de religione

31/05/09

Non credo nella distinzione cattolici-non, credenti-non, mentre quella laici-consacrati ha valore solo organizzativo.

Credo che la Fede e la religione non possano essere altro che gioia, piacere, divertimento, soddisfazione. Ma di quella profonda, vera, intima, che non lascia adito a dubbi. E' come distinguere il vino che ti sbronza da quello che assapori saggiamente riconoscendo il grande dono della Terra, del sole che ha fatto crescere ig ermogli, degli operai che hanno potato la vigna, raccolto l'uva, del tempo che l'ha fatto fermentare, del piccolo commerciante che ti ha venduto la bottiglia, del tappo che ha custodito quel prezioso liquido ed infine la saggezza di chi ha fuso il bicchiere da cui ora bevi.

Ecco, capire questa ricchezza è il valore della religione, la gioia del bere quel bicchiere che nessun altro sentimento potrebbe darti.

Sono infastidito da chi vede la religione come un insieme di imposizioni sessuali, come se tutto si riconducesse a quante scopate e con chi, al numero di Messe a cui uno è andato o a quanti soldi ha offerto ai poveri.
No.
La Fede è una gioia permanente, non effimera, è un motore inesauribile, è il gusto di una risata, il senso di qualcosa andato male, il sorriso di chi hai aiutato, le lacrime asciugate dalla mano amica.
Il libro letto, il sentiero percorso, la luce spenta andando a dormire, la città visitata con la gioia di chi capisce, intuisce, analizza o solo si gode il fatto che non è tutto semplicemente lì.

Chiunque viva la religione come repressione, terrorismo, motivo di divisione, interesse economico, colui non è persona di Fede, ma di materialità umana gretta ed animale.

Ecco, in questo sono ragionevolmente convinto e d'accordo con chi disse che è la Fede che ci fa diversi dalle bestie.

2 commenti:

Anonimo 1 giugno 2009 alle ore 20:29  

c'e' chi ci crede e chi non ci crede.
non "che non ci crede per sfida a chi ci crede", ma che proprio non ci crede perche' non ce la fa a crederci in quella cosa.
che l'Universo sia stato generato da un Qualcuno. qualcuno crede nel CasualeAssociarsiDiMolecole.
C'e' chi non crede nell'aldila' e vive serenamente il presente, forse ripettando di piu' certe leggi morali ed il prossimo, di chi, si crede purificato con una Messa o una Confessione.
Sempre in polemica, cordiale. :)
Spezie

D21 3 giugno 2009 alle ore 00:28  

Cara Spezie
innanzitutto è un piacere risentirti. Un paio di giorni addietro sono tornato sul tuo blog per vedere se c'era qualche novità.
Secondo, è un piacere discutere di questo genere di polemiche.
Nel merito rispondo, cordialmente, che secondo la Fede cristiana non sta all'individuo credere o no, ma è una chiamata del Signore. Seguendo gli insegnamenti francescani, la Chiesa prega sia per i credenti che per le persone di buona volontà perché riconosce che anche in loro c'è la chiamata del Signore, anche se non la ricoscono razionalmente. Difficile da concepire per molti cristiani che non accettano chi è fuori dalla religione, ma è il cuore del messaggio con cui San Pietro accolse San Paolo.
Sempre in polemica, ovviamente.
:-)

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