Affinità e divergenze
31/05/12
Se sei all'estero e torni a casa da disoccupato scattano una serie di domande che ti lasciano un sentimento di fastidio e disagio. Ma le parole "fastidio" e "disagio" non sono giuste e quindi oggi riflettevo su come spiegare questo sentimento.
La prima imagine è quando nonne, zie e anziani parenti ti chiedono "hai la fidanzata? ma no, come? un ragazzo bravo come te ancora senza fidanzata? ma guarda che hai una certa età". Ecco, le domande su perché non hai un lavoro sono simili a quelle per cui non hai una ragazza, ma con un paio i differenze.
1. non puoi dire al parentume di avere avuto un po' di storielle quà e là, ma se dici che hai fatto un po' di lavoretti quà e là puoi cavartela abbastanza bene. Ovvero, avere un lavoro occasionale è una buona risposta, avere relazioni occasionali no.
2. Cambiare lavoro è una cosa che il parentame accetta, cambiare ragazza molto più difficilmente.
3. Sul lavoro che cerchi il parentamente non vuole sapere nessun dettaglio, niente di niente. Sulla ragazza, vogliono sapere veramente tutto.
4. Se vuoi consolarti in privato che non hai una ragazza, esistono una miriade di sitarelli pornografici per tutti i gusti. Curiosamente, per i disoccupati non c'è.
5. Per trovare un lavoro, il parentame si attiva in maniera incredibile fornendo un sacco di contatti assolutamente inutili perché, fedeli al punto 3, non sanno neanche tu cosa voglia fare. Al contrario, se sei "sentimentalmente disperato" mai un cugino che ti presenti un'amica degna di nota: se te la presenta devi sperare che sia almeno simpatica, visto che spesso non è manco quello...
Ok, allora l'analogia disoccupato-single non mi sembra andare molto oltre, proviamo con quella calcistica: come va la ricerca del lavoro rispetto alla tua squadra? Ecco, lì dipende tutto da come ti collochi.
a. Se hai un cugino-Milan, quello non ha vinto ma comunque ha messo da parte tante di quelle vittorie che la metà bastano.
b. se hai un cugino-Juventus significa che quello nonostante un po' di peripezie quest'anno ha stravinto ed è stato assunto.
c. se hai un cugino-Inter è vero che quest'anno è andato male, ma fino a ieri aveva un lavoro fighissimo e comunque l'anno prossimo tornerà ad averne uno ancora più figo.
d. (raro) esiste poi il cugino-Barcellona, che è andato all'estero e ora è il più invidiato di tutti perché vince e fa bel gioco e coltiva i giovani. E se non vince va bene così perché Guardiola è pure figo.
e. esiste anche il cugino-Roma o Lazio che anche se vanno male, comunque non li si può criticare.
Quello che non esiste mai sono i cugini tipo Chievo, Catania o Lecce, quelli sfigati che rischiano di retrocedere e spesso gli succede. Credo che nessuno abbia mai un cugino così. Ma il risultato è che finisci per sentirti il "cugino Novara": simpatia sì, ma risultati...
La smetto di cercare analogie e, a testa alta, preparo la valigia.
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La prima imagine è quando nonne, zie e anziani parenti ti chiedono "hai la fidanzata? ma no, come? un ragazzo bravo come te ancora senza fidanzata? ma guarda che hai una certa età". Ecco, le domande su perché non hai un lavoro sono simili a quelle per cui non hai una ragazza, ma con un paio i differenze.
1. non puoi dire al parentume di avere avuto un po' di storielle quà e là, ma se dici che hai fatto un po' di lavoretti quà e là puoi cavartela abbastanza bene. Ovvero, avere un lavoro occasionale è una buona risposta, avere relazioni occasionali no.
2. Cambiare lavoro è una cosa che il parentame accetta, cambiare ragazza molto più difficilmente.
3. Sul lavoro che cerchi il parentamente non vuole sapere nessun dettaglio, niente di niente. Sulla ragazza, vogliono sapere veramente tutto.
4. Se vuoi consolarti in privato che non hai una ragazza, esistono una miriade di sitarelli pornografici per tutti i gusti. Curiosamente, per i disoccupati non c'è.
5. Per trovare un lavoro, il parentame si attiva in maniera incredibile fornendo un sacco di contatti assolutamente inutili perché, fedeli al punto 3, non sanno neanche tu cosa voglia fare. Al contrario, se sei "sentimentalmente disperato" mai un cugino che ti presenti un'amica degna di nota: se te la presenta devi sperare che sia almeno simpatica, visto che spesso non è manco quello...
Ok, allora l'analogia disoccupato-single non mi sembra andare molto oltre, proviamo con quella calcistica: come va la ricerca del lavoro rispetto alla tua squadra? Ecco, lì dipende tutto da come ti collochi.
a. Se hai un cugino-Milan, quello non ha vinto ma comunque ha messo da parte tante di quelle vittorie che la metà bastano.
b. se hai un cugino-Juventus significa che quello nonostante un po' di peripezie quest'anno ha stravinto ed è stato assunto.
c. se hai un cugino-Inter è vero che quest'anno è andato male, ma fino a ieri aveva un lavoro fighissimo e comunque l'anno prossimo tornerà ad averne uno ancora più figo.
d. (raro) esiste poi il cugino-Barcellona, che è andato all'estero e ora è il più invidiato di tutti perché vince e fa bel gioco e coltiva i giovani. E se non vince va bene così perché Guardiola è pure figo.
e. esiste anche il cugino-Roma o Lazio che anche se vanno male, comunque non li si può criticare.
Quello che non esiste mai sono i cugini tipo Chievo, Catania o Lecce, quelli sfigati che rischiano di retrocedere e spesso gli succede. Credo che nessuno abbia mai un cugino così. Ma il risultato è che finisci per sentirti il "cugino Novara": simpatia sì, ma risultati...
La smetto di cercare analogie e, a testa alta, preparo la valigia.