sto parlando del Fascismo, degli anni '20 in Italia e di una storia che credo tutti conosciamo. Non si capì cosa stava succedendo allora, quanto profonde fossero quelle mutazioni. Alcune voci si levarono, ma sembrarono più cassandre che altro. La folla lo acclamava unico leader, gli oppositori andavano spesso all'estero o si dimenavano attorno a poca roba. Quella pagina deve essere motivo di attenzione costante, soprattutto oggi. Soprattutto oggi.

1 commenti:

Maxim 1 aprile 2009 alle ore 11:35  

fatti ricoverare!

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