Un tram chiamato bellezza
08/09/11
Oggi ho preso un tram che non prendo praticamente mai: va da casa mia all'Arco della Pace in Corso Sempione. Una visita medica, niente di ché, eppure... dopo esser salito s'è seduta di fianco a me una ragazza di bellezza più che incredibile. Non la solita modella né la solita gnocca o la fighetta milanese, ma proprio una ragazza bellissima: bionda, alta, capello lungo, fisico perfetto con un bel seno, gambe splendide, zigomo basso (m'han detto che questo è un fattore fondamentale), longilinea, dai lineamenti tipicamente nordici, età sui 20 anni, pelle splendida. Se pensate allo stereotipo della svedese bellissima, ci siamo! Ho il sospetto che fosse una modella visto che in mano aveva un foglio con un indirizzo su carta intestata di un'agenzia di "fashion". Eppure, delle tante modelle milanesi, sicuramente belle, questa era di una bellezza ancora più incredibile, veramente celestiale.
Quella linea di tram la prendo raramente: Corso Sempione è in realtà una zona di Milano che non ho mai frequentato granché e, quando m'è capitato di andarci, era più spesso in bicicletta, per cui i tram da quelle parti li conosco pochissimo. Eppure, mi ricordo di un'altra volta che presi quel tram, quella volta in direzione opposta.
Mi ricordo di quel viaggio perché vi trovai un'altra ragazza di bellezza assoluta, incredibile. Sono passati circa 15 anni, ma mi par di rivederla ancora lì, in piedi vicino al finestrino in fondo: capelli castani, fisico perfetto, occhi verdissimi di ghiaccio. Direi che assomigliava ad Anna Falchi, ma era molto più elegante, raffinata, pura nella sua semplicità. Ricordo che era un bambino, forse il figlio o forse faceva solo da baby sitter, ma poco importava di fronte alla bellezza incredibile di quella ragazza.
Ecco, mi colpisce notare questa linea di tram accomunata da queste due bellezze incredibili, a distanza di circa 15 anni. Certo, la linea è cambiata, ma poco importa. Non parlerò neanche di eterno ritorno ché senso non avrebbe, probabilmente (anzi, sicuramente) solo una coincidenza, innegabilmente piacevole ma che colpisce perché si tratta di due bellezze veramente fuori dal comune, superiori a molte modelle spesso troppo secchette, impostate, finte, fotocopiate, superiori a molte showgirl fatte con lo stampino e pronte a farsi risistemare da photoshop o da qualche altro chirurgo estetico.
Bene, non sian gelose le altre donne ché la bellezza non è solo quella fisica. Ci si lasci piuttosto cullare dalle note di questa canzone, degna ninna nanna di questa narrazione...
Le Passanti (De André)
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
A quella conosciuta appena
non c'era tempo
e valeva la pena
di perderci un secolo in più
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in la
E ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto
e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità
Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
E magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere
senza seguirla
senza averle sfiorato la mano
A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato inutile pazzia
vedere il fondo
della malinconia
di un avvenire disperato
Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
Per poco che la felicità ritorni
è molto raro
che ci si ricordi
degli episodi del cammino
Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarsi
di quelle felicità intraviste
Dei baci che non si è osato dare
delle occasioni
lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti
Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine
una maniera di viversi insieme
Si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere
Quella linea di tram la prendo raramente: Corso Sempione è in realtà una zona di Milano che non ho mai frequentato granché e, quando m'è capitato di andarci, era più spesso in bicicletta, per cui i tram da quelle parti li conosco pochissimo. Eppure, mi ricordo di un'altra volta che presi quel tram, quella volta in direzione opposta.
Mi ricordo di quel viaggio perché vi trovai un'altra ragazza di bellezza assoluta, incredibile. Sono passati circa 15 anni, ma mi par di rivederla ancora lì, in piedi vicino al finestrino in fondo: capelli castani, fisico perfetto, occhi verdissimi di ghiaccio. Direi che assomigliava ad Anna Falchi, ma era molto più elegante, raffinata, pura nella sua semplicità. Ricordo che era un bambino, forse il figlio o forse faceva solo da baby sitter, ma poco importava di fronte alla bellezza incredibile di quella ragazza.
Ecco, mi colpisce notare questa linea di tram accomunata da queste due bellezze incredibili, a distanza di circa 15 anni. Certo, la linea è cambiata, ma poco importa. Non parlerò neanche di eterno ritorno ché senso non avrebbe, probabilmente (anzi, sicuramente) solo una coincidenza, innegabilmente piacevole ma che colpisce perché si tratta di due bellezze veramente fuori dal comune, superiori a molte modelle spesso troppo secchette, impostate, finte, fotocopiate, superiori a molte showgirl fatte con lo stampino e pronte a farsi risistemare da photoshop o da qualche altro chirurgo estetico.
Bene, non sian gelose le altre donne ché la bellezza non è solo quella fisica. Ci si lasci piuttosto cullare dalle note di questa canzone, degna ninna nanna di questa narrazione...
Le Passanti (De André)
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
A quella conosciuta appena
non c'era tempo
e valeva la pena
di perderci un secolo in più
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in la
E ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto
e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità
Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
E magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere
senza seguirla
senza averle sfiorato la mano
A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato inutile pazzia
vedere il fondo
della malinconia
di un avvenire disperato
Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
Per poco che la felicità ritorni
è molto raro
che ci si ricordi
degli episodi del cammino
Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarsi
di quelle felicità intraviste
Dei baci che non si è osato dare
delle occasioni
lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti
Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine
una maniera di viversi insieme
Si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere
8 commenti:
evito di commentare
;P
m.
:-P
Ma le hai chiesto il numero almeno?!?!?!?
Per me, dico...
Papero
avessi preso il numero, foss'anche per te, avrei comunque rischiato la pelle...
...la pelle?
Occhio che hai scambiato le vocali tra l'articolo e il nome, mi sa...
;-)
Papero
sei un vero poeta!
Comunque hai notato come i commenti (vabbe' si, pure i miei) su accumulino sui post che parlano di fxxa, mentre scarseggiano su quelli sulla Chiesa?
E i seminari si svuotano...
Papero Poeta
Grande verità!
Effettivamente, dovrei riflettere sul pubblico che mi sono trovato...
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