sulla roccia

17/10/10

Continuando una riflessione partita dal senso ambrosiano, continuata con la chiarezza della Lettera agli Ebrei, fino all'ultima riflessione sul senso dell'accoglienza, continuo a essere affascinato dalla chiarezza di alcune immagini cristiane di fronte alla confusione e strumentalizzazione del giorno d'oggi.

Proprio nel Vangelo di oggi si diceva "Chiunque viene a me - dice Gesù - e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene" (Vangelo di Luca, 6, 45-48).


Un'immagine che colpisce, penso all'uomo che vuole vivere vicino al fiume perché l'acqua è vita, è ciò che ci tiene in vita, ma è anche un pericolo, l'esondazione e la minaccia alla casa, cioè a quanto di più caro si può avere. Si può vivere bene di fianco a questa presenza bellissima e freschissima, minacciante travolgimenti, solo se si è costruita la casa ben sulla roccia, solo se si sono scavate fondamente solide. Ecco, scavare le fondamenta sulla soccia implica una scelta precisa e consapevole perché tanti sono i posti vicini al fiume, ma uno solo è quello sulla roccia. Scavare la fondamenta è un'attività importante e difficile, noiosa e faticosa, snervante e che guarda in là.
Mentre si scavano le fondamenta non si ha una casa, ma un progetto sì. Tra scavare le fondamenta, magari sotto pioggia e freddo, o starsene al calduccio del fuoco con le coperte e, magari, qualcuno vicino credo che tutti sappiano quale scegliere.

Ecco, la difficoltà di costruire le fondamenta rappresenta bene la differenza tra la cicala e la formica, tra chi vive alla giornata o chi ha un progetto, tra chi sa che vivere vicino al fiume può anche essere pericoloso e chi invece vuole solo godersi la gioia di avere sempre l'acqua fresca. E così, solo chi avrà costruito la casa sulla roccia, passando attraverso le difficoltà di partire dalle fondamenta, potrà vivere al sicuro una vita vicino al fiume; gli altri si risparmieranno fatiche e sacrifici, ma alla prima piena verranno spazzati via dal fiume.

Credo che quest'insegnamento sia vicino alla vita quotidiana ben più di quanto molti pensano. Spiega il perché certi sacrifici sono giusti e importanti e perché non si può stare sempre e solo a godersi l'acqua fresca. Credo sia una rivoluzione nella prospettiva di vita che permette di affrontare certe fatiche.

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