Colonne libere?
23/07/07
Riprendo la questione Colonne libere ché non era mica finita. Accantono un po' la riflessione tra politics e policies, per occuparmi solo del merito della vicenda (ovvero la policy).
Oggi la conferenza stampa alle Colonne segna l'inizio di una nuova fase. Due i provvedimenti presi, ferme restando le transenne così come sono (un po' arretrate rispetto alla demarcazione iniziale):
1. una campagna comunicativa/educativa sul rispetto delle regole;
2. iniziative culturali di vario genere.
Visto che sono uno che sa solo criticare e mai proporre, continuo su questa linea, non accetto che passi il messaggio che così va tutto bene. In fondo, dalla mia posizione posso permettermelo.
1. La campagna comunicativa ha due difetti, saggiamente impostata da Simone, è stata svilita in una serie di "please don't" perché ovviamente l'Istituzione ha scelto di porsi come una serie di "non fare". E se leggete un velo di ironia in quanto scrivo... beh, avete ragione! Secondo la Moratti il miglior modo di comunicare coi giovani è colorare di viola delle scritte dove ti ricorda "non fare questo", "non fare quell'altro" (ah, dimenticavo, i geniacci dello IED hanno scelto un carattere di una bruttezza per fortuna rara).
Tralascio il fatto che hanno contattato lo IED che ha offerto questa campagna aggratise (sappiamo bene che in Italia siamo tutti buoni e per la comunità facciamo le cose gratis, sì sì sì... ci stiamo credendo...), mentre non si sono posti il problema del fatto che ci aveva già lavorato con De Corato la Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Ma sappiamo quanto la Moratti(la) ami l'università pubblica...
2. Le iniziative culturali sono state la parte meno valorizzata della nuova politica. Se da Lunedì prossimo (?) inizierà l'improvvisazione teatrale alle Colonne grazie alla Teatribù su idea del sottoscritto, l'idea geniale del Comune per avvicinare i giovani è inserire in giro per Milano dei tavolino dove poter giocare a niente po' po' di meno che scacchi, dama, Cluedo, Risiko, ...
Ma ci rendiamo conto??? Un vecchietto si è avvicinato a me alla fine chiedendomi se veramente i giovani erano interessati a quei giochi. Lascio a voi il giudizio.
Considerazione a prescindere, la Moratti ritiene che questo sia un modello virtuoso di dialogo per la città. Errore: questo dialogo è stato saggio per mettere una toppa alla stronzata promossa da De Corato (ma a cui "prima" nessuno si oppose, manco la Letizia...). Le buone politiche concertative sono quelle del piano strategico di Torino o Firenze, le buone politiche si fanno a monte, non mettendo pezze alle strXXXate fatte dal Comune (e non date la colpa a De Corato che è stato l'unico ad assumersi la responsabilità della decisione).
Chiudo con un pensiero dedicato al rappresentante dell'associazione commercianti il quale ha impostato il discorso del genere "non vi facciamo pesare di essere i più tartassati". Poi, io ho guardato quel consigliere della maggioranza che fece cancellare l'auspicio a maggiori controlli della GdF ai commercianti. E per favore, smettetela di dire che è il Rattazzo quello che evade gli scontrini, perché questo è il costume di TUTTI i locali milanesi. Amiche/i che han fatto le cameriere/i in vari locali milanesi raccontano di aver avuto l'ordine perentorio di NON fare scontrini e io, da cliente, posso confermare di averne ricevuti ben pochi e, se non bastasse, di essere stato sbeffeggiato dal gestore quando osavo chiederglielo.
Sono sconfortato dal clima politico-istituzionale-culturale della città che amo di più al mondo.
4 commenti:
più d'accordo di così, si muore...
l'ultima novità (o forse me ne sono reso conto solo ora...) è il finto scontrino: ti danno un pezzo con scritto che se vuoi lo scontrino devi passare alla cassa!
Cmq non difendo chi non fa gli scontrini e un controllo in più (su tutti certo, non sul rattazzo e basta) non guasterebbe, anche perchè uno che esce magari non ha voglia di mettersi a discutere con il padrone del locale di politiche fiscali...
la domanda è: il Comune e il Sindaco agiscono scientemente convinti di fare bene, oppure siamo in mancanza di buona fede perchè non si vogliono risolvere realmente i problemi?
Se siamo nel primo caso, stanno dimostrando una faciloneria imperdonabile, praticamente intollerabile.
Nel secondo caso peggio ancora perchè mi sento preso per i fondelli: lo IED ci piace più del POLI? I locali non vanno toccati perchè votano centro-destra quindi diamo un colpo al cerchio ma anche uno alla botte? Questi giovani ascoltiamoli ma non troppo perchè magari ci sono dietro i cattivoni della sinistra?
Non ho davvero parole!!
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