Senza bisogno di un titolo
14/02/13
Ho ricevuto questa frase via email. E' talmente bella, di una bellezza così profonda ed adatta ai tempi che viviamo che non ho proprio resistito al condividerla, non vogliatemene.
"L'uomo pensante accetta un orizzonte sempre mutevole.
Non è colui che non si pone dei dubbi vivendo solo di certezze, bensì
chi, stupito e meravigliato, si rimette ogni volta in gioco facendo della domanda e del dubbio
la molla vitale per una ricerca onesta, animata da incessanti interrogativi
nella speranza di una risposta, che apre poi di nuovo la porta ad altre domande"
(Carlo Maria Martini).
La cosa interessante di questa visione è che la contrapposizione credenti-non credenti viene scardinata prima ridefinendola fra chi si pone domande e chi no, ma che presto evolve verso un quadro molto più ricco e multiforme dell'Umanità. Insomma, passare dal manicheismo Credenti/Non-Credenti al chi si pone domande e chi no offre una visione più multiforme perché, inevitabilmente, le domande sono diverse, variegate, hanno sfumature talvolta sottili.
Ecco, chiudo dicendo che le domande sono la parte più interessante perché interrogano come la domanda è emersa, si è posta, è evoluta e, soprattutto, ancora più importante il percorso di ricerca che attivano. Questa ricchezza diventa la ricchezza dell'Umanità.
"L'uomo pensante accetta un orizzonte sempre mutevole.
Non è colui che non si pone dei dubbi vivendo solo di certezze, bensì
chi, stupito e meravigliato, si rimette ogni volta in gioco facendo della domanda e del dubbio
la molla vitale per una ricerca onesta, animata da incessanti interrogativi
nella speranza di una risposta, che apre poi di nuovo la porta ad altre domande"
(Carlo Maria Martini).
La cosa interessante di questa visione è che la contrapposizione credenti-non credenti viene scardinata prima ridefinendola fra chi si pone domande e chi no, ma che presto evolve verso un quadro molto più ricco e multiforme dell'Umanità. Insomma, passare dal manicheismo Credenti/Non-Credenti al chi si pone domande e chi no offre una visione più multiforme perché, inevitabilmente, le domande sono diverse, variegate, hanno sfumature talvolta sottili.
Ecco, chiudo dicendo che le domande sono la parte più interessante perché interrogano come la domanda è emersa, si è posta, è evoluta e, soprattutto, ancora più importante il percorso di ricerca che attivano. Questa ricchezza diventa la ricchezza dell'Umanità.
0 commenti:
Posta un commento