Ratzinger ha ragione

21/12/10

In quest'intervista, Ratzinger esprime benissimo un sentimento di fondo che sento da tempo, un degrado strutturale, lento e inesorabile come quello della fine dell'Impero romano. Una crisi talmente profonda che pochissimi se n'accorgono, la crisi finanziaria che stiamo vivendo è solo lo sfogo economico di qualcosa di più profondo. E' l'esito di una degenerazione tesa a massimizzare il profitto esternalizzando i costi, in altre parole: arricchirsi, inquinando chi vive lontano e non ha voce.

Ecco, questa crisi richiederebbe uno sforzo collettivo, mentre noi ci affanniamo a correr dietro ai profitti. Non sono abbastanza sapiente da sapere come risollevarsi, quali esperienze passate potrebbero aiutarci. Mi viene in mente solo la Peste del '300 e il Rinascimento del '400, ma non paiono esempi piacevolmente ripetibili.

Una storia lunga, decennale, millenaria, una crisi collettiva che richiede un processo fondativo per istituzioni nuove.

Infine, la Chiesa ha fatto la più grande ammissione di colpa che si potesse immaginare in merito ai casi pedofilia, credo che di più non si potesse fare. Peccato che non faccia notizia, peccati che gli anticlericali continueranno a ignorare e dire che non conta niente, peccato tanta disonestà intellettuale da chi si dichiara guidato solo dalla ragione.

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