Innanzitutto, come già detto ampiamente, sono molto deluso da questo Congresso del PD. Non è emerso alcun contenuto nuovo e interessante, o meglio niente che sia stato percepito all'esterno. E questo determina il fallimento dell'intero processo congressuale che invece, sia con l'elezione di Fassino sia con quella di Veltroni aveva dato segnali di rinnovamento positivi, propositivi e costruttivi. Le passate primarie, mi avevano dato segnali di interesse, su queste ci avevo sperato. E' un segnale allarmante in un paese che, persa la democrazia, è alla deriva verso un totalitarismo mediatizzato soft. Il paragone che mi viene in mente è con la Spagna dell'ultimo Franco o con il Cile dell'ultimo Pinochet: una dittatura tutto sommato tollerabile. L'assenza di alternativa credibile è probabilmente l'elemento peggiore della situazione (se non Silvio, chi?). Altri congressi che avevo seguito mi avevano dato segnali positivi, questo assolutamente no.
Parto dalla mia terra. Alle primarie regionali voterò Angiolini (mozione Marino) perché ha dato un'analisi giustissima della Lombardia. Il PD Lombardia perde perché perché ha fatto troppi compromessi con Formigoni e CL che, da anni, spadroneggiano in tutti gli ambiti regionali. Come sostengo da tempo, se si vuole fare opposizione ed essere un'alternativa credibile bisogna in primo luogo riconoscere da chi è composta l'attuale maggioranza: Comunione e Liberazione funziona come un partito che controlla i nodi politici, economici e sociali della Regione. A questa lobby, sono alleate altre lobby minoritarie come la Lega Nord ed i Larussiani. Angiolini lo dice chiaramente, per gli altri troppi compromessi, qualunquismi. Martina e Fiano hanno fatto a gara a fare peggio ad ogni elezione di cui erano responsabili. Quest'intervista è, in particolare, aberrante: salvare la Segreteria di un partito regionale sceso anche sotto la Lega e che ha perso TUTTE le elezioni, beh... questa è la morte della meritocrazia politica.
A livello nazionale, dopo una lunga esitazione per la prima volta mi ritrovo a dover votare contro. Contro Bersani, contro la restaurazione di un progetto partitocratico, contro i signori delle tessere, delle trame di palazzo per cercare di far cadere Berlusconi. Contro l'alleanza con l'UDC di Cuffaro, contro il ritorno ad alleanze come l'Unione del 2006 che sono ingovernabili. Contro un candidato segretario così vicino a CL, contro chi ha scatenato la rissa. Contro chi si candida prima del congresso, sostanzialmente sfiduciando l'allora Segretario Veltroni e, peggio, contro chi chiamato ad un atto di responsabilità dopo aver cacciato il Segretario si rifiuta di fare da reggente (poteva fare il vice di Franceschini). Contro chi insulta (Pittella, Penati), contro chi va a dire la parola "Sinistra", ma poi fa un programma dove si dimentica ambiente (aberrante e fuori dal mondo il sì al nucleare), stato sociale (Bersani condivide con CL l'idea della privatizzazione dello stato sociale) e mondo del lavoro (perché nessuno ricorda Damiano che proponeva di dividere tra i Sindacati dei Lavoratori e quelli dei Pensionati?). Voterò per Franceschini perché è l'unica alternativa credibile che possa porre un argine alla deriva partitocratica di Bersani, che oltretutto vuole restringere le primarie ai soli iscritti (eh!?). Contro Bersani che candida Bassolino, Loiero ed altri compromessi in affari di Mafia e corruzione. Contro Bersani che dice sì ai voti della Binetti dicendo "però dovrà rispettare le regole di partito"... ma non le ha già infrante più e più volte?! Pur di raccattare i voti, i bersaniani replicano comportamenti vecchi che ci hanno fatto perdere più volte. Ho provato a parlarne con i bersaniani che conosco, nessuno mi ha risposto ed hanno sempre eluso gravemente le mie domande.
Voterò Franceschini contro Bersani. Ed un po' perché ne apprezzo la persona, perché io sono fiero di essere un Cattocomunista. Perché Franceschini si è assunto la responsabilità di reggere il partito che era nella m***a a causa del linciaggio di Veltroni (che pure non ho mai stimato). Franceschini non è il miglior segretario possibile per il PD, come scrissi quando venne eletto, ma bisogna anche considerare le alternative che ci sono e quindi... E poi, in fondo, Franceschini era la vittima ideale di quella Sinistra che cerca solo qualcuno con cui prendersela perché il mondo non "fitta" il loro ideale... A Marino rinfaccio l'incapacità di saper costruire una candidatura completa. Ha innalzato la bandiera della laicità offuscando il resto del suo programma, che pure mi piace molto. Non avendo dietro le gerarchie di partito, poteva denunciare il fatto che il re fosse nudo, ma si è invece limitato a lanciare messaggi forti su temi settoriali. Mi piace Marino, ne apprezzo molto le idee. Trovo abbia sbagliato decisamente la sua candidatura. Essendo stato castrato dalla partitocrazia bersaniana a cui rischiava di portare via tanti voti (ricordiamo che D'Alema fece di tutto per non farlo candidare, perché nessuno insidiasse il suo cocco, manco Chiamparino che è stato cordialmente accantonato).
In sintesi, sogno una Sinistra che parta dalla Lombardia perché, piaccia o no, questo è il motore del paese... questo è il cuore da cui nascono ricchezza, idee, novità e futuro per l'Italia. Prodi era l'unico che riusciva a prendere voti nel cuore produttivo del paese. La Lombardia sono 10 milioni di Italiani, un sesto, quello più ricco ed aperto al mondo (almeno in teoria). Se non capisci che aria tira qui... mi spiace ma essere maggioranza in Puglia non è sufficiente... e non lo sarà mai! [Sia chiaro, niente contro la Puglia che è terra che amo e di cui apprezzo molto Vendola].
Diceva Willy Brandt "ho fatto tutto il possibile". Mi preparo, da stasera, ad essere un orfano di partito a 27 anni. Se Bersani vince, io mi metto tra quelli che non faranno più parte del PD. Ne fuoriesco e deluso cercherò qualche alternativa fintanto ché il PD non tracimerà.
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