stasera avrei ben'altro per la testa
06/12/07
In attesa, mi sono lasciato imbrigliare da questo post. Si parla del senso di un blog, su cui personalmente avevo già scritto qui, ma su cui vale la pena tornare. C'è un interessante incrocio di citazioni che parte da qui in quanto quel blog è stato citato qui.
Ok, se non vi siete persi tra quei blog, capirete un piccolo grande aspetto di questo fenomeno sociale chiamato web 2.0.
Scrivere, condividere pensieri è un piccolo passo di libertà, quella vera concreta e del pensiero. Libertà è partecipazione e scrivere ti rende un poco più partecipe del mondo esterno o perché lo commenti o perché gli regali dei pensieri, delle emozioni, dei frammenti di vita che per te sono importanti, ma lo sono anche per coloro che hanno la pazienza di fermarsi e leggere. Leggere è, quello sì, un valore. Certo, non tutto lo scritto vale lo stesso, alcune cose proprio non vale la pena di leggerle.
Scrivere è una forma di libertà ed alla libertà bisogna educarsi, praticandola piano piano con umilità, applicandosi ed imparando da chi è più bravo, sostenendosi tra compagni di educazione e rendendosi disponibile verso chi è più giovane. "La libertà è una forma di disciplina", occorre educarsi ed assumersi il coraggio di scrivere e rendere pubblico quello che si fa: penso e visito spesso sempre questo blog, l'attuale silenzio di quel blog insegna l'umiltà di non pensare che un blog possa essere una cosa veramente importante, però è un esercizio di libertà.
E non ci si limiti ad un tant'è...
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