scambio evidente ai danni dell'Europa

11/12/14

Il gioco a livello europeo è molto semplice: i socialisti e democratici italiani e francesi (che controllano il gruppo S&D) hanno ottenuto una valutazione più morbida dei loro governi nazionali (Hollande e Renzi) in merito a piani di riforme assolutamente inadatti ai parametri europei, in cambio S&D ha smontato le inchieste su LuxLeaks (qui un'analisi più approfondita).

In altre parole Juncker ha detto a Hollande e Renzi: io lascio passare le vostre (non-)riforme, in cambio voi insabbiate il caso LuxLeaks. Un gioco semplice, praticamente alla luce del sole e senza apparenti sconfitti. Ah già, dimenticavo, chi ci perde è l'Europa che avrà un Presidente della Commissione con ombre pesanti, un'UE incapace di promuovere un'unione fiscale ed una politica che viene ulteriormente screditata da mosse di palazzo contrarie al buon senso. Per esempio, perché le regole del fiscal compact valgono per Spagna, Grecia e Portogallo, ma non per Italia e Francia (e Belgio, ma qui la storia è diversa)? Semplice, perché Francia e Italia sono rette da governi di S&D e, a loro volta, hanno una componente determinante per la maggioranza che sostiene Juncker. In questa logica, fanno bene Grecia e Spagna a guardare verso Sinistra in ostilità a questo modo di fare.

Ne parlavo appena qualche giorno fa, in attesa c'è la Germania di Merkel che non ama Juncker, dove l'SPD ha perso il controllo di S&D ma vuole tenere saldo il sodalizio con la Merkel, Con la Germania ci sono paesi centro-orientali (danneggiati da LuxLeaks e poco rilevanti fra i S&D, eccetto Romania e Bulgaria), ma non altri come l'Olanda, l'Irlanda o il Belgio che in fin dei conti hanno attuato tattiche simili a quella del Lussemburgo per attrarre multinazionali.

Voilà, un gioco di pura e semplice politica europea che, sorprendentemente, pare passi inosservato.

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