Generazioni politiche

20/09/12

Io che non amo Peppino Caldarola devo riconoscere che questo suo post sia molto interessante. Rubo alcuni passaggi che costituiscono il centro del mio interesse.

"La generazione che ha la stessa età dei leader che resistono nei posti di comando è in pensione o sta per andarci. È in pensione o sta per andarci registrando un passo indietro nelle condizioni di vita. Invecchieranno peggio di come hanno vissuto. I loro coetanei in politica no. [...] le leadership non sono percepite come frutto di una selezione giusta ma come somma di fortune e di disinvoltura. C’è nell’atteggiamento dei vecchi che non simpatizzano per i vecchi un fondo di rancore sociale che Bersani dovrebbe analizzare".

Mi fermo qui, le conclusioni si possono capire se si pensa che i vari Bersani&co sono almeno 20 anni che vivono a 16.000 euro all'anno, mentre i pensionati e pensionandi si sono visti votare dal loro stesso partito i vari tagli targati Monti-Fornero.

Sì, credo stia montando una grande rabbia e disincanto verso questa attuale casta politica. Il terrore è che chi la sostituirà non sarà così migliore.

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