perché la Sinistra non vince (e non vincerà mai) a Milano
28/05/09
Questo articolo non è altro che l'ennesimo di una serie di articoli che seguo da anni e anni, si dimostra la collusione della Lega delle Cooperative lombarda (cooperative rosse, sia chiaro) e CL per spartirsi gli appalti pubblici. In questo caso le irregolarità sono ancora da dimostrare, ma in passato molte sono state dimostrate: dalla Sanità all'istruzione e, soprattutto, tantissimi lavori pubblici (es. i parcheggi vengono gestiti così, una quota era lasciata ai De Albertis, attuali Presidenti dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili, ANCE, notamente vicini alla destra).
CL (o la Compagnia delle Opere, se preferite) prende tutto creando un sistema legislativo grazie al Federalismo tanto caro ai Lùmbard (caro in termini ideologici, ma anche economici).
Dicevo, CL assegna una significativa (ma minoritaria) porzione alla Lega delle Cooperative in modo che non faccia quello che in una democrazia si chiama "opposizione", narcotizzando il rischio di conflitti (in passato ho "discusso" con il Segretario DS/PD Majorino di questo loro tacere).
Nel frattempo, CL fa il buono e il cattivo tempo, controlla appalti e voti (e quindi leggi regionali o nazionali) in un sistema che il dipartimento di studi sociali dell'MIT, che considero ragionevolmente indipendente, ha giudicato una setta che influenza pesantemente affari e politica.
La Lombardia è una spartizione di appalti gestita da CL, che ormai non ha più nulla di religioso*, al pari di altre regioni italiane dove altre organizzazioni si spartiscono appalti controllando i voti in maniera clientelare.
Il simbolo è il sistema sanitario lombardo. Da tempo prossimo al collasso in quanto consuma troppe risorse (se non collassa è perché la Lombardia è più ricca del Lazio) e impedisce altre politiche di sviluppo regionale.
Il sistema sanitario lombardo è strutturalmente fatto per essere corrotto: nei "quasi-mercati" (teorizzati anche da illustri economisti che si reputano "di Sinistra") il cliente, in questo caso il paziente, ottiene il servizio senza vedere i soldi che spende perché i "voucher" sono dati dalla Regione direttamente agli Ospedali, questi ultimi certificano che il servizio fosse necessario. Ovvero, l'ospedale certifica che quella cura era necessaria e chiede il rimborso alla Regione, il cittadino riceve la cura senza veder transitare i soldi. Intelligente, no? Ecco, la Clinica Santa Rita era questo, ma di recente anche S. Raffaele (3 volte in un anno: oculistica, epidemiologia e ortopedia), Magenta e un terzo ospedale che non ricordo sono stati riconosciuti colpevoli di aver gonfiato queste prescrizioni.
Ne derivano corruzioni intollerabili per una Regione che dovrebbe essere un motore non solo dell'Italia, ma dell'intera Europa. Attenzione perché da circa 20 anni (quando erano presidenti Bassetti, Tabacci e la Ghilardotti) la Lombardia è ferma, cresciamo senza svilupparci, Milano ha rinnovato il suo patrimonio edilizio rilanciando il mercato ma perdendo drammaticamente di competitività e attrattività (sempre più giovani del Sud fanno il "salto" e vanno direttamente in Europa, l'immigrazione che arriva è solo quella dei lavoratori meno qualificati). Per la Lombardia manca una politica di sviluppo regionale, c'è solo una spartizione di clientelarismi. Il Federalismo lombardo serve solo per legalizzare tutto questo e ridurre la corruzione.
Infine, mi spiace che questo articolo sia scritto in campagna elettorale, potrebbe essere confuso con un problema contingente quando invece è strutturale (pensate da quanto è governatore Formigoni...).
Concludo dicendo che
1. è necessario riconoscere pubblicamente tutto questo, altrimenti non se ne esce.
2. se la Sinistra, una qualunque, vuole vincere in Lombardia deve denunciare e combattere tutto questo, rifiutando quest'indegna spartizione di clientelarismi
3. spero che i giovani di CL si ribellino a questo sistema che sta sopra di loro e facciano venir meno il sostegno a chi usa quel movimento a fini politico-affaristici.
* Sia chiaro che la mia critica a CL è basata su un grande rispetto della componente religiosa ed educativa, ahimé negli anni è degenerata in una commistione di presunta fede con affari e politica, a mio avviso tradendo i (grandi) insegnamenti di don Luigi Giussani.
Conosco tantissimi ragazzi di CL (so che alcuni sono pur passati per questo blog), pur non condividendo la loro scelta, rispetto quel movimento per il valore religioso, culturale ed educativo. Purtroppo, i piani alti di CL sono, da tempo, degenerati in una lobby di affari e politica senza scrupoli che spadroneggia fuori e dentro la Lombardia.
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