Interessante articolo di analisi dell'ultima mossa di Berlusconi. Soprattutto, quando dice che il rischio è che gli elettori del PdL non vadano a votarlo, delusi come sono da un governo che, in fin dei conti, non ha fatto altro che attendere che la crisi passasse, mentre sistemava alcuni affari suoi.
Il vero pericolo delle prossime elezioni è l'astensione perché, credo sia obiettivo, in Italia la gente è molto stufa di tutta 'sta storia, di una politica fatta di personalismi e affari privati e che, in fin dei conti, non tocca la vita delle persone perché, se le cose van male, è colpa della crisi e se van bene è merito del Governo. Almeno questo è quello che dicono in TV, e quindi la gente gli crede.
Ne parlavo ieri sera e sono convinto che la mossa della rinuncia al processo breve sia solo tattica, non un mutamento sostanziale della politica. L'obiettivo di Berlusconi non è il processo breve, ma salvarsi (lui e i suoi amichetti). Serve per far passare l'idea che sia colpa di Fini.
Dall'altra parte, il Presidente della Camera credo che si limiterà a far passare il suo discorso stemperando i toni. D'altra parte, a lui non è che interessi lo scontro in campo aperto, la sua tattica è di logoramento e guerriglia parlamentare. Un discorso duro contro Berlusconi sarebbe controproducente, sebbene potenzialmente potrebbe esaltare il suo elettorato. Al contrario, un forte sostegno al governo, al programma, con qualche sassolino da levarsi dalle scarpe.
L'opposizione naviga a vista, senza coraggio né leadership. Il coraggio della Sinistra italiana sarebbe quella di far partire le primarie subito per scegliere un nuovo candidato premier puntando sulla caduta di Berlusconi. Subito. Al limite, hai lì un candidato come Chiamparino che intanto lavora all'Ulivo e continua a sfidare Berlusconi con una coalizione definita che lavora insieme. Basta attese per vedere se cade, la Sinistra lavori per farlo cadere.
Cadrà Berlusconi, presto. Ne sono certo perché la Chiesa sta cercando nuovi referenti e, in Italia, il Vaticano non sbaglia mai. Cadrà presto Berlusconi perché nelle Mafie c'è un lavoro di ridisegno con una sospetta ondata di arresti e alcuni politici che fanno tattica a favore delle Mafie, come il caos politico che c'è in Sicilia dimostra. Cadrà e sarà una caduta dolorosa perché Berlusconi o vince oppure non è in grado di scendere a compromessi. E se non fa il premieri, Berlusconi non sa che fare.
Ultima nota su Milano: Boeri potrebbe vincere, ma non costituisce nessuna novità sostanziale nella Sinistra meneghina. Potrebbe vincere perché è uno che fa indifferentemente dalla Milano radical-chic di Esterni ai salotti dei palazzinari. Io vorrei Onida, nella consapevolezza che, però, non sposta voti e quindi sarebbe una replica di Ferrante, altrettanto perdente s'intende. Se son bravi, candidano Boeri come facciata e sperano che a livello nazionale Berlusconi faccia casino. Ma non credo che a Milano stia emergendo una nuova Sinistra, come invece vedo a Torino (Chiamparino), Roma (Zingaretti) o Puglia (Vendola). Vedremo, Milano è e rimane la locomotiva socio-economico-culturale d'Italia, sebbene non sia più la sola. Vedremo... Vedremo...
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