al voto alle primarie del partitodemocratico

25/10/09

Innanzitutto, come già detto ampiamente, sono molto deluso da questo Congresso del PD. Non è emerso alcun contenuto nuovo e interessante, o meglio niente che sia stato percepito all'esterno. E questo determina il fallimento dell'intero processo congressuale che invece, sia con l'elezione di Fassino sia con quella di Veltroni aveva dato segnali di rinnovamento positivi, propositivi e costruttivi. Le passate primarie, mi avevano dato segnali di interesse, su queste ci avevo sperato. E' un segnale allarmante in un paese che, persa la democrazia, è alla deriva verso un totalitarismo mediatizzato soft. Il paragone che mi viene in mente è con la Spagna dell'ultimo Franco o con il Cile dell'ultimo Pinochet: una dittatura tutto sommato tollerabile. L'assenza di alternativa credibile è probabilmente l'elemento peggiore della situazione (se non Silvio, chi?). Altri congressi che avevo seguito mi avevano dato segnali positivi, questo assolutamente no.

Parto dalla mia terra. Alle primarie regionali voterò Angiolini (mozione Marino) perché ha dato un'analisi giustissima della Lombardia. Il PD Lombardia perde perché perché ha fatto troppi compromessi con Formigoni e CL che, da anni, spadroneggiano in tutti gli ambiti regionali. Come sostengo da tempo, se si vuole fare opposizione ed essere un'alternativa credibile bisogna in primo luogo riconoscere da chi è composta l'attuale maggioranza: Comunione e Liberazione funziona come un partito che controlla i nodi politici, economici e sociali della Regione. A questa lobby, sono alleate altre lobby minoritarie come la Lega Nord ed i Larussiani. Angiolini lo dice chiaramente, per gli altri troppi compromessi, qualunquismi. Martina e Fiano hanno fatto a gara a fare peggio ad ogni elezione di cui erano responsabili. Quest'intervista è, in particolare, aberrante: salvare la Segreteria di un partito regionale sceso anche sotto la Lega e che ha perso TUTTE le elezioni, beh... questa è la morte della meritocrazia politica.

A livello nazionale, dopo una lunga esitazione per la prima volta mi ritrovo a dover votare contro. Contro Bersani, contro la restaurazione di un progetto partitocratico, contro i signori delle tessere, delle trame di palazzo per cercare di far cadere Berlusconi. Contro l'alleanza con l'UDC di Cuffaro, contro il ritorno ad alleanze come l'Unione del 2006 che sono ingovernabili. Contro un candidato segretario così vicino a CL, contro chi ha scatenato la rissa. Contro chi si candida prima del congresso, sostanzialmente sfiduciando l'allora Segretario Veltroni e, peggio, contro chi chiamato ad un atto di responsabilità dopo aver cacciato il Segretario si rifiuta di fare da reggente (poteva fare il vice di Franceschini). Contro chi insulta (Pittella, Penati), contro chi va a dire la parola "Sinistra", ma poi fa un programma dove si dimentica ambiente (aberrante e fuori dal mondo il sì al nucleare), stato sociale (Bersani condivide con CL l'idea della privatizzazione dello stato sociale) e mondo del lavoro (perché nessuno ricorda Damiano che proponeva di dividere tra i Sindacati dei Lavoratori e quelli dei Pensionati?). Voterò per Franceschini perché è l'unica alternativa credibile che possa porre un argine alla deriva partitocratica di Bersani, che oltretutto vuole restringere le primarie ai soli iscritti (eh!?). Contro Bersani che candida Bassolino, Loiero ed altri compromessi in affari di Mafia e corruzione. Contro Bersani che dice sì ai voti della Binetti dicendo "però dovrà rispettare le regole di partito"... ma non le ha già infrante più e più volte?! Pur di raccattare i voti, i bersaniani replicano comportamenti vecchi che ci hanno fatto perdere più volte. Ho provato a parlarne con i bersaniani che conosco, nessuno mi ha risposto ed hanno sempre eluso gravemente le mie domande.

Voterò Franceschini contro Bersani. Ed un po' perché ne apprezzo la persona, perché io sono fiero di essere un Cattocomunista. Perché Franceschini si è assunto la responsabilità di reggere il partito che era nella m***a a causa del linciaggio di Veltroni (che pure non ho mai stimato). Franceschini non è il miglior segretario possibile per il PD, come scrissi quando venne eletto, ma bisogna anche considerare le alternative che ci sono e quindi... E poi, in fondo, Franceschini era la vittima ideale di quella Sinistra che cerca solo qualcuno con cui prendersela perché il mondo non "fitta" il loro ideale... A Marino rinfaccio l'incapacità di saper costruire una candidatura completa. Ha innalzato la bandiera della laicità offuscando il resto del suo programma, che pure mi piace molto. Non avendo dietro le gerarchie di partito, poteva denunciare il fatto che il re fosse nudo, ma si è invece limitato a lanciare messaggi forti su temi settoriali. Mi piace Marino, ne apprezzo molto le idee. Trovo abbia sbagliato decisamente la sua candidatura. Essendo stato castrato dalla partitocrazia bersaniana a cui rischiava di portare via tanti voti (ricordiamo che D'Alema fece di tutto per non farlo candidare, perché nessuno insidiasse il suo cocco, manco Chiamparino che è stato cordialmente accantonato).

In sintesi, sogno una Sinistra che parta dalla Lombardia perché, piaccia o no, questo è il motore del paese... questo è il cuore da cui nascono ricchezza, idee, novità e futuro per l'Italia. Prodi era l'unico che riusciva a prendere voti nel cuore produttivo del paese. La Lombardia sono 10 milioni di Italiani, un sesto, quello più ricco ed aperto al mondo (almeno in teoria). Se non capisci che aria tira qui... mi spiace ma essere maggioranza in Puglia non è sufficiente... e non lo sarà mai! [Sia chiaro, niente contro la Puglia che è terra che amo e di cui apprezzo molto Vendola].

Diceva Willy Brandt "ho fatto tutto il possibile". Mi preparo, da stasera, ad essere un orfano di partito a 27 anni. Se Bersani vince, io mi metto tra quelli che non faranno più parte del PD. Ne fuoriesco e deluso cercherò qualche alternativa fintanto ché il PD non tracimerà.

9 commenti:

vincenzo 25 ottobre 2009 alle ore 12:17  

l'unica alternativa al PD è il PD stesso! tutto il resto è noia!

Anche io critico sempre, ma sto dentro per "infettare" il sistema di principi e metodi che noi crediamo possano rendere questo PD migliore!

D21 25 ottobre 2009 alle ore 14:10  

Sarei d'accordo con te, ma vedo che nel PD prevalgono gli "anticorpi" alle buone idee...
Bisogna trovare un modo per aggirare questi anticorpi e inoculare la giusta medicina...

Maxim 26 ottobre 2009 alle ore 00:17  

e voi avete questi problemi nel pd. pensate a me, povero, che li ho avuti ne "la destra"...! sottolineo "li ho avuti". passato prossimo.

Anonimo 26 ottobre 2009 alle ore 02:03  

Caro Duca,
ho letto con grande attenzione il tuo post. Sai che sei sempre un importante punto di riferimento per me, nonostante questa volta le nostre linee di pensiero siano differenti. Ti auguro buon viaggio (politicamente parlando si intende), ma sinceramente e senza polemica. Mi dispiace ovviamente la tua partenza, ma la vedo oggettivamente ben motivata.

L'unica osservazione che mi permetto di fare e' relativa al livore che leggo e sento ti porti dietro da tempo. Lo penso frutto della frustrazione che la realta' italiana genera nei giovani; io che me ne sono andato ammetto di essermente almeno parzialmente e temporaneamente liberato. Ti comprendo, ma non ti giustifico. Ultimamente ti ho percepito nelle tue riflessioni molto spigoloso, come ho gia' scritto, quasi manicheo. Questo non credo faccia onore alla tua proverbiale capacita' di affrontare la complessita' senza banalizzarla.

Rispetto le tue riflessioni sulla realta' Lombarda, a me sostanzialmente estranea per quanto non ignota. Tuttavia credo sia un errore pretendere che una singola realta,' per quanto rilevante quanto la Lombardia, diventi specchio e cartina di tornasole di un paese i cui veri problemi (permettimi) sono in tutte altre zone. Per quanto un modello certamente perfettibile e non il migliore del paese, rimane comunque sopra alla media nazionale. Mi piacerebbe vedere tutta Italia funzionare come la Lombardia di oggi, e lo dico senza polemica!

So che mi concederai, infine, un bonario sorriso alla seconda roboante bordata che leggo sul tuo blog riguardante il nucleare (che come sai rappresenta un argomento a me inevitabilmente caro). Io ho cercato, ma francamente non ho trovato parole di Bersani 'a favore'. Ho trovato riflessioni sensate, potenzialmente possibiliste e legate al futuro della ricerca; parole molto molto vicine a quelle che sul tema lancia ad esempio Barack Obama (per quanto in Italia se ne dia poca eco). Siccome pero' so che non sei uno da 'tifo delle idee' ma piuttosto da 'comprensione dei problemi' aspetto di avere l'occasione di una birra in tua compagnia per discutere del tema come si conviene e per offrirti i dubbi e le domande (giammai le risposte) di chi nello specifico ci pensa tutti i giorni.

Ti abbraccio e a presto,
Papero

Luciano Raso 26 ottobre 2009 alle ore 12:59  

Quando prenderete sta birra per parlare di nucleare vorrei esserci anche io... Cmq Bersani e' a favore del nucleare. Ricordo una conferenza all'enel in cui, Bersani ospite, era piu' scettico lui sulle energie rinnovabili di tutto un panel di esperti (interni ed esterni ad enel) che vedevano nel rinnovabile il nuovo mercato.
As regard la cosa piu' importante del post, ovvero l'idea che sia necessario fare opposizione all'opposizione, e farlo dall'esterno, mi trova assolutamente daccordo. Non ho votato a queste primarie (pur avendone la possibilta', c'era un seggio a delft) perche' il PD, con la deriva che ha preso, sta tradendo se stesso (o almeno quello che sulla carta dice di essere). L'opposizione interna e quasi inesistente. Non riesco a capire vincenzo, come faccia a non vedere quanto piu' bene puo' fare al paese "votare coi piedi" anziche' rimanere ad infinitum all'interno di un partito. Certo possiamo accontentarci di avere il PD al governo, ma se poi e' un berlusconi-bis con solo un nome diverso, cosa sara' cambiato?
Caro nicola, cerchiamo insieme riferimenti comuni. L'alternativa piu' semplice e' Di Pietro ed il suo partito. Personalmente non mi convince, ma e' palese che intercetta tutto quel voto di protesta di sinistra che come me e come te, non ce la fa piu' ad accettare certe logiche. Se alla nostra eta' dobbiamo cominciare a tapparci il naso e votare per le stesse facce, dobbiamo anche accettare che continueremo a farlo per il resto della nostra vita (fino a diventare noi, senza neance accorgercene, quelle stesse facce li').

Anonimo 26 ottobre 2009 alle ore 14:14  

...cosa c'entri essere scettico sulle rinnovabili con essere a favore del nucleare io non l'ho mica capito...Ripeto, Obama da queste parti non e' scettico o contrario ne' sulle une ne' sull'altro...

Ripeto, ho cercato seppur brevemente tra interviste e stralci e non ho trovato nessun 'si' convinto di Bersani al nucleare. Ho trovato riflessioni possibiliste legate al successo di alcuni punti chiave della ricerca. Se ci sono dichiarazioni che mi sono sfuggite sarei felice di vederle.
Papero

D21 26 ottobre 2009 alle ore 22:46  

Rispondo per punti, rinviando a un prossimo post per approfondimenti.

Maxim, mi chiedevo dove ti collocassi attualmente.

@papero
Il manicheismo è inevitabile nei momenti di campagna elettorale in cui bisogna schierarsi da una parte o da un'altra. Il pensiero complesso vale tutto l'anno, a un certo punto bisogna votare e dire sì a una sola opzione.
Sul nucleare scriverò un post apposito, come promesso.
Della Lombardia c'è un aspetto terrifico che è l'ascesa vertiginosa della Ndrangheta negli ultimi 10 anni a fronte di una crescita economica sostanzialmente pari a zero. E' la più grande e sviluppata regione del paese, è il motore dell'Italia. Non voglio sminuire le altre regioni, ma bisogna avere consapevolezza dei diversi ruoli.

@Lucio
condivido l'idea di un PD alla deriva, ma non voterò mai l'IdV perché non è un progetto politico. E' un'armata anti-berlusconiana gonfiata da Silvio perché gli fa comodo avere un antagonista fondamentalmente innocuo.
Mi spiace, ma non c'è proposta politica, dico in termini di collocamento di filosofia politica. Intercettare la protesta è un merito, ma bisogna trasformarla in proposta altrimenti è solo populismo.

Devo ancora riflettere sul risultato di queste primarie, datemi ancora qualche giorno...
:-)

Maxim 27 ottobre 2009 alle ore 14:53  

Duca, sono sostanzialmente d'accordo sulle tue analisi. Se si parte da punti di vista sostanzialmente opposti e si giunge alle stesse conclusioni vuol dire che i rischi di averci preso sono consistenti.

Dove mi colloco? Ho smesso. L'avevo detto prima di partire per quella avventura, cominciata bene e poi stroncata da invidie, gelosie e guerre di potere, il tutto sia dentro che attorno al partito. Avevo detto: o va questa o non andrà nient'altro. Ho avuto qualche altro contatto, ma non sono convinto. Penso che non farò più politica, a meno che non si ritenti, in un prossimo momento storico (in questo non c'è spazio), a dare nuovamente una voce autorevole (e, via, magari anche un po' autoritaria :P) alle istanze sociali che questo governo sta o ignorando o usando a fini elettorali.

Anonimo 19 novembre 2009 alle ore 09:41  

imparato molto

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