Condividerò con voi una questione politica. Ieri, la Regione Lombardia ha dato il peggio di sì, distribuendo gli esiti delle ultime elezioni, spartendo nomine col manuale Cencelli e autorizzando altre cementificazioni. Il tutto ovviamente nel disinteresse generale, eccetto quello dei diretti interessati. Il problema è che questi due provvedimenti hanno una importanza enorme e dovrebbero essere al centro dell'attenzione pubblica nazionale, e invece Franceschini e Di Pietro continuano a guardarsi l'ombelico. In un vero paese federalista su questo provvedimenti l'Opposizione nazionale dovrebbe attaccare perché, ricordiamocelo, l'Italia è in buona parte un paese regionalizzato, almeno dal punto di vista costituzionale. Circa il 30% della spesa pubblica dipende dalle Regione, in particolare buona parte delle politiche di sviluppo e welfare. E la Lombardia è la regione più grande d'Italia, con una popolazione uguale al Belgio o alla Svezia.
Condividerò con voi (pochi) lettori di questo blog il fatto che non ne posso più. In particolare, il PD Lombardia si arrovella su questioni congressuali di cui non gliene frega niente a nessuno di articoli, statuti e quant'altro. In particolare, è avvilente vedere che in Lombardia il PD abbia circa 8.000 iscritti, in Campania dove la popolazione è circa la metà si arriva invece a 80.000 (!!!). Ok, si dirà che quelli sono napoletani, come se fosse una risposta. Io faccio notare che i) il PD Lombardia è arrivato ormai ad essere il terzo partito, dietro alla Lega, 2) il PD lombardo non fa opposizione perché buona parte del blocco sociale che dovrebbe rappresentare ha invece capito che, non potendo vincere, è meglio scendere a patti con la maggioranza lombarda e spartirsi la torta degli appalti. Ovviamente, in cambio CL... pardon, il PdL pretende che non si faccia opposizione.
Sto seriamente pensando di candidarmi alle primarie regionali non perché mi reputi migliore, ma spero di raccogliere chi vuole dare un minimo di scossa. Credo che lo si debba fare con una campagnaal di fuori delle logiche congressuali di partito, dei circoli perché hanno dimostrato che, almeno in Lombardia, sono più una palla al piede che altro.
Mi piacerebbe raccogliere queste forze di rottura e pensare a una campagna seria da giocare almeno per denunciare quanto di cui sopra. Personalmente, non saprei governare la Sanità lombarda né tantomeno una regione complessa come il motore dell'Italia, ma o si esce dagli schemi oppure non ci sarà mai un'alternativa. Limitarsi a lavorare nel partito porterebbe a finire ad essere dei qualunque dirigenti di un qualunque consiglio di zona. Mestiere nobile e necessario, ma qui serve una scossa più forte e di rottura. Lo farei in prima persona perché non ho mai fatto parte del partito e credo che serva qualcuno/qualcosa che vada al di fuori di quegli ambienti che, ormai, sembrano riprodursi nel peggiore dei modi.
Concludo dicendo che il tema mi sta particolarmente a cuore perché 1) è la mia Regione, 2) CL ha instaurato un sistema politico-clientelare che è ormai marcio e traborda favoritismi e corruttele piccole o grandi che non è più tollerabile, 3) studiando, ho visto come la Regione Lombardia abbia una crescita senza sviluppo ormai dai primi anni '90, una sostanziale crescita zero, in termini differenziali, i segni + e - sembrano legati più che altro a fattori ciclici esogeni che non a una crescita endogena. Chi ci sta?
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