Appunto economico

02/09/12

Questo è il dato che dovrebbe essere su tutte le prime pagine ogni giorno, e invece ci ritroviamo ancora le polemiche di professionisti del fallimento (per dirne una, vi suggerisco questo).

Anni fa, molti amici economisti mi accusavano di catastrofismo e pessimismo perché dicevo che la crisi sarebbe durata e, anzi, si sarebbe ulteriormente deteriorata. Ora ho l'amara consolazione di aver avuto ragione, anche se quelli mi dicono che comunque avevano ragione loro e che bisognava inondare di soldi le banche made in US.

Leggevo un bel libretto di storia economica italiana (che vi consiglio caldamente perché proprio facile ed intelligente), letto subito dopo quest'altro libro. Ci sono alcuni aspetti interessanti dei momenti di crisi più profonda. La prima è che parte sempre dalla finanza, ancora più che dalle guerre (lo sviluppo ed il benessere sono sopravvissuti ad alcune guerre, molto meno alle crisi finanziarie). La seconda cosa interessante è che lo sviluppo è spesso legato a scelte economiche di lungo periodo tendenzialmente anti-liberiste. Per esempio, l'Italia post-unitaria del XIX è cresciuta in buona parte perché ha attuato una politica protezionistica che ha permesso alle sue aziende di strutturarsi, prima di competere a livello internazionale. Idem fu per la Corea del Sud e per molti paesi africani dopo l'indipendenza (salvo poi essere costretti al liberismo che ha ridotto l'Africa così come la conosciamo ora).

L'aspetto che voglio sostenere è che bisognerebbe mettere all'ordine del giorno una discussione sulla possibilità di introdurre alcuni provvedimenti protezionistici. Per esempio dire: Noi, Europa, siamo in crisi ed abbiamo bisogno di un momento per riprenderci. Chiudiamo un attimo le frontiere, rinunciamo a import/export così da ricostruire alcuni settori industriali 'labour-intensive' come il tessile o il siderurgico e poi ne riparliamo. Può non essere una bella cosa, ma o facciamo così o non riusciamo a tirare avanti e quindi crolliamo tutti.
Sarà un discorso economicamente eretico perché se non ti adegui all'ortodossia liberista sei un eretico, ma se si studiasse la storia economica invece della teoria microeconomica si capirebbe che questi sono gli strumenti che abbiamo a disposizione per far fronte a una crisi di queste dimensioni.

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