Perchè il federalismo fiscale è difficile da realizzare
22/01/09
Premessa
Io sono favorevole al regionalismo in Italia, compreso il cosiddetto "federalismo fiscale".
Domanda
Perché, nonostante il problema sia posto ormai dal "lontano" 1994, il federalismo fiscale tanto invocato dalla Lega non è ancora stato realizzato? Mi riferisco in particolare alla legislatura 2001-2006 e a quella in corso.
Teoria
Il federalismo fiscale impone che le Regioni abbiano potere fiscale, per cui spendono quello che raccolgono. Le grandi riforme cinesi del 1985 e del 1988 (vado a memoria, spero le date siano giuste) erano basate su un principio semplice: abbiamo troppa evasione fiscale, potremmo raccogliere molte più tasse di quelle che raccogliamo. Facciamo il federalismo fiscale così le Regioni avranno l'incentivo a raccogliere i soldi che loro stessi poi spenderanno. Ha funzionato.
Non solo in Cina, paese comunista, ma è un principio da manuale: se la base è minore e non ci sono economie di scala, le Regioni devono essere molto più efficaci nel raccogliere le tasse per poter mantenersi. Non ci vuole una laurea, si capisce anche intuitivamente.
Applicazione al caso Italia
La Lega è un partito che ha una base sociale geograficamente localizzata, ma socialmente abbastanza ben definita. Sono spesso persone di livello culturale medio-basso e che svolgono lavoro dipendente, oppure piccole attività. Se ci fosse il federalismo fiscale la loro imposizione non aumenterebbe significativamente.
Al contrario, ForzaItalia ha una base sociale di livello più eterogeneo. Le persone che veramente decidono sono spesso legate al partito dell'evasione fiscale, di gente a cui sta bene che i servizi pubblici facciano schifo, costino poco, tanto possono permettersi quelli privati e possono quindi evadere le tasse. Sto parlando di imprenditori, liberi professionisti eccetera.
Se si facesse veramente il federalismo fiscale, la base sociale di FI (ma anche AN è così) dovrebbe pagare le tasse perché le Regioni non si manterrebbero altrimenti. Per questo viviamo un'impasse su questo fronte. Si aggiunga il fatto che, se si va a vedere la Riforma federalista approvata da Berlusconi nel 2006 è in realtà fortemente accentratrice con la clausola "dell'interesse nazionale" che di fatto vanifica tutto quello ottenuto dalla Lega. In ogni caso tale Riforma (un pasticciaccio costituzionale) è fortunatamente fallita.
e la Sinistra?
La Sinistra ha come basi sociali che sono il lavoro dipendente, i pensionati ed il settore pubblico, che comunque pagano le tasse e per questo hanno fatto una campagna contro l'evasione fiscale e hanno realizzato l'unico federalismo che abbiamo in Italia (tecnicamente, sarebbe più corretto chiamarlo "Regionalismo", ma per ora soprassediamo).
Conclusioni
Se per la Lega il federalismo fiscale è ragione identitaria (e lo è), non si capisce perché sia alleata con FI e AN.
La Sinistra (se in Italia esiste) farebbe bene a chiarificare questo tema e incalzare il Governo.
FI e AN farebbero bene a accettare seriamente la proposta della Lega del Federalismo fiscale in modo da far fare un salto di qualità all'Italia (è però vero che se lo facessero, la Lega perderebbe la sua natura identitaria e, con la fusione FI+AN, diventerebbe la nuova Destra nazionale coprendo lo spazio lasciato vuoto da AN, un po' come Di Pietro sta sostituendo il PRC).
Considerazione personale
Sono favorevole al Regionalismo italiano perché l'Italia è il paese Occidentale con le più forti differenziazioni regionali, inoltre la riforma dell'assetto istituzionale permetterebbe di ridiscutere la nostra PA e liberare energie nuove.
Le politiche per il Mezzogiorno sono sempre state un fallimento, gli unici effetti leggermente positivi sono arrivati quando l'UE ci ha costretto a decentralizzarle e responsabilizzare le Regioni. Laddove l'Italia l'ha fatto (Abruzzo, Molise, Basilicata e un poco in Puglia) un po' la situazione è migliorata (anche se i risultati sono lontanissimi dall'essere soddisfacenti).
PS
So di aver effettuato molte semplificazioni, mi interessava più la linea del ragionamento che la volontà di voler dare, per esempio, un quadro completo dei bacini elettorali dei partiti.
2 commenti:
sei sicuro che l'Italia sia il Paese occidentale con la maggiore differenziazione regionale? tralasciando gli USA, cosa mi dici della Spagna, o della Germania, o dell'Inghilterra?
attenzione agli stereotipi: l'elettore leghista contadino della valbrembana, il forzitaliota evasore fiscale, l'elettore del pd grande mente ma poco concreto. non so se sia mai stato così, ma sicuramente non è più così, e l'hanno dimostrato le utlime elezioni.
io non sono molto favorevole a favorire l'accentramento regionale, che per come viene fatto dalle nostre parti significa mortificare i territori a favore di forzate attribuzioni di "nuove capitali" - che spesso non sono - ai centri di potere regionali.
l'interesse nazionale deve naturalmente essere salvaguardato in ogni caso, e soprattutto per quanto riguarda infrastrutture, ambiente e beni culturali, sanità.
mi sembra che tutti i tentativi di "federalizzazione", quelli abortiti ma forzosamente approvati (sinistra nel 2001) e quelli abortiti e basta (centrodestra), tutti nati morti agli sgoccioli delle legislature e approvati a colpi di maggioranza tra mugugni vari, denotino insieme incapacità, arroganza e pressapochismo. magari si potesse lavorare seriamente su questo tema. magari si potesse snellire, efficientare e rendere più efficiente ed equo il carrozzone pubblico. facciamolo assieme.
Non c'e' dubbio che l'Italia sia il paese con le piu' forti disuguaglianze regionali, e' un fatto su cui tutti i ricercatori internazionali concordano. Molto piu' di USA, Cina, India, Brasile perche', ovviamente, devi ponderarlo per la dimensione: in nessun altro paese relativamente piccolo trovi cosi' forti disparita' inter-regionali.
Questo e' un dato di fatto.
Come ho esplicitamente detto nel post, ho usato semplificazioni sui profili elettorali, ma sono prese comunque dalle ricerche sui profili elettorali.
Io vorrei una Repubblica VERAMENTE regionalizzata, la riforma del 2001 avrebbe potuto essere un buon disegno se l'Ulivo non l'avesse fatta solo sua ma come un progetto di unita' nazionale e se l'alloca CdL non l'avesse lasciata incompleta in modo da farla volutamente naufragare creando ingorghi istituzionali e confusioni costituzionali (mi riferisco alla mancata approvazione del cd. 'pacchetto La Loggia' che doveva completare la Riforma del 2001).
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