solo et pensoso

03/10/07

Solo et pensoso, di questi tempi si cammina così. Sprecherò quella che è una delle mie poesie preferite - una poesia perfetta per fusione di forma e contenuto - ché di questi tempi succedono tante cose, non di tutte se ne capisce il senno, il senso, il seno che rigoglioso ne porterà le novità. O forse no. E quindi mi affido a Messer Francesco Petrarca, viveva poco lontano da qui, ma come molte cose la sua casa non c'è più.
Diffido della poesia, diffido della dicotomia bene/male. Je mefie.


Solo et pensoso i piú desert campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l'arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d'alegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avampi:

Sì ch'io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, che'é celata altrui.

Ma pu sí aspre vie né sí selvagge
cercar non so ch' Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co'llui.

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