ai genietti che vogliono rovinare la festa

31/05/11

Per D'Alema, il modello da seguire per il futuro non sono quelli che han portato la vittoria a Milano, Napoli e Cagliari (PD+IdV+SEL), ma... MACERATA!!!! (PD+TerzoPolo).

Ecco, signor D'Alema, abbia il buongusto di andarsene... è con gente come lei che la Sinistra non vincerà mai. Se lei non raccoglie voti, ma Pisapia&co sì... non sappiamo cos'altro fare per spiegare la Sinistra che ci piace, e quella che NON ci piace.

Buona festa a tutti!

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Nel suo mantello

28/05/11

Girava per il camminamento delle mura, dalla piccola Chiesa che gli avevano affidato fino al suo alloggio. Un vento abbastanza deciso spazzava Gerusalemme, mentre McWyzer si stringeva nel suo mantello com'era solito fare quand'era nelle sue terre che, d'un colpo' gli apparivano meno lontane.

Non riconobbe alcuni soldati e funzionari di Corte assorto com'era nei suoi pensieri: molti si chiedevano cosa ci facesse un uomo come lui al servizio diplomatico crociato. Molti si chiedevano come fosse nata quella nomina che l'aveva portato da St. Andrews alla Terra Santa. Voci diverse giravano sul suo conto: "e' andato perche' stufo della Scozia", "perche' ambizioso", "perche' ormai le cose in Britannia erano a posto", "per una crisi mistica", "perche' a Gerusalmmente le cose minacciavano di peggiorare al punto che si sperava che uomini come lui potessero servire a qualcosa". Tutte voci clamorosamente false, soprattutto conoscendo McWyzer, il quale al solito eludeva le risposte e taceva sulla natura di quel suo incarico dicendo, semplicemente, "che era suo dovere e volere essere li'".

Stretto nel mantello, pur privo delle insegne di Scozia, McWyzer pensava a un pranzo in una qualunque locanda nel Brabante sulla strada che lo portava a Colonia e poi giu' verso Magonza. Aveva conosciuto una certa Principessa del Limburgo, provincia minore e senza rilevanza nello scacchiere, ma contraddistinta da questa presenza inattesa. Mangiavano carne cotta alla birra, come si suole fare da quelle parti: se non era sorprendente trovare un uomo come McWyzer in una taverna, quella principessa lo era ancora di piu': fiera, energica, determinata. D'eleganza fiamminga, McWyzer la guardava con sospetto: va bene che il Limburgo e' una provincia minore, ma gli aristocratici pur sempre evitano le locande di via. Non si puo' dire che abbiano parlato molto, anche se nella media dell'Abate quello fu un grande colloquio. Buona la carne, mentre la birra costituiva un ottimo accompagnamento. Le panche di legna lavorate alla bell'e meglio erano tutto sommato confortevoli mentre la sera degradava.

Il vento aveva smesso e McWyzer lascio' aprirsi il mantello, svelando una tunica insolitamente leggera, quasi elegante, sicuramente diversa dal suo stile spartano e scuro. I toni rossi della diplomazia crociata lo lasciavano indifferente come, in fondo, quasi tutte le altre cose. Chino' la testa in basso a sinistra verso una bimba che stava per inciampargli tra i piedi. Si fermo', un sorriso e riprese a camminare.

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piccola lezione imparata

Pisapia insegna che e' importante motivare il tuo elettorato, che cosi' ti fa campagna elettorale spontaneamente perche' la cosa migliore di tutte e' l'entusiasmo che i tuoi sostenitori provano nel votarti. Questo da troppo tempo manca a Sinistra, solo Prodi aveva ridato entusiasmo, ma poco pochetto.

Dedico la bellissima serata di ieri in Piazza Duomo a Penati e al suo trascinante carisma con leader cosi' si' che le piazze si riempiono, un po' la dedico anche a D'Alema che con le sue alleanze strategiche riuscira' finalmente a riempire le piazze, mica quei quattro gatti sfigati che ieri applaudivano quel comunistaccio di Pisapia ed ai vari signori Majorino, Martina, Cornelli che sanno gia' quali sono i candidati vincenti ed evitano di farci perder tempo e denaro con le primarie.

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a proposito di valori

26/05/11

I toni moderati della campagna elettorale della Moratti si combinano perfettamente con i valori cristiani del rispetto dell'avversario, dell'onestà e dell'accoglienza amorevole verso i fratelli.

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un capolavoro

25/05/11

Questo editoriale è un capolavoro di disperazione politica, una profusione di falsità e bestemmie che non pensavo si riuscisse ad arrivare a concepire.

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interrogazioni raminghe

22/05/11

Nel Signore degli Anelli, I raminghi sono una stirpe nobile di uomini che vive nel Nord. Esilitati dopo le sconfitte, dei Raminghi se ne conosce uno solo: Aragorn, il Prescelto Re di Gondor che guiderà la spedizione della Compagnia dell'Anello. Lui che ha atteso a lungo nelle foreste e nelle montagne, tornerà a riprendersi il trono di Gondor in una difficile scalata verso il suo trionfo coronato dall'Amore. Un Eroe pieno, assoluto, senza macchia e senza paura, ma non un cavaliere idolatrato e mistificato come Goffredo di Buglione e neanche un eroe del dubbio, come il '900 ci aveva abituato. Il destino glorioso che si compie.
Ma più interessanti e dimenticati sono per me i Raminghi, popolo nobile di cavalieri che vive in clandestinità. Vittime di un passato dove sono stati sconfitti, vivono di valori puri e semplici, senza rivalsa e... senza che Tolkien ne parli! Dimenticati, lontani dalla gloria che coronerà Aragorn, i Raminghi rimangono sullo sfondo più come una progenie che non dei personaggi. Esistono, ci sono, ma non se ne sa nulla.
Ecco, io non sono un critico e mi affido a ciò che ricordo di una lettura di tanti anni fa, ma la loro immagine è rimasta forte nel mio pensiero interrogandomi: se uno solo è il Re, gli altri Raminghi che destino avranno?

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piccola Italia

21/05/11

Quel che è successo ieri in TV riconferma la mia teoria di una dittatura mediatica vigente in Italia: nei paesi democratici queste cose non sono ammesse perché a tutti si garantisce spazio di parola.

Mi sono convinto che il nodo sia la provincialità degli italiani, così disusi a vivere all'estero che hanno dimenticato cosa sia la Democrazia, in che condizioni sia il mondo e come funzionerebbe tutto meglio con pochi piccoli correttivi che non intaccherebbero l'animo profondamente italiano degli Italiani (non è un gioco di parole).

Italia, paese chiuso che ha perso 4 milioni di giovani in 10 anni e dove questo non costituisce un problema, non ci se ne preoccupa. Terra di emigrazione, dove quel che resta in Italia è residuale, visto che poi bisogna vedere chi viene in Italia a lavorare: più spesso disperati che non gente da paesi pari: quanti Francesi si trasferirebbero in Italia? Quanti tedeschi, inglesi o belgi?

Ma tutto questo, l'Italia, non lo sa...

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Guardando il voto

18/05/11

Innanzitutto, questa è l'analisi più equilibrata che io abbia trovato finora: Berlusconi e Bossi hanno stufato, ma la Sinistra ancora non convince.

Non si dica che la Sinistra vince perché conquista Bologna e Torino: per quanto diverse, sono due città tradizionalmente rosse. Casomai, a Bologna riescono a vincere al I turno nonostante tutto quel che han combinato e Fassino a Torino è meglio di Rutelli a Roma, ovvero le primarie servono. Seconda cosa, la Sinistra vince con la combinazione PD-SEL-IdV mentre il Terzo-Polo appare inconsistente: ci pensino bene i vari Bersani, D'Alema e Letta che vogliono un'alleanza PD+Terzo-Polo perché in quella direzione si perde, con SEL+IdV si vince (e il PD va meglio).

A Milano, la Moratti ha perso 80mila voti: 50mila sono persi tra Palmeri e Pagliarini, mentre Pisapia ne ha portati via giusto qualche migliaio (si confrontino i dati assoluti Ferrante-Pisapia) che probabilmente compensano i grillini che, al solito, alla fin fine fanno il gioco di Berlusconi. Capire dove siano andati quei 25-30mila voti è la vera sfida per capire cosa sia successo veramente. L'importante è ricordarsi che Milano, come in generale i grandi contesti urbani sviluppati, ha una sua quota di voto d'opinione, cioé di gente che vota decidendo di volta in volta per chi votare a seconda della "qualità" dei candidati, non solo per partigianeria.
Nel suo voler negare l'esito del voto, ilGiornale.it offre un'analisi condivisibile e molto utile per le conseguenze politiche: Pisapia è riuscito a portare a votare per sé i vari elettori di estrema sinistra (rifondazione, per intenderci) che ultimamente disertavano le urne, ed a Milano sono sempre stati una minoranza piccola, dura ma consistente. Potrebbe essere una spiegazione coerente con la teoria: si vince non conquistando gli altri elettori, ma portando a votare i propri.

Poi, altre note accessorie come una cosa che non mi piace affatto a Salerno dove De Luca viene rieletto per la IV volta: se fosse un buon progetto politico, saprebbe come creare e cambiare leadership, qui invece sono caduti vittima di un immobilismo tra il baronale e il feudale (come d'altronde critica Formigoni ed Errani...). Ovviamente, ci sono molti casi ma Salerno colpisce per dimensioni...

Infine, alcune curiosità divertente a questo link.

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io predico cautela

17/05/11

Ferrante, un candidato debole e pessimamente sostenuto dal suo stesso partito, ottenne il 47% contro la Moratti.

Quest'anno l'affluenza è stata sostanzialmente uguale e Pisapia, un ottimo candidato con un ottimo lavoro alle spalle, ha ottenuto il 48%.

Attenzione perché significa che il cambiamento è stato marginale e risibile, il risultato è legato soprattutto al fallimento della Moratti (-9/10%) che perde pezzi rispetto alla sua coalizione, ma soprattutto ha perso UDC&co. Al solito, bisogna guardare i voti assoluti più che quelli relativi altrimenti non si capiscono i flussi. Continuando l'analisi di tempo fa, la Lega ha perso la sua capacità di risucchiare i voti di opinione di destra che si sono dispersi determinando il calo della Moratti.

L'unica novità rilevante è il movimento dei grillini che è ormai una realtà considerevole in molti contesti e che dovrà strutturarsi per non implodere.

Altre analisi le farò più avanti, ma attenzione perché la Sinistra non credo abbia conquistato nuovi vuoti, come sempre in Italia dove l'elettorato cambia pochissimo. Piuttosto, la gente è un po' stufa di B&B.

Ultima nota: il PD ha preso mazzate colossali visto che i risultati migliori vengono da candidati contro cui erano apertamente ostili...

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differenze aeroportuali

16/05/11

Gli aeroporti sono tappezzati di pubblicità, molto globalizzate e globalizzanti che accolgono i viaggiatori.

Zaventem, l'aeroporto di Bruxelles, è tappezzato di pubblicità legate a tecnologie, sostenibilità e ambiente.

Malpenza, l'aeroporto di Milano, è tappezzato di gnocche mezze nude che pubblicizzano non importa cosa.

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le visioni dell'amore secondo l'uomo e la donna

07/05/11

Introduzione
Dopo una lunga e attenta riflessione, posso pubblicare una teoria basata metodologicamente sull'approccio delle preferenze rivelate. Sostanzialmente, si basa sul principio "dimmi cosa fai, ti dirò cosa vuoi". Un esempio per capirci: se uno compra sempre Pepsi e mai Coca-Cola, significa che preferisce la Pepsi alla Coca-Cola, anche se dice di preferire la Coca-Cola. Ok? Non mi sembra complicato.

Il problema
Quale visione di amore hanno gli uomini e le donne?

I dati
La distribuzione di uomini e donne nei due seguenti campi che assumeremo essere i due estremi della visione di "amore".
- I cantanti/poeti/artisti d'amore mielosi, sdolcinati, romantici e simili
- gli attori/attrici pornografici.

Svolgimento
Appare chiaro che la maggior parte di cantanti insopportabilmente mielosi siano maschi (sia che si includano o meno i musicisti che li accompagnano); mentre, le pornoattrici sono chiaramente in numero più abbondante dei pornoattori.
Sebbene in tutte e due le categorie ci siano sia maschi che femmine, le disparità mi paiono assolutamente chiare ed evidenti.

Conclusioni
I maschi hanno mediamente una visione più romantica e sdolcinata dell'amore; le femmine hanno una visione più sessuale e carnale dell'amore.

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confesso un'emozione, improvvisamente

03/05/11

Vi confesso, senza spiegarvi troppo, un'emozione.
Domani, insegnerò alla mia prima classe... di teatro.
Insegnare non è cosa nuova, ma teatro sì.
Emozione, come da primo giorno di scuola.

Come dissi tempo fa:
" All the world's a stage,
And all the men and women merely players:
They have their exits and their entrances;
And one man in his time plays many parts"
(W. Shakespeare)

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a costo di essere sempre contro corrente ovvero esercizi teatrali

Quando ci fu l'11 settembre, mi chiesi soprattutto cosa poteva spingere delle persone a organizzarsi per fare qualcosa di tanto terribile. Cosa poteva giustificare dal loro punto di vista un tale atto? Non si può certo ridurre a follia una tale organizzazione e pianificazione da parte di gente che sapeva a cosa sarebbe andata incontro come ritorsione: perché gli USA erano (sono?) tanto odiati.

Oggi, io NON festeggio per la morte di Bin Laden perché, innanzitutto, non si festeggia mai nessuna morte. Chi lo fa, si pone contro i valori Cristiani e quindi io di una morte, anzi, di un omicidio non sono e non sarò mai contento, neppure di un criminale come Bin Laden. Posso trovare comprensibile uccidere Bin Laden come Hitler o Mussolini, ma non giustificabile.
Ecco, io avrei preferito che Bin Laden facesse la fine di Saddam, condannato da un tribunale del suo paese. Sarà stato un processo dall'esito scontato, ma lì la legge ha vinto. Qui, siamo in presenza di un atto tremendo e contro la legge: un Presidente dell'America, oltretutto Nobel per la pace, che ordina un omicidio in un paese straniero, sapendo che sarà impunito. Quali saranno le conseguenze? politiche? giuridiche? etiche?
Gli Usa, e l'Occidente tutto con loro, si sono posti a un livello molto basso rispetto alla barbarie alquaedista che si proponevano di combattere, ora come ne usciranno?

Molte parole interessanti discutono queste cose in giro per la rete, mentre io vado un po' a ruota libera. Ma io non esulto per una morte e, a mente fredda, trovo abbiano gestito male questa cosa. Piuttosto, potevano dire che han fatto di tutto per catturarlo e poi processarlo, ma che poi in un combattimento è rimasto ucciso. Piuttosto.

Vedremo.

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