della Merkel

29/03/11

Le elezioni in Baden-Wurttemberg sono un segnale importante per Angela Merkel, un po' come se l'Emilia o la Toscana votassero a destra. In quest'articolo c'è un giudizio senza sconti, forse addirittura un po' duro e rancoroso, ma è solo un'impressione.
Io, della Merkel, ho ridimensionato pesantemente il giudizio. Premesso che la destra tedesca è il meglio che ci si possa aspettare e c'è da baciarsi i gomiti con una destra così, la Merkel è una politica clamorosamente sopravvalutata. Andava bene ai tempi della grosse koalitione quando serviva una guida debole e di compromesso, ora paga le troppe incertezze, il voler far la dura senza esserne capace e la mancanza di coraggio. Le non decisioni si pagano, l'elettorato vuole una guida che abbia il coraggio delle sue azioni per il Paese anche se forse sul momento non le capisce o non gli piacciono. Il suo elettorato si aspetta che la Merkel faccia quello per cui l'ha eletta, anche se magari gli elettori non sanno cosa significhi ma che lo faccia.
Invece, la Merkel è titubante, va bene per il compromesso e non per la leadership che, invece, era una grande qualità di Schroeder per restare in Germania.

Infine, due parole sull'opposizione. La SPD non ha vinto, ma benficia delle debolezze della Merkel. In un Lander da sempre governato dalla Destra se alternativa doveva esserci non poteva che essere non-SPD perché non si può dare la maggioranza agli avversari di sempre (l'SPD, appunto). I verdi 'à la' tedesca vorrei che fossero più forti in giro per l'Europa. L'esperienza di Cohen-Bendit in Francia è stata promettente, ma senza grandi seguiti. Speriamo, però, che l'ondata verde prenda forza e coraggio ché ne abbiamo bisogno.

2 commenti:

Anonimo 29 marzo 2011 alle ore 15:32  

Concordo che la Merkel e' probabilmente sopravvalutata come politica ma anche, secondo me, sottovalutata come statista.

Non si puo' negare quanto bene stia facendo la Germania rispetto a tutti gli altri paesi europei e come sia venuta fuori alla grande dai lasciti poco encomiabili del secondo mandato di Schroeder (ricordiamoci delle vittorie storiche anche della destra tedesca durante gli ultimi anni di governo di SPD e Verdi che erano crollati in modo verticale).

Schroeder, che ha avuto in fondo una parabola simile alla Merkel, molto popolare all'inizio, travolto verso la fine. Credo che anche questo sia un segno della salute della democrazia tedesca in cui, come in ogni democrazia, l'alternanza di popolarita' e di malcontento fanno parte del gioco (e meno male!). E pero' allo stesso tempo si manifestano su tempi lunghi, lasciando cioe' spazio alle parti per lavorare.

8 anni a sx a poi 8 anni a dx? Mi sembra che per la Germania stia funzionando alla grande e vicendevolmente le forze sembrano appianare le reciproche debolezze di governo.

Ahime' il paragone con l'Italia dove la popolarita' di governo e governanti cambia nel giro di pochissimi mesi dalle elezioni e' imbarazzante!

E intanto la Germania modifica il proprio assetto politico senza pero' intaccare il ruolo di guida (economica, politica e anche culturale) sull'unione europea. E questa e', secondo me, la cosa piu' importante.

Papero

D21 29 marzo 2011 alle ore 19:45  

Sicuramente, il secondo Schroeder fece (molto) male, ma credo che i meriti della prima Merkel derivassero dall'essere un compromesso unitario CDU-SPD più che dai meriti suoi come leader. In ogni caso, concordo nel dire che la democrazia tedesca è, probabilmente, quella che funziona meglio tra le grandi democrazie europee, probabilmente meglio anche dei britannici con la loro assurda legge elettorale.

Sono invece in disaccordo sul ruolo di leadership continentale: negli ultimi mesi la Merkel non ne ha azzeccata una
- bocciato lo scudo anti-crisi
- bocciata la posizione tedesca sulla Libia
- bocciato il budget 2011 (colpa dei britannici, ok...).
Insomma, la trazione tedesca pare più economica che politica... non ricordo una proposta tedesca che sia passata...

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