Arrabbiato, preciso.

08/03/12

Oggi mi è uscita la frase "l'Italia è un paese di merda". Non starò a chiarire il contesto del perché l'ho detto, ma voglio precisare una cosa per chiarirmi le idee.

Io credo che oggi l'Italia sia un paese di merda, nel senso che sta attraversando uno dei periodi peggiori della sua storia, si tratta di un grande paese ridotto in rovina, ridotto in una condizione pessima. Come una casa di cui nessuno si preoccupa di pulirla e di fare manutenzione, così è l'Italia che rimane pur sempre una casa a cui siamo tutti legati, ma di cui nessuno se ne frega più niente. E se qualcuno prova a far qualcosa, esiste una maggioranza che gli mette i bastorni tra le ruote perché non hanno voglia di alzare i piedi e far sì che chi sta spazzando per terra pulisca.

Spero si capisca la differenza: il problema è che in Italia nessuno si preoccupa più di niente e le brave persone che pure ci stanno hanno spesso le gambe tagliate dal lato peggiore e più disgustoso dell'Italia, come la gramigna soffoca l'erba sana. Ecco, il problema è che oggi in Italia non si fa neanche più lo sforzo di rimuovere la gramigna. Una generazione dalle idee a dir poco confuse si è arroccata nella sua posizione di rendita e taglia chiunque osi insidiarla, anche chi di quella stessa generazione fa parte e capisce che invece la gramigna andrebbe rimossa.

Ecco, in questo senso l'Italia è ora un paese di merda, un paese in una crisi di cui manco si rende conto, un paese che non fa onore al paese che era e che deve essere. L'espressione apparirà colorita, volgare e grezza, ma quanti sono contenti della condizione in cui versa l'Italia? E quanti che, in buona fede cercano di migliorarla, sono veramente in grado di farlo?

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