Sull'orlo, tutt'altro che scontato l'esito
24/05/09
Mi lancio in un'analisi rischiosa, tuttavia credo se ne debba parlare rischiando qualcosa piuttosto che lasciarla andare così. Credo che sia doveroso che i corpi intermedi di una Democrazia reagiscano quando questa è in un passaggio critico.
Rispondo a quest'interessante post di Gad Lerner, ahimé sono tutt'altro che convinto che Berlusconi sia agli sgoccioli. Al contrario, l'Italia è sull'orlo di una decisione tra la Democrazia ed il Berlusconismo. Impunibile, onnipotente, clientelare: questi i tratti del Berlusconi odierno che, per levare ogni dubbio, ci ha fatto provare il prodismo facendolo implodere a colpa di TV che, per esempio, hanno minimizzato il taglio dell'ICI ai poveri, le positive (timide) liberalizzazioni o il risanamento dei conti pubblici attraverso la lotta all'evasione fiscale. Imploso il Prodismo, non ci sono dubbi che Berlusconi sia l'unica risposta per l'Italia, con la sua rete clientelare ormai pervasiva.
Le elezioni europee sono il banco di prova di questo sistema, della macchina del consenso che garantisce elezioni politiche e impunità giudiziario-economiche a chi serve il "Premier-sole" (anche se non credo che visiteremo Arcore come oggi visitiamo Versailles...). Gravissimo l'attacco al Parlamento, pessimi gli applausi di Confindustria a un Primo Ministro che ha totalmente eluso le vicende economiche, a cui invece è necessario dare risposte. Sintomo di un affarismo basato sul clientelarismo, non sullo spirito imprenditoriale di competizione.
Credo che l'Italia debba scegliere se Democrazia o Berlusconismo, ma non ci se ne rende conto, come non ci si rese conto di quanto nuovo e pervasivo fosse il Fascismo. Una larga vittoria alle Europee del PdL potrebbe essere il lasciapassare per la Riforma costituzionale e, quindi, l'implosione democratica. Malissimo fanno le Sinistre a passare il tempo a distruggere il PD, quando servirebbe un'allenza democratica per l'Italia.
Aggiungo, il successo del Berlusconismo attuale è la macchina del consenso legata alla totale assenza di qualunque tipo di Riforma politica, al fine di non compromettere gli interessi (le rendite) dei clientes che lo sostengono.
Infine, sia chiaro, non dico che il Berlusconismo sia come il Fascismo, ma che è nuovo e che non capiamo le sue conseguenze come non lo capimmo 80 anni fa.
3 commenti:
peppino calderola (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=353166) non la pensa come te. e nemmeno molti "democratici" che conosco.
berlusconi stravincerà, e sarà anche grazie alla strategia suicida del pd che ha abbandonato la positiva svolta veltroniana dello "stop alla demonizzazione dell'avversario" per tornare a rincorrere di pietro, che è ormai da tempo la personificazione dell'opposizione preconcetta al premier. prevedo per il pd scenari disarmanti, salvato forse solo nelle vecchie care 4-5 regioni rosse del centro-nord, dove la gente continua imperterrita a non porsi neanche il problema di chi si debba votare.
lasciamo stare il Fascismo, che non centra nulla, e per favore lasciamo stare anche lo sfascismo. a volte mi sembra che la sinistra, certo quella radicale ma anche il pd, giochino al "tanto peggio tanto meglio". rigirandosi nel fango di troppe vicenducole da quattro soldi, istigata dalla vecchia intellighenzia rossa (tipo repubblica sul c.d. "caso noemi") che è troppo impegnata ad ascoltare il suono della propria voce per accorgersi delle cose del mondo.
perchè invece quella stessa sinistra - ad esempio - non ha fatto le barricate sulla vicenda alitalia, l'unica vera porcata fatta da questo governo? una truffa, una roba indifendibile da qualsiasi punto di vista?
e poi mi devi spiegare cosa accidenti possa centrare l'esito delle europee con il "pericolo per la democrazia". il parlamento italiano quello è e quello resterà.
Mi spiace ma sbagli approccio perché guardi solo ai limiti della Sinistra.
Guarda il paese dall'estero, a come funzionano le grandi democrazie all'estero e da quello guarda Berlusconi, non i soliti limiti del PD, che ormai li sappiamo tutti a memoria.
condivido nicola
Posta un commento