28/04/09

Ma che film la vita (Nomadi)

Grazie a mia madre per avermi messo al mondo,
a mio padre semplice e profondo,
grazie agli amici per la loro comprensione,
ai giorni felici della mia generazione,
grazie alle ragazze a tutte le ragazze.

Grazie alla neve bianca ed abbondante,
a quella nebbia densa ed avvolgente,
grazie al tuono, piogge e temporali,
al sole caldo che guarisce tutti mali,
grazie alle stagioni a tutte le stagioni.

Ma che film la vita tutta una tirata
storia infinita a ritmo serrato
da stare senza fiato.

Ma che film la vita tutta una sorpresa
attore, spettatore tra gioia e dolore
tra il buio ed il colore.

Grazie alle mani che mi hanno aiutato,
a queste gambe che mi hanno portato,
grazie alla voce che canta i miei pensieri,
al cuore capace di nuovi desideri,
grazie all'emozioni, a tutte le emozioni.

Ma che film la vita tutta una tirata
storia infinita a ritmo serrato
da stare senza fiato.

Ma che film la vita tutta una sorpresa
attore, spettatore tra gioia e dolore
tra il buio ed il colore.

Ma che film la vita tutta una sorpresa
storia infinita a ritmo serrato
da stare senza fiato.

Ma che film la vita tutta una sorpresa
attore, spettatore tra gioia e dolore
fra il buio ed il colore.

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luci

Luci a San Siro (R. Vecchioni)

Hanno ragione, hanno ragione
mi han detto:"E' vecchio tutto quello che lei fa,
parli di donne da buon costume,
di questo han voglia se non l'ha capito già"
E che gli dico:"Guardi non posso, io quando ho
amato
ho amato dentro gli occhi suoi,
magari anche fra le sue braccia
ma ho sempre pianto per la sua felicità"
Luci a San Siro di quella sera
che c'è di strano siamo stati tutti là,
ricordi il gioco dentro la nebbia?
Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.
Ma stai barando, tu stai gridando,
così non vale, è troppo facile così
trovarti amarti giocare il tempo
sull'erba morta con il freddo che fa qui

Ma il tempo emigra mi han messo in mezzo
non son capace più di dire un solo no
Ti vedo e a volte ti vorrei dire
ma questa gente intorno a noi che cosa fa?
Fa la mia vita, fa la tua vita
tanto doveva prima o poi finire lì
ridevi e forse avevi un fiore
ti ho capita, non mi hai capito mai

Scrivi vecchioni, scrivi canzoni
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi le ascolta
se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?
Fatti pagare, fatti valere
più abbassi il capo più ti dicono di si
e se hai le mani sporche che importa

tienile chiuse e nessuno lo saprà

Milano mia portami via, fa tanto freddo,
ho schifo e non ne posso più,
facciamo un cambio prenditi pure
quel po' di soldi quel po' di celebrità
ma dammi indietro la mia seicento,
i miei vent'anni e una ragazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
luci a San Siro non ne accenderanno più.

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con il treno

27/04/09

Faccio i conti del fantacalcio, inserendo i voti nelle caselline giuste dei giocatori mentre bevo il caffé serale: abitudinaria pratica del lunedì sera, da anni ormai.
Agisco meccanicamente con i voti di Del Piero, Beckham, Julio Cesar, controllo il risultato, la classifica. Inebetito.
In una settimana, mi sono ritrovato a confrontarmi con delle dipartite, e non delle partite, a distanza, da quest'isola in mezzo al mare. Prima fu la nonna di una mia amica, cent'anni di onorato servizio, ultimamente nella veste di splendida nonna italiana, di quelle donne per cui si è grati al Signore di avercele donate. A cent'anni, la morte viene accolta come un fatto naturale, sebbene fosse relativamente in salute puoi anche aspettartelo. Forse successo un po' all'improvviso ed il distacco si fa doloroso, ma appare il grande cerchio della vita.
Pochi giorni dopo, un altro caro amico di un altro mio amico: 48 anni, arbitro di calcio, perfettamente in salute. Non si è svegliato, morto nel suo letto e non si sa niente di più. Sgomento per l'amico scomparso, così d'improvviso senza poter dire niente. Non lo conoscevo, ma quando il tuo amico ti chiede supporto, provi a pensare a un qualunque senso. E il senso non c'è. Puf... un sonno, ti addormenti col tuo pigiama, magari accanto a tua moglie, e la mattina... non c'è mattina.
Oggi, un amico di famiglia, 34 anni, questo sì lo conoscevo di persona anche se assai poco. Fino a qualche giorno fa, vedevi il suo profilo facebook aggiornato. Oggi chiamo i miei genitori e non ci sono a casa, sono andati alla veglia funebre. 34 anni, aneurisma, niente da dire: pare che il fratello l'avesse chiamato più volte, non rispondendo ha chiamato l'ambulanza e non c'era niente da fare. Trentaquattro anni... Cosa devi dire?

Rimango sgomento, sebbene nessuna fosse persona a me particolarmente vicina, acquisisci un senso della vita di assoluta precarietà. Riprendi a inserire i voti dei giocatori nella casellina giusta, ti giri e guardi il letto da cui potresti non avere la mattina, e poco conta la tua salute. Non è un incidente, neppure puoi dire di essere andato a cercartela con un'overdose. No, niente di niente e comunque la vita ti finisce così. Se a 100 anni puoi pensare che sia il ciclo della vita, a 34 no, manco a 48. Non una malattia, non un incidente stradale che, al limite, quelli in qualche modo puoi provare a capirli.

Rimango inebetito mentre controllo la classifica, di cui non può fregartene granché, sembra un intermezzo, come quando chiacchieri sul treno in attesa di arrivare in stazione. Poco importa, poco ti importa, poco ci importa.

Mi hanno appena regalato una Madonna brasiliana, la loro patrona, arrivata direttamente da San Paulo. Mi ha pensato, sono uno religioso, devoto di San Francesco. Mi ha colpito, non pensavo di dare questa immagine così religiosa, ma in fondo mi piace conservarla. Il Poverello di Assisi è una buona compagnia per il senso di serenità che trasmette. Certo, metterei anche S. Nicola, S. Ambrogio e S. Agostino tra quelli a me cari, ma San Francesco è una buona compagnia, in attesa che il treno compia il suo percorso.

Sgomento, torni a studiare pensando alla compagnia di Agostino, Fede e Studio per migliorare il mondo che ci è dato in eredità. Dai nostri nipoti.

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animali circolano tra le mie ambasciate

Benvenuti alla Farfalla Rossa e alla Pecora Verde, due nuovi blog così diversi che pur condividono simili nomi. E dire che qualcuno considerava il blog uno strumento morto...

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26 aprile 2009

Riempie di Orgoglio festeggiare il 25 Aprile, pagina bellissima della nostra Storia nazionale, simbolo del momento in cui l'Italia vinse scegliendo la Democrazia. Vittoria sanguinaria, a tratti fratricida con un terzo di Milano rasa in macerie (gradirei ricordare a francesi e inglesi, che l'Italia ha subito tanti danni quanti loro, solo che noi li abbiamo avuti concentrati nelle nostre zone più sviluppate, arrecando ancora maggior danno a un paese ben più debole).
Comunque, riempie d'orgoglio vedere tutte le parti. Ho apprezzato molto anche Berlusconi perché, faticosamente, cerca di sdoganare la Destra dal suo essere anti-25 Aprile, ovvero post-fascista. Ho apprezzato il discorso che ha fatto, sebbene molti distinguo e cattivi retro-pensieri sorgono.

Apprezzo veramente molto questo articolo di Scalfari.

Tuttavia, ho in testa un discorso che Ferretti fece circa 10 anni da a proposito della Resistenza. I Partigiani sono una bella storia (una delle poche) nella storia dell'Italia unita. Tuttavia, non dobbiamo sentirci assolti. L'Italia inventò il Fascismo, primo tra i paesi europei a rinnegare la Democrazi. Non solo, l'Italia esportò in Spagna e, peggio, in Germania la negazione della Democrazia, l'esaltazione cieca e intollerante della Nazione, l'adulazione della violenza, della lotta, della forza, dell'imposizione autoritaria dell'autorità. L'Italia, prima fra tutte, rinnegò la Democrazia, questa colpa non può essere lavata dai Partigiani perché, lo sappiamo, non fu l'Italia a riconoscere indipendentemente l'atrocità culturale del Fascismo, ché di atrocità sanguinarie e militari se ne sono macchiati in tanti, purtroppo, ma non di questo voglio parlare ora. La giovane Italia non seppe unificarsi, ma Francesi e Tedeschi (Inglesi?) dovettero aiutarci; l'Italia non si liberò dal Fascismo da sola, ma solo in un contesto drammatico come la Seconda Guerra Mondiale. Al contrario, da sola l'Italia covò quel cancro che fu il Fascismo, premessa empirica e teorica del Totalitarismo che afflisse l'Europa portando alla più tragica delle guerre, con il più orribile dei crimini, la Shoah.

Questa colpa non deve essere dimenticata, l'Italia temo non abbia ancora maturato il senso di questa colpa, atroce e sanguinaria.

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domanda

24/04/09

Può un amore scoprirsi tale su base razionale, su un ragionamento lineare e sensato più che su passione, infatuazione, attrazione? Può un amore essere una scelta da tavolino più che un qualcosa che accade? Si può contrattare un amore? Costruirlo? Usando le categorie di Galimberi, può un amore eludere l'innamoramento?

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ex lege

LE LEGGI DEL MERCATO UNIVERSALE (Nobraino)

certa gente non fa altro che morire se non tanto per sentirsi dire di esser stati i migliori lontano da ogni male ma le leggi del mercato universale ci spiegano il successo all'indomani del trapasso del decesso una sorta di complesso che assale i restanti ma chi muore non è meglio è solo un po' più avanti.

ho detto alla mia mamma che non mi sarei sposato lei mi ha fatto un discorso sulle leggi del mercato sul single in ribasso sui piaceri del possesso le dinamiche del sesso nella coppia fissa l'ho guardata divertito e le ho detto seriamente che le donne al giorno d'oggi non si meritano niente se non d'essere respinte come dice quella legge del mercato universale più le tratti male più ti sanno amare.

sono stato per un mese con la donna di un altro un tipo stanco dallo sguardo spento mi ha detto una notte che lo avrebbe lasciato mi ha suonato nella mente quella legge di mercato che dice che in amore è meglio far l'amante tu la porti a letto quell'altro al ristorante.

sono stato al matrimonio di un mio vecchio amico non avevo la giacca e non avevo l'invito ma ho fatto di tutto per divertire la sposa una tipa in posa con un fiocco rosa le ho raccontato delle storie di quelle divertenti e mentre lei rideva le ho contato i denti ne mancava qualcuno e se li lavava male ma l'igene orale è un fatto personale e le leggi del mercato universale insegnano al mio amico una cosa vecchia che a caval donato non si guarda in bocca.

non sento la mia donna da una settimana io non la chiamo perché lei non mi chiama l'orgoglio è una valvola piazzata sul cuore che frena l'amore e ti abitua al dolore che ti convince che in fondo non ne valeva la pena e che alla fine le donne sono tutte puttane.

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aggiungo

22/04/09

Interessante editoriale del CorSera. Pienamente condivisibile, troppi gerarchi democratici stanno facendo volutamente fallire Franceschini. Aveva ragione Lerner: dov'era quell'infame di Bersani? quelli che hanno sparato contro Veltroni e oggi giocano a far fallire Franceschini per poter, domani, imporre chissà cosa? la gente non capisce che il PD si sta deteriorando, implodendo provocando un lento decadimento. Forza, sveglia, agitatevi democratici, la base non aspetta altro e dalla base vengono domande positive, chiare, energie fresche, non la finta mobilitazione a sostegno di un bravo Segretario che ha i coglioni di metterci la faccia, mentre altri lo abbandonano.

Sono terrorizzato dal fatto che il PD giochi per puntare a un 20%, difendendo giusto una manciata di province tosco-emiliane.

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breve nota in vista di un giorno importante

Condivido la visione di Giannini. Ricordo, per esempio, la schifosa mossa della Moratti che, solo sotto elezioni, venne al 25 Aprile con il nonno fintamente in carrozzella (2 settimane fu trovato a giocare a golf camminando benissimo), solo per raccogliere i fischi. Mai venne quando, per esempio, era Ministro e sarebbe un bel messaggio che il Ministro dell'Istruzione valorizzi il 25 Aprile, invece lo fece solo per fini elettoralistici.

Ma Berlusconi è un personaggio più ricco e interessante. Spero vada in Abruzzo, che considera il feudo di cui è salvatore, sarebbe una saggia mossa se le sue intenzioni sono sane verso la volontà di avere una memoria condivisa. Se viene a Milano solo per dimostrare che la piazza è dei comunisti e creare un casus belli allora è meglio stia a casa, lo dico perché è risibile che si ponga il problema solo quest'anno, dopo circa 15 anni di politica in cui ha sempre osteggiato questa festa, base della nostra Democrazia. Che poi sia una festa di cui si è appropriata la Sinistra è vero e questo non va bene, ma è anche vero che da troppe parti c'è stata una colpevole trascuranza. Si prenda l'esempio della CISL che non l'ha lasciata alla CGIL, purtroppo la DC la trascurò troppo.

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pensieri inventati

20/04/09

Pensieri inventati, verso quel primo amore, il primo vero, il primo fallito, come s'intende. Ché in Amore uno dovrebbe prima fare pratica ed esercizi prima di incontrare quello giusto, ma invece pare non sia così, illusione scolastica. Fallimento dovuto al fatto che per un uomo "basta" innamorarsi per esserre sicuro che lei sia quella giusta, mentre lei richiede il corteggiamento, fase fondamentale per poi poter amarsi. Fase superflua se lui è già sicuro, ma che invece determinò un fallimento.
Errori adolescenziali, si dirà. Pensieri che riemergono da vite passate. So che se Lei passerà per di quà, subito si riconoscerà, capirà la mia incapacità di corteggiarla allora e tutto ciò che ne è seguito. Fino ad oggi. Pensieri eventuali, appunto.

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ipocrisia

16/04/09

Ecco l'ipocrisia di chi ieri lo detestava a simbolo del cattivo gusto di Sinistra e ora, perché passato a dargli ragione, è un ottimo cantante. Non si può dire che uno è un grande artista solo quando sta dalla tua parte, peggio è esaltarlo perché divenuto simbolo di chi si è convertito.
Continuo ad apprezzare Ferretti per la sua incredibile parabola artistica, anche se come con tutti gli artisti bisogna essere anche un po' critici con le idee, altrimenti si cade nell'integralismo e nel fanatismo.

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de amicithìa

Sono amici quelli con cui condividiamo serate divertenti, emozioni, risate, sentimenti, pensieri.
Chi c'è nel momento del bisogno è proprio l'amico che sa capirti nella difficoltà.
Amici veri sono quelli che sanno esserci in entrambe le situazioni.

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diritto di critica

15/04/09

Sono a dir poco allibito dal fatto che non si possa muovere mezza critica di fronte alla tragedia successa. Capisco benissimo il non fomentare polemiche sulla tragedia del terremoto in Abruzzo, ma è a dir poco risibile che non si possa muovere alcuna critica a chicchessia. Di più, di fronte a una critica il Governo risponde cercando di far tacere quella voce, senza mai sognarsi nemmeno di entrare nel merito di una critica che potrebbe benissimo essere infondata.
Invece, ci si limita a tifare pro o contro Bertolaso, ormai più immagine che tecnico, non conta più il merito delle cose, solo chi lo dice. E quindi se stai contro Berlusconi devi criticarlo e quello risponde stizzito perché sei contro di lui, non conta neanche più di cosa si stia parlando.

Ripensavo al caso De Magistris, curioso che si sia parlato tanto di Mastella, dimostratosi marginale ed insignificante nella vicenda, e niente di Comunione e Liberazione. No, perché lì il sistema è rilevante: un imprenditore (di CL) si fa dare illegalmente i soldi europei per assumere gente che in cambio deve votare certi politici a lui amici. Un magistrato (di CL) li copre, un altro magistrato, De Magistris (non ciellino) inizia a indagare. Il Presidente dell'ANM, che è di CL, fa mettere tutto a tacere, attraverso il rappresentante (ciellino) nel CSM. Intanto, visto che CL politicamente appoggia Berlusconi, la stampa tira in mezzo Mastella e così si riesce a far tornare al Governo Berlusconi (e quindi CL, che nel frattempo ha garantito l'impunità per il suo sistema clientelare). E sarebbe Mastella il colpevole? No, capiamoci, non che Mastella mi piaccia, però chiariamoci che da QUELLA vicenda non è lui il problema, né il colpevole.

PS
Al solito, però, se per di qua passerà un ciellino mi verrà detto che faccio solo diffamazione al grido di "perché ce l'hai tanto su con CL?". Io risponderei cordialmente che però ci sono delle persone che hanno corrotto altre per rubare soldi pubblici e sfruttato quella rete di contatti per garantirsi l'impunità di fronte alla legge, che non è avercela su con CL ma è un reato. E allora verrò accusato di confondere un presunto corrotto diffamando un intero movimento, senza mai rispondere al merito di quanto ho scritto. Ahhhhh....

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thinking about the Emperor

I'm thinking about the Emperor Francis Josef, last Emperor of Austria and Hungary. He was the symbol of a declining world, with an entire conception of the world disappeared. He was a melancholic character, closed in the role of Emperor. Unable to just go around walking alone, any speech was a political discourse. He can't say bad against someone because he risked to destroy his reputation. He can't just flirt around, because his love was a public affair. Love, hate, sex, friendship... everything was an imperial affair, everything was the symbol of a declining world. Each anecdot about him, his an historical fact, while he'd like just going around having a beer with a couple of friends.
Whilst, he was the symbol of a declining world, everything he did confirmed such a stereothype, everything. He renonced love and friendship, because everything was an imperial affair, everything was the symbol of a declining world.

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perché gli Italiani riflettano sul senso delle regole

14/04/09

Il Parroco accente il cero pasquale dal fuoco benedetto nella Veglia di Pasqua. Attorno a lui la folla dei fedeli.

Due opzioni.
Gli Italiani, in generale nella cultura latino-mediterranea, si ammassano per poter vedere da vicino cosa succede e si crea un assembramento.
Gli anglosassoni si mantengono a distanza in modo che tutti possano vedere senza correre il rischio di dover sgomitare per vedere.

Da un lato, la massimizzazione del beneficio individuale, anche al prezzo di dover sopportare costi che ne vanifichino il benefit; dall'altra la minimizzazione del costo, anche al prezzo di dover rinunciare al beneficio. Da una parte, il prevalere dell'interesse privato sperando di poter essere colui che beneficerà maggiormente della visione da vicino; dall'altra il prevalere dell'interesse collettivo in modo che tutti possano vedere un po' evitando il rischio di ogni forma di conflittualità.

Entrambi, in fondo, sono comportamenti razionali, da un lato la massimizzazione dei propri interessi, dall'altro la minimizzazione dei propri costi. Gli anglosassoni sono ossessionati dal rispetto della regola, i mediterranei dal trovare una soluzione soddisfacente.

Semplifico, schematizzo, e moderatamente provoco, ma spero serva a ragionarci sù. Lo dico in Italiano perché credo che sia il lato che ha bisogno di ragionare su questo, ben altri problemi affliggono il mondo anglosassone.

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piaceri della festa

13/04/09

Un piccolo uovo dal sapore appena appena cioccolatoso. Lo intingo nel caffé creando quella miscela di sapore onirica. Chiudo gli occhi per gustare meglio il sapore e in un attimo vivo tutte le gioie del palato.

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Pasqua 2009

11/04/09

Una terra che scelse la libertà, l'eguaglianza tra gli uomini e le donne, la condivisione delle cose e la vita come guida per la vita. Poesia, musica ed arte.
E' l'Occitania, terra mitica, terra di mezzo tra la terra del Sì e dell'Oil spazzata via dalla più assurda e spaventosa delle Crociate.
Un pensiero a quelle terre, che poi sono persone e volti e cuori e pensieri e sentimenti, che sono state spazzate via da assurde guerre di religione. Ché la vera religione si distingue tra chi vuole la Pace e la Giustizia, e chi pensa ad altro. Il Risorto è tale per aver vinto la Morte, non per dar una ragione di distinzione e giustificare altre morti. Ogni morte giustificata sulla religione è in realtà non giustificata e quella non può essere religione, almeno non quella Cristiana.
Una preghiera per le vittime delle guerre di presunte religioni, per le vittime denigrate dal giudizio della storia solo per essere state dalla parte sbagliata.
Contro la poca memoria della storia che ha fatto evolvere i roghi ai forni crematori, dalla Guerra dei Boeri alla pulizia etnica nell'Ex Jugoslavia, dai Desaparecidos alla Guerra dell'Oppio, temi su cui è opportuno tornare perché, perse tante vite, almeno non si perda la lezione della storia.
Buona Pasqua, che le montagne ci siano sagge testimoni della storia e dei nostri errori.

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giorni in cui succede

10/04/09

Ci sono giorni in cui ti trascini un certo stato d'animo, virante al negativo. Basta una serata andata male dove la notte non hai dormito e, grave, ti sei lasciato andare a quei pensieri che non si dovrebbero pensare, quelle considerazioni considerevoli e sconsiderate. Un errore noto, ripetuto e che rimane sempre come difetto strutturale che non riesci a correggere.
Un'amica che sta male, molto, un'altra che ti fa domande spiazzanti. Una cattiva notizia dal giornale a cui presti attenzione solo perché sei già di cattivo umore e cerchi un pretesto pubblico per giustificarti. Poi, ogni tanto ci sono degli appuntamenti a cui devi essere cordiale e socievole "per dovere istituzionale", ma in realtà hai le palle girate e non te ne frega niente di chi devi incontrare[mi chiedo - umanamente - come facciano i politici a far sempre buon viso a cattivo gioco? quale razza di corazza si siano creati per essere immuni agli scazzi personali...].
E poi pensi a chi leggerà queste righe, speri profondamente che non arrivi a chi sai che ti legge e sai che potrebbe fraintendere, cercando di collegare riferimenti e persone. Speri che almeno non fraintenda e abbia buona fiducia in te, almeno. Già, perché quando hai un certo umore anche una battuta normale, mediamente simpatica, potrebbe rivelarsi una battuta non gradita, la visita di un amico come un'insopportabile arroganza, l'interessamento sincero come un'inopportuna ingerenza. E vaglielo a spiegare che nonostante le sue buone intenzioni, oggi non è proprio giornata.
E poi speri che la persona giusta all'improvviso arrivi, bussi alla tua porta e ti abbracci come si deve. Poco importa che sia distante quanto l'est dall'ovest, il nord dal sud: in fondo, nella bussola tutti convergono verso l'ago e allora speri.
E allora cerchi un appoggio per ripartire, sfoderarti dal torpore di studio e malinconia e tristezza. Ed è una persona giusta che, non potendo bussarti, ti chiama almeno via internet (miracoli della tecnologia), una poesia, un post sul blog... sperando sempre che non fraintendano.
Penso alla festa di Pasqua che passerò lontano dalla mia terra, da quelle mie colline parmigiane che sento come radici del mio sangue. Mi mancheranno i pescheti, la passeggiata fino alla casa voluta da mio nonno, il paesaggio di quell'Appennino non maestoso, ma insignificante solo agli occhi superficiali del viaggiatore interessato ad arrivarne di là, al mare vacanziero.

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-canzone-

Il Sociale e l'Anti-Sociale (F. Guccini)

Sono un tipo antisociale, non m'importa mai di niente,
non m'importa dei giudizi della gente.
Odio in modo naturale ogni ipocrisia morale,
odio guerre ed armamenti in generale.
Odio il gusto del retorico, il miracolo economico
il valore permanente e duraturo,
radio a premi, caroselli, T.V., cine, radio, rallies,
frigo ed auto non c'è "Ford nel mio futuro"!

E voi bimbe sognatrici della vita delle attrici,
attenzione da me state alla lontana:
non mi piace esser per bene, far la faccia che conviene
poi alla fine sono sempre senza grana...

Odio la vita moderna fatta a scandali e cambiali,
i rumori, gli impegnati intellettuali.
odio i fusti carrozzati dalle spider incantati
coi vestiti e le camicie tutte uguali
che non sanno che parlare di automobili e di moda,
di avventure estive fatte ai monti e al mare,
Vuoti e pieni di sussiego se il vestito non fa un piego,
mentre io mi metto quello che mi pare...
Sono senza patrimonio, sono contro il matrimonio,
non ho quello che si dice un posto al sole;
non mi piaccion le gran dame, preferisco le mondane
perchè ad essere sincere son le sole...

Non mi piaccion l'avvocato, il borghese, l'arrivato,
odio il bravo e onesto padre di famiglia
quasi sempre preoccupato di vedermi sistemato
se mi metto a far l'amore con sua figlia...

Sono un tipo antisociale, non ho voglia di far niente,
sulle scatole mi sta tutta la gente.
In un'isola deserta voglio andare ad abitare
e nessuno mi potrà più disturbare
e nessuno mi potrà più disturbare
e nessuno mi potrà più disturbare...

Non amo viver con tutta la gente, mi piace solo la gente "bene":
come si dice comunemente "bene si nasce non si diviene"...
c'è chi nasce per le scienze o per le arti: io sono nato solamente per i party la lalalala...lalalala

Amo oltremodo parlare male, fare il maiale con le ragazze,
la Pasqua vado in confessionale e tutte quante per me vanno pazze
perchè fra i "bene" poi non conta l'astinenza, basta ci sia soltanto l'apparenza la lalalala...lalalala

Quindi non curo la mia intelligenza, la gente bene con questo non lega,
ma alle canaste di beneficenza so sempre tutto sull'ultimo"Strega":
l'intelligenza c'è sol coi milioni e ammiro i film di Monica e Antonioni la lalalala...lalalala

Sono elegante ed è inutile dire che le mie vesti son sempre curate
perchè senz'altro è importante vestire, perchè è la tonaca che fa il frate...
In fondo poi due cose hanno importanza e sono il conto in banca e l'eleganza la lalalala...lalalala

Andiamo matti per cocktail e feste, amo oltremodo le donne mondane:
non fraintendete non parlo di "quelle", star con la gente più in basso sta male...
non ho rapporti con i proletari... soltanto a tarda notte lungo i viali la lalalala...lalalala...lalalala

Ma non trascuro la scienza umanista e si può dire che sono impegnato,
anzi alle volte sono comunista, ma non mi sono sempre interessato:
la lotta delle classi sol mi va per far bella figura in società la lalalala..lalalala...

Non si può dire che sia clericale, come Boccaccio amo rider dei frati,
ma ossequio sempre lo zio cardinale e vado a messa nei dì comandati.
Il mio credo vi dico brevemente: pensare a ciò che può dire la gente la lalalala...lalalala...lalalala

La gente "bene" è la mia vera patria, la gente "bene" è il mio unico Dio,
l'unica cosa che ho sempre sognata, la sola cosa che voglio io...
è solo essere un bene sempre ed ora e tutto il resto vada alla malora la lalalala...lalalala
la lalalala...lalalala...

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Non si sottovaluti

05/04/09

Anche l'editto bulgaro contro Biagi, Santoro e Luttazzi iniziò così, come una battuta a cui non si diede attenzione, ora un'altra minaccia contro la stampa che osa evidenziarne i limiti.
Non si può manco dire quello che è sotto l'occhio di tutti, un comportamento che ci rende ridicoli a livello internazionale, insignificanti al G20 (leggetevi un qualunque giornale straniero e troverete l'Italia come pantomima, macchietta mai determinante nelle trattative, anzi banderuola ieri con gli USA di Bush, d'improvviso tornati con l'Europa di Merkel e Sarkozy), irrispettosi alla Nato (dove il comportamento di Berlusconi è ancora più grave per aver mancato alla cerimonia per i caduti, ma i militaristi di La Russa questa volta gliela fanno passare pur di non dire di no al capo). E lui, subito, per non correre il rischio di perdere consenso interno attacca una campagna mediatica contro i media stessi, rei di raccontare i fatti, ancor privi di interpretazione, per costruire il suo consenso indiscriminato, inscalfibile, assoluto. Si nega il diritto di cronaca, potere fondamentale della Democrazia che evidentemente non esiste più nel paese narcotizzato concepito da Berlusconi.
Non si sottovaluti tutto questo, non lo si sottovaluti...

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del congresso del PdL

02/04/09

Premesso che è andato tutto come doveva andare, due cose mi hanno colpito del congresso del PdL.
La totale rimozione dell'esistenza di Casini e dei suoi sub-partiti. Nella ricostruzione della storia sembra che quello che oggi chiamiamo UDC non solo non sia mai esistita, ma non sia mai stata alleata del PdL.
I partiti che si sono fusi non hanno nome, hanno solo un leader di riferimento. Non saprei manco dirne l'elenco di "riformisti", "libertari", "moderati", eccetera, sono solo il partito di Giovanardi, Baccini, Rotondi... Un personalizzazione della politica per cui queste persone non conta né cosa dicano, né chi rappresentano. Tutto questo è interessante perché siamo dalla politica delle idee e delle correnti (l'ostinazione a definirsi "democratico" del partito d'opposizione), contro una politica di personalità/personaggi.

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