Breve dissonanza, poi torno nel torpore

10/12/21

 

Breve uscita dal torpore, dopo questo torno nel mio confinamento politico. 

Sebbene pensi che Mario Draghi sia un economista eccezionale, penso che il governo che presiede stia facendo cose pessime che non si possono tacere. Abbassano le tasse ai ceti medio-alti, restringendo i criteri per il reddito di cittadinanza (RdC), l'unica misura recente per il sostegno ai piu' poveri (sebbene il nome abbia creato aspettative che non coincidono con quello che é un sussidio di re/inserimento professionale). Sebbene il RdC sia perfettibile, gli errori sono minimi rispetto a quelli delle imprese a cui il Governo Draghi ha appena condonato circa 4 miliardi di evasioni. Ci sono molte ciliegine su questa torta come il raddoppio degli stipendi dei sindaci delle citta' piu' grandi (quasi tutti del PD) o l'introduzione della possibilità' di iscriversi a due corsi di laurea contemporaneamente incasinando il già svilito sistema universitario italiano. La grande concessione finale ai lavoratori e alle lavoratrici é che il telelavoro possa essere retribuito come quello in presenza. 

E' sorprendente la differenza col precedente governo Conte-bis, considerato che i partiti di quella maggioranza sono pure in questa (salvo magari qualche pezzetto secondario che nessuno ha notato). Il Governo Draghi sta ulteriormente privilegiando i ceti medio-alti e svilendo quelli piu' poveri nel mezzo di una pandemia che ha attivato molteplici crisi (medica, economica, psicosociale, internazionale, di fiducia...). Se questo me l'aspettavo dai nuovi arrivati nel governo (cosa credevate con l'arrivo di Berlusconi e Salvini attorno al tavolo!?), quelli che c'erano nel Conte-Bis avrebbero dovuto battere qualche colpo visto che hanno comunque un peso parlamentare importante. 

Io so che oggi non saprei far politica, eppure il cambio di passo fra il Conte-Bis e il Governo Draghi lo trovo allarmante perché sta tagliando la possibile ripresa post-pandemia di un paese che da decenni si affida a élite decisionali miopi. Per intenderci, c'é ancora gente che da credito a Cacciari, ci persone che passano indifferentemente da Bersani a Renzi, da Zingaretti a Letta come se niente fosse restando al governo per 9 degli ultimi 10 anni, c'é un movimento che alla fin fine é normalissimo e in piena implosione, c'é Berlusconi che non si ricorda nemmeno lui chi sia e Salvini che si crede ganzo ma manco lui sa che fare se non far caciara... 

Boh, a sto punto ridatemi il Governo Conte-bis che almeno ebbe il coraggio di introdurre i primi lockdown, quarantene e test a tappeto. In tutto questo, i confinamenti e il caos generato dalla pandemia impediscono di sviluppare la necessaria empatia per ricercare il bene comune. Chi decide si è arroccato nella difesa dei propri privilegi. È comprensibile, ma si sta rivelando sempre più chiaramente una scelta miope.

Ecco, l'ho scritto. Ora posso tornare a guardare la guerra dei cloni. Scusate il pensiero dissonante.

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Gioia Giulio!

02/11/21

Gioia Giulio! Gaudente giorno genesi, glorioso giovanotto! Gigantesco galantuomo, giocatore gentile, graziosamente gargantuesco! Gateau gelato glassa gommosa glutammato... goloso!

Gioioso gentiluomo già galleggia galvanizzato: grazie genitrice Gotta! Galeotto genitore grida 'ganzo!'. Guardate: gia' garbato garzone, giocondo gioviale, gesta graziose. Gareggia guidando go-kart? Garantito, giocherà galattico! Genesi gallica, genoma garibaldino. 

Gioite germani, gioia Giulio, gaudio garantito!

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del g20

01/11/21

 Però io ho poca o nessuna fiducia che quelli che oggi siedono attorno al tavolo a parlare di clima sappiano cosa stanno facendo. L’ho visto chiaramente a Bruxelles: quando il tuo stipendio è 5-7 volte la mediana europea, quando non hai problemi di precarietà, quando le babysitter comunque le trovi o la scuola e ‘di élite, quando hai comunque i soldi per il riscaldamento e la BMW che ti aspetta nel parcheggio, l’unico incentivo che puoi avere è di perdere questi privilegi.

Quando sei una 30enne che può lavorare con i tailleur fighi perché’ sono sfigate quelle la a star dietro ai pannolini. Quando sei un 50enne che ha studiato e fatto la vita del signore e sai che tanto tuo figlio comunque troverà lavoro grazie alle connessioni che hai. Quando sei la Fornero e hai genitori, zii e mariti nei CdA di Torino e capisci che sono i ‘giovani’ ad essere spocchiosi nel non accettare i lavori che tanto sua figlia mai farà. Quando vivi e cresci in quelle condizioni non ti capisci quanto un sussidio di disoccupazione, un voucher babysitter, un’assicurazione sanitaria pagata facciano la differenza.

Se vivi a Bruxelles non sai cosa vuol dire non potersi permettere acqua da bere. Se vivi a Washington non sai cosa vuol dire avere incendi che devastano di fianco a casa. Se vivi a Londra, non sai cosa vuol dire un fiume che ti spazza via la casa.

Provoco? Un po’ sì. Esagero? Volutamente. Ma ho imparato che l’esito delle decisioni dipende dalle persone che siedono attorno al tavolo. Che vuoi contraddire quello che sta seduto di fianco a te? No, al più lo metti in minoranza, lasci il suo paese nella merda e salvi lui come persona invitandolo da qualche parte nel tuo paese benestante. Sia mai che faccio un torto a qualcuno che siede al tavolo come me.

Che tristezza la scena di quei 20 personaggiuncoli che lanciano la monetina alla Fontana di Trevi. Che tristezza…

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Il discorso su Milano è invece più complesso.

17/10/21

Premesso che ho già avuto modo di esprimere il mio giudizio sul Sistema Sala, la questione di Milano è più articolata. Milano sta andando obiettivamente bene in Italia e, come ben sintetizzò Il Sole 24 Ore, prima della pandemia Milano cresceva il doppio della Lombardia, la Lombardia cresceva il doppio dell’Italia, ma la media era crescita zero*. 


A Milano le cose vanno bene perché si è perseguito un modello basato sulla manovalanza a basso costo proveniente dal resto del paese, da Varese o da Barletta, e investimenti pubblici nazionali (Expo, salone del libro, metropolitane e olimpiadi invernali) con investimenti privati extra-UE (da City life agli scali ferroviari). Questo modello sta funzionando e anche bene: chi va a Milano vede che le cose funzionano, mentre il resto d’Italia si desertifica perché non arrivano investimenti e le risorse emigrano. Questo crea grande consenso interno e, come farebbe qualunque altro sindaco, Sala lo cavalca. Chi, come l’ex Ministro Provenzano, ha provato a evidenziare che questo modello è egoista (es. tassa d’ingresso sulle auto, federalismo municipale, accentramento delle nuove funzioni) e aumenta le disparità territoriali è stato impallinato perché, come spesso accade in Italia, il pensiero critico e complesso non è mai apprezzato in Italia. 


La pandemia è poi un capitolo a parte. La narrativa dominante ed egemonica è “Sala = buono, Fontana = cretino”. Premesso che condivido il giudizio poco lusinghiero sul leghista, Milano è stata l’epicentro di morti per covid nella 2° e 3° ondata perché “Milano non si ferma”, perché la partita Atalanta-Siviglia andava fatta giocare per l’amico Gori, perché i commercianti avevano bisogno di vendere i panini fuori dagli uffici. Questa cosa rientra nel punto precedente: Milano non poteva perdere la sua posizione da primato e leadership. Eppure, la narrativa dominante ha associato il fallimento a Fontana, non a Sala. Guai a chi osa insinuare qualsivoglia responsabilità del buon Beppe. 

Visto da fuori, tutto questo mi pare evidente: i miei amici che vivono a Milano sono entusiasti dei benefici di vivere nel cuore pulsante del paese; chi sta fuori non può che invidiarli perché -ahinoi- restano poche macerie, poche città che possono vantare tali successi e tanti tanti lasciti di oltre 10 anni di crisi. Chi volesse assumere una posizione meno campanilista dovrebbe assumere un respiro almeno nazionale, non dico europeista. Questa dinamica che ho cercato di raccontare è, ahinoi, comune ad altri paesi, come la Spagna. Ci tengo a chiarire che se al posto di Sala ci fosse stato un altro sindaco, avrebbe capitalizzato lo stesso su questo successo, ma ci vorrebbe una visione ALMENO nazionale per ridare equità e coesione territoriale. Forse non tutti sanno che questo decennio è stato il primo dall’unità d’Italia, in cui la prima regione di emigrazione è la Lombardia. Un tempo, le terre di emigrazione erano Sicilia e Puglia, Veneto e Campania. Oggi è la Lombardia. Il fatto che il saldo non sia così negativo perché arrivano dal Sud è una menzogna che ci si può raccontare, ma che non aiuta a capire. Il boom di turisti a Milano si è associato a un declino di turisti a Firenze e Roma in quello che è un triste gioco a somma zero. 

 Hanno fatto male i miei amici a votare Sala? Beh, non c’è mai stata competizione, quindi il dubbio non si pone e capisco bene che chi beneficia di una Milano in buone condizioni auspichi che questo continui. Piuttosto, sarebbe utile riflettere su che cosa da Milano al resto del paese. Quello si e allora divento piu' critico perché Milano avrebbe una responsabilitá nei confronti dell'Italia che pero' non ha mai voluto assumersi, ben prima dei tempi di Sala&friends. 

* Ai miei amici più “quantitativi”, segnalo che dipende se fai una media semplice (crescita/regioni*numero) o ponderata (crescita/regioni*dimensione).

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Again on Sept/11

22/09/21

 I watched the whole series on Sept/11 by Netflix. Some random impressions

1. were videos back in 2001 so low quality?! I remember 'decent' quality videos of the collapse of the Twin Towers.

2. The attack on the Pentagon is still the biggest mystery nobody really explained.

3. So many mistakes in the Afghanistan war(s) by all US administrations and allies (yes, Obama made huge mistakes too). It was astonishing to hear former FBI directors and high-level officials.

4. G.W. Bush got something personal in those tragedies. It was his great opportunity to show his father how good he was, but then Sept/11... then the UNJUSTIFIABLE war in Iraq until the complete, desperate disaster he left on his path. This would deserve an ancient Greek tragedy…

5. When you wage war, you must be clear about what victory will mean. 

6. Afghani landscapes are amazing, so beautiful. It’s sad to see such a devastated country.

7. Too many (incl. Netflix) forget that the origin of the Afghani crisis is the devastating colonization by the British. Like in Israel. And many other post-British mandates in the region. It’d be enough to read Wikipedia…

8. The attack to the Twin Towers was and is still a tragedy to be elaborated by many.

9. bin Laden was a genious and a terrorist. But mainly a terrorist.

10. How can you come back after you ‘go’ Guantanamo? Are you ‘better than them’ if you’re torturing your prisoners? That decision undermines the trust we can have in the self-declared biggest democracy in the world. 

Ok. Just some ideas. I’d love to have the opportunity to discuss it over a beer. 

In person. Somewhere.

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About Sept/11

13/09/21

I'm watching the Netflix series on Sept/11. 

"How is it possible they hate us so much?". This was the most shocking question that arose just after that tragic date. It is a crucial question to understand "why" Osama bin Laden took such a tragic decision. Reacting with anger as W. did was unwise; it was essential to understand the 'why' of the enemy. When I was saying this, many friends accused me of being a bin Laden's supporter because it was impossible to rationalise such a criminal act. Yet, September 11 was no accident. It was a deliberate, well planned terroristic attack. You've to assume your enemy is acting in a rational way to defeat him. Only if you assume that bin Laden was acting for (his/their) own good you can understand, then react in the best, effective way. Back in the 90s, the US were the only global power after the collapse of the Soviet Union. The US was convinced of being invincible and undoubtedly good, given how bad the Soviets were. Unfortunately, the world was more complex. 

 The second big question in my mind is about the attack to the Pentagon. How is it possible they hit the headquarter of the most powerful army in the world? This happens even after the Twin Towers were hit. I expect the Pentagon to be the most defended area in the world. All alerts should have been activated immediately after the first attack on the Twin Towers. How is it possible that the Pentagon was so vulnerable? I know it’s mainly offices, not an operational base, but it’s symbolic value is known everywhere in the world. If the attack to the Twin Towers was unthinkable, any general knows that s/he must defend the headquarter against any possible attack. That’s something nobody yet explained me, not in a convincing way. 

Anyway, History has shown us that the US reaction was a failure. George W. Bush will be remembered as an unfit President in the most tragic page of US history. Because reality is always more complex than good vs bad guys!

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Insieme

07/09/21

Insieme. 8 anni di avventure con l'anello al dito. 2 figli meravigliosi, troppi traslochi. Milano e Bruxelles, Tradate e Capoliveri, ma anche Vienna e Mulhose, insieme, in attesa di poter visitare New York! Le mie arrabbiature per il disordine, le infinite chiacchiere. Il primo bacio, il primo pannolino cambiato. Insieme. I libri e i lego, imparare a leggere e andare in monopattino. Il calcio e Carcassone. Le foto e le chat Whatsapp. Gli amici i parenti i nonni cugini zii le babysitter e un po' anche quelli che ci sono stati antipatici. Chi é arrivato, chi è passato, chi c'è sempre stato. Ospedali e crèche, materna e primaria, zaventem o il San Gottardo. Insieme. Sant'Ambrogio e santo Stefano, st Bernard e st Alene, dalle feste in via Eustachi a quelle da Little Gym. Insieme in italiano e in francese, forse un po' meno in inglese e nederlandese. Insieme sul palco, ma a ognuno il suo piatto. Abbiamo sfangato il confinamento da pandemia, gli avvocati e qualche osso rotto (miei...). Insieme a fare i rappresentanti dei genitori non ha funzionato ma poco importa. Insieme a provare birre belghe o improbabili verdurine altamente sostenibili. Insieme a gustare deliziose grigliate in bolla o cene romantiche col tramonto dell'Elba. Insieme a parlare, insieme a dormire che dai ancora 5 minuti, no? Insieme. Insieme a Massimo e Giulio e tutti gli altri. Insieme in nuove avventure e nel tornare a casa. Insieme.

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Di Genova, 20 anni dopo

21/07/21

Mi ricordo il G8 di Genova. 

 Ricordo bene che, dopo quei tragici fatti, qualunque pensiero critico sulla globalizzazione divenne impossibile perché venivi irrimediabilmente associato "a quello che voleva cambiare il mondo col casco e l'estintore"

Criticare la globalizzazione del libero scambio come dogma, del profitto come valore imprescindibile e della progettualizzazione come unica forma di lavoro divenne qualcosa da violenti, qualcosa da stigmatizzare, qualcosa che nessun benpensante avrebbe neanche piu' lontanamente preso in considerazione, neanche fra i presunti progressisti. 

Ricordo bene che non si arrivo' per caso a quei tragici fatti. Ricordo il TG1 che continuava a dare visibilita' a Casarini, ricordo Scajola che voleva fare il duro, ricordo la tensione nei media che non aspettavano altro che la tragedia. E la tragedia, inevitabile, arrivo'. 

Ricordo che dieci anni dopo quei fatti erano ancora vividi. Un pensiero critico sulla crisi scaturita da Lehman's Brothers veniva ancora etichettato come No Global, come "quelli con l'estintore", come tu non capisco che non c'e' alternativa alla globalizzazione. 

In tutto questo, pero', trovo grande speranza nei movimenti rappresentanti da Greta Thunberg perché, finalmente, il pensiero critico puo' avanzare, spezzando il monopolio del pensiero unico liberista, globalizzato e per il libero scambio. Pensiero critico, per me, significa mettere in discussione il buon pensiero comune e questo puo' anche portare a commettere errori di giudizio, ma con la volonta' di chiedersi il perché di certe disuguaglianza, da dove viene una certa ricchezza e quali conseguenze avra'. 

Ecco, se c'e' una cosa che ho imparato e' a non smettere di interrogarsi. Non aver paura di farsi domande, anche quelle sbagliate, non smettere di ragionare anche se ci si ritrova in mezzo a contesti violenti e se degli amici fanno errori. Il senso di giustizia non deve fermarsi.


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D'una rottura

20/07/21

Quando mi sono rotto il malleolo, ero da solo a Bruxelles. Ma non ero solo. 

La notte che ero in pronto soccorso ho potuto chiamare un angelo che alle 3h30 mi ha riportato a casa. 

Altri, tanti altri sono venuti ogni giorno ad aiutarmi con le piccole grandi cose di cui avevo bisogno. Chi mi ha lavato l'insalata che con le stampelle non ci riuscivo; chi mi ha accompagnato a fare il vaccino. Chi ha cucinato cose deliziose, chi mi ha tenuto compagnia finché mia moglie non è riuscita a venire a Bruxelles. 

Vorrei ringraziare tutti, da chi é venuto a chi mi ha chiamato o mandato un messaggino. Ecco, se c'è una cosa che ho imparato è stata la bellezza di tutto questo e vorrei condividerla con un grande grazie ché non trovo parola migliore.

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lasciatemelo dire.

06/07/21

A me Raffaella Carrá non é mai piaciuta perché mi sembrava uno di quei personaggi che, per forza, ti dovevano stare simpatici. 


Eppure, malgrado questo, con gli anni ho apprezzato il personaggio incredibile. Non é sbagliato dire che sia una sorta di Madonna all`Italiana, una che é riuscita a s-muovere un paese francamente bigotto come l'Italia. 
Quel ritmo travolgente di "quanto è bello far l'amore da Trieste in giù" è riuscito a far passare un messaggio sulla libertà di amare anche in certi ambienti che guardano la RAI e che, come dire, non sono esattamente progressisti. 
 Quindi, anche se non posso dire che sia stata fra le mie preferite, mi sento di dire che sia stata una personalità artistica fuori dal comune, eccezionale.

 

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D'un'ultima volta

23/06/21

Quando scesi dal palco per l'ultima volta sapevo che sapevo stata l'ultima. 

Non sapevo che poi sarebbe scoppiata tutta 'sta pandemia che, fra le troppe vittime, ha pure il teatro. Eppure, quello spettacolo in nederlandese era il raggiungimento dell'ultimo obiettivo che mi ero dato dopo che avevo già deciso da tempo di smettere. Avevo già avuto una pausa di tre anni e mezzo da spettacoli, anni spesi a portare gli altri sul palco. Lavorando sempre per aiutare gli altri a stare sotto i riflettori, ho realizzato che il teatro, e l'improvvisazione in particolare, é un percorso di crescita umana incredibile che, lo ripeto provocatoriamente spesso, andrebbe reso obbligatorio per tutti. 

Credo, a costo di dissentire con qualche caro amico, che l'improvvisazione abbia dei limiti artistici importanti, ma il valore per la cresciuta umana di chi la pratica é inestimabile. Ammiro i miei maestri non tanto per le qualità artistiche, ma per l'insegnamento umano che ho ricevuto. Invito tutti a fare corsi di improvvisazione teatrale come forma di crescita personale. Quel progetto durato 7 bellissimi anni ora é finito, anche se la pandemia ci ha impedito di farne un degno funerale. Mi riprometto di scriverci un libro, ma conoscendomi avrei bisogno di un aiuto che magari troverò proprio qui. 

Quando qui a Bruxelles gli spettacoli all'aperto son ricominciati, mio figlio grande mi ha chiesto se recitavo, ma gli ho risposto che non sarei mai più salito su un palco. Ovviamente, stamattina avevo già cambiato idea e la voglia di trovarmi davanti a un pubblico divertendomi con gli amici era gia' tornata. Ci vorrà un po' perché accada veramente, ma é una questione di crescita personale. 

Dopo questi mesi di confinamento credo possa essere un bisogno non solo mio. Abbiamo bisogno di ritrovare fisicità oltre questi ormai insopportabili schermi. 


Grazie per chi c'era, per chi c'è e per chi ci sarà. 

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E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire

19/05/21

Proprio l'altro giorno, Spotify mi ha proposto una canzone di Franco Battiato. Mi colpisce come uno come lui potesse essere arrivato a tale popolarità. Non un cantante di nicchia idolatrato da fan fedelissimi, come può essere un Giovanni Lindo Ferretti, ma neanche uno dei grandi cantautori alla Guccini. Era popolare alla Battisti ma raffinato alla De Andrè. Credo che Battiato non si possa inquadrare in nessuna etichetta, l'unico mi viene in mente é Magritte nel suo essere surreale onirico fuori dagli schemi ma dei successo. 

Ancora mi chiedo cosa sia l'era del cinghiale bianco, canto cuccurucucu paloma e sono affascinato da shock in my town. Potrei andare avanti a lungo ma voglio ringraziare chi mi ha portato a un suo concerto anni fa: un ricordo memorabile. 

 Ecco, Battiato va elogiato per il suo meritato successo il suo essere schivo le sue canzoni e il suo pensiero, mai banale. Grazie. 


E il mio maestro mi insegnò 

Com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire

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After 200 years

05/05/21

He was a bloody dictator. His wars caused 12 years of pan-European terror with 4,300,000 soldiers dead plus about 2-2,500,000 civilians, about the same as Hitler but in a Europe with much less inhabitants. He destroyed a significant share of human heritage plundering Italy, Spain and Egypt. His imperialist propaganda is still resonating with the idea of ‘exporting freedom’ with armies and authoritarian regimes. We won’t miss you.

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percezione

13/03/21

La mia percezione è che questo prolungato stato di confinamento generi in Belgio un mix di depressione e burnout mentre in Italia più esasperazione e rabbia. Credo che buona parte della colpa dipenda dai decisori collettivi oltre che dall'indole delle rispettive popolazioni.È una percezione soggettiva naturalmente.

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Capire di quale problema stiamo parlando.

05/03/21

Il problema pero' e' anche capire quale sia il problema. 

Non credo che il problema sia Zingaretti, ma un partito che passa disinvoltamente da Bersani a Renzi e quando si libera degli ex-segretari, si tiene i rispettivi ultras pronti a sostenere la prossima figurina. Un partito che passa dalle alleanze con Vendola o Schlein al governo con Berlusconi e Alfano, con Di Maio, Conte, Draghi, Brunetta... tutto come se niente fosse. 

Stiamo parlando di un partito che é stato al governo in 8 degli ultimi 10 anni, sempre come primo o secondo partito della coalizione. Un partito palesemente colpevole dell'arretratezza del paese, che ha cercato di devastare la costituzione, ma che puo' dare la colpa a Salvini perché Salvini é peggio (che é vero). Un partito con militanti che si dichiarano anti-mafia e poi governa con sindaci palesemente collusi con camorra e ndrangheta. Un partito che si dichiara per i giovani e poi umilia scuola e universita'. Un partito che tassa chi non vive nei centri storici, che sostiene chi inquina e cementifica il territorio. Un partito che ha spostato gli investimenti pubblici dal sud al nord perché, si sa, Milano ha piu' bisogno di Palermo. Un partito che da del razzista a Salvini perché Minniti é quello che veramente ha bloccato gli sbarchi. Un partito che critica la Lega, ma poi sostiene un regionalismo da leghisti a favore dei ricchi. Un partito che candida Pisapia e Calenda come se niente fosse. 

In sintesi, un partito il cui unico collante é quello di stare sempre e comunque al potere giocando solo a tagliare le gambe a qualunque altro possibile cambiamento. Perché il m5s é fatto di grullini, perché Salvini é razzista e la Meloni fascista, mentre Berlusconi ultimamente lo stanno rivalutando. 

Quindi, io lo capisco e in fondo lo apprezzo questo Zingaretti che dopo due anni giocati a fare l'opossum non ne puo' piu', ma il problema non é lui che rimane un anonimo politico di mezza qualita'. Il problema é ancora avere fiducia in un'organizzazione autoreferenziale, che ha come ragion d'essere la sua propria autoconservazione e che, in realta', fa solo male al paese.

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decade

02/03/21

Today, I celebrated 10years in Belgium! 

At first, it was a complicated, short-term relationship with Brussels. Like many others, I came just for a 5-month intern with unknown ideas about the future. Slowly, I discovered an amazing city, wonderful, though difficult to explore. 

This is one of the best images for me. Brussels is like London (where I was before moving here), but with one, fundamental difference. In London there is 'everything' and it constantly comes up to you overwhelmingly. In Brussels, you can find 'everything', but you have to find it, go looking for it, and this makes difficult to appreciate the European capital. 

It's ten years in Brussels, rather than Belgium, and I'm still in love with this fantastic, small global capital. Fragmented, complicated, slow, immobile and dynamic. A real European crossroad where everybody can meet, come and feel strangers as we all here. 

I am used in mixing English and French, Italian at home and (some) Dutch at work. I bought a grammar book of Brusseleir (the Brussels dialect, which is a mess between French and Dutch) and wrote a lot of papers about this city-region. I know everything about its institution, history, water, tunnels, innovation policy, cohesion policy and research performance, but these are boring stories. I still have so much to learn. 

Brussels means my family life with my 2 kids born here, countless friends and, among many other wonderful things, I can't forget Impro for Dummies - Brussels, an amazing story that had ended as all great stories have to. I think it is the day to start applying for the Belgian citizenship. Let's see if feasible. 

Meanwhile, merci, bedankt, thanks, grazie!

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del governo Draghi

17/02/21

Ho gia' criticato l'operazione che ha portato al Governo Draghi, ma un giudizio su questo nuovo governo va pur dato. Draghi é persona che stimo ma la questione é la coalizione che lo sostiene. I nomi dei ministri sono in linea con la coalizione, nessuna sorpresa. 

L'avrei sostenuto se si fosse trattato di un governo di unita' nazionale con dentro tutti i partiti, ma nuovamente ci si é fatti fregare dalle destre. 

Salvini e Meloni potranno ora fare il gioco del buono e del cattivo poliziotto, un po' responsabili un po' critici, un po' dentro al governo per spartirsi la torta, un po' in TV a parlarne male per ogni errore fatto e poi, magicamente, alle elezioni si presenteranno abbracciati pronti ad accontentare i due pubblici votanti. Nel frattempo, il M5S sara' imploso senza capire che potrebbe giocare la stessa partita con Di Maio- Di Battista ed il PD continuera' con la tattica dell'opossum: fingersi morti che ogni volta che invece prova a prendere una posizione sbaglia dopo interminabili crisi esistenziali. Sinistra non pervenuta, come accade da tempo. 

Se Draghi avesse avuto un governo di unita' nazionale (= con Meloni dentro), allora la soluzione sarebbe stata quella giusta. Qualche cespuglio fuori ce l'hai sempre e vabbé, ma cosi'... si ripetono gli errori del Governo Monti con Berlusconi che fa il padre della patria, il M5S che oscilla senza direzione. C'e' pure qualcuno che considera Renzi un salvatore della patria per averci liberato da Conte se non fosse che lui di meriti non ne ha. Ah gia', Conte? L'ultima salvezza del M5S governista: uscira' di scena per un po' nella speranza di essere rispolverato alle elezioni come salvatore del M5S che al limite ci sta anche. 


E poi, alla fine di tutta questa storia ci sarebbe anche l'Italia dove, il vero problema a mio avviso é la mancanza di fiducia collettiva. 

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Logica personale

14/01/21

Alzi la mano chi vorrebbe essere al governo adesso? 

Con una pandemia in corso, una maggioranza che qualunque decisione prende puo' essere sommersa di critiche e una crisi psico-socio-economica ormai evidente. 

Molto piu' comodo mettersi all'opposizione passando i prossimi mesi a dire "ve l'avevo detto". Cosi', invece di sparire sotto al 3% sembri pure una persona seria. 
 Ora, io detesto Renzi, ma lo capisco, é la scelta piu' razionale dal suo punto di vista, d'altronde ha sempre ragionato nel suo interesse personale, da quando ci libero' di Bersani a quando cerco' di presentarsi da padre costituente: tutto sempre per interesse personale. 

La genialita' della sua mossa é che ora Conte ha tutte opzioni di sicuro fallimento dal tirare a campare, magari con qualche responsabile, al prendersi dentro Berlusconi condannando la fine del m5s. Se poi si andasse alle elezioni e vincessero Salvini+Meloni, Renzi potrebbe menarcela dicendo "quando c'ero io, si vinceva al 40% e queste cose non accadevano". 
 Tutto questo é logico perché Renzi puo' cosi' sopravvivere politicamente raccontandosi di essere bravo, buono e giusto, mentre é il paese che non lo capisce... Ah gia', dimenticavo, ci sono le sorti di un paese di mezzo...

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Devo dire che

04/01/21

 Devo dire che alla fine questo primo Natale brusseleir non é stato niente male. Al netto della situazione difficile che tutti stiamo vivendo aumentata dalla distanza per la famiglia estesa a Milano, mi sono messo nell'ottica di cercare la bellezza in queste feste cosi diverse dalla mia tradizione. Invece di 100 parenti, una piccola, calorosa bolla. Invece di Milano con la neve, una grigia, quanto rilassante Bruxelles. Niente Madonnina, ma solo il Manneken Pis. Si é mangiato e bevuto bene anche qui e con qualche telefonata in piu' abbiamo navigato al meglio questo tempo cosi' difficile. 

Certo sara' bello ritrovarsi 'poi', ma guardiamo col sorriso a questi tempi. Aiuta. 

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