Non è vero che
08/09/12
Le grandi manovre politiche italiane stanno si stanno facendo vedere ora. In funzione delle traiettorie dei grandi potentati organizzati italici si intravvede il quadro e come si procederà ad andare a contarsi. Più avanti di tutti è il PD che sta abilmente sfruttando una sua doppiezza: il PD può andar bene sia come Monti-bis (Letta, D'Alema, Bindi) sia come flirt a Sinistra (Bersani) sia a Destra (Renzi). In questo modo sperano di intercettare tutti i loro possibili elettori. A Vendola daranno un contentino, l'UDC cerca di confermare la sua base, mentre Berlusconi ancora attende fiutando i tempi. In fondo a Destra ci sarà una Lega col suo zoccolo duro e alcune mine vaganti. Grillo lo stanno demonizzando abbastanza per cui il dissenso che esprime e che viene stimato al 20% scenderà sensibilmente non sopra al 10% in attesa che altre due vecchie volpi recuperino i loro voti: Berlusconi e Montezemolo. Di Pietro oscilla tra il suicidio e la possibilità di recuperare una fetta di suo zoccolo duro, soprattutto al Sud. I tatticismi ora stanno prendendo corpo, eppure...
Eppure ci sono due fattori che mancano.
Il più importante è che non c'è una reazione alla crisi che sta mostrando tutti i suoi effetti e che, purtroppo, peggiorerà ulteriormente nei prossimi. Legato a questo, il secondo fattore è l'astensionismo altissimo di cui nessuno pare preoccuparsi. Su questa leva bisognerebbe entrare al fine di sovvertire i rapporti di forza che si stanno delineando. Per esempio il 30% del PdL a chi andrà? Per lo più non votarono alle ultime amministrative, molto votarono PD, mentre Grillo raccolse voti di protesta in aree che vanno da IdV, Lega e PD. Un mare magnum di tatticismi da cui non mi pare emergere una reazione generale.
Concretezza, onestà intellettuale e speranza sono le tre chiavi per chiunque voglia vincere le elezioni. Chissà chi riuscirà a interpretarle meglio. Sappiate solo he è ora che si decidono le vere dinamiche, non in campagna elettorale dove si assegnano pochi punti percentuali.
Eppure ci sono due fattori che mancano.
Il più importante è che non c'è una reazione alla crisi che sta mostrando tutti i suoi effetti e che, purtroppo, peggiorerà ulteriormente nei prossimi. Legato a questo, il secondo fattore è l'astensionismo altissimo di cui nessuno pare preoccuparsi. Su questa leva bisognerebbe entrare al fine di sovvertire i rapporti di forza che si stanno delineando. Per esempio il 30% del PdL a chi andrà? Per lo più non votarono alle ultime amministrative, molto votarono PD, mentre Grillo raccolse voti di protesta in aree che vanno da IdV, Lega e PD. Un mare magnum di tatticismi da cui non mi pare emergere una reazione generale.
Concretezza, onestà intellettuale e speranza sono le tre chiavi per chiunque voglia vincere le elezioni. Chissà chi riuscirà a interpretarle meglio. Sappiate solo he è ora che si decidono le vere dinamiche, non in campagna elettorale dove si assegnano pochi punti percentuali.
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