ah il popolo spagnolo
20/11/11
Scrivo in Italia a proposito della Spagna perché, in fondo, so già che a loro non interesserà quel che ho da dire.
Oggi Rajoy e il Partito Popolare Spagnolo (PPS) vinceranno le elezioni e nel giro di una settimana anche l'ultimo governo socialista dell'Europa occidentale sarà caduto: a parte l'Austria, la Slovenia e Cipro, tutti gli altri 24 paesi europei saranno in mano ai partiti di centro-destra
Credo siano in atto dinamiche molto semplici che, invece, aggravano le situazioni. Mi spiego.
Oggi tutti i governi quando vanno a votare perdono perché nel giro di pochissimi anni la crisi ha fatto raddoppiare la disoccupazione un po' in tutti i paesi europei. Quando ci sono tanti disoccupati, tutti i governi in carica cadono, prima o dopo. Questo lo definirei un "effetto casalingo" perché la disoccupazione in casa propria si vede benissimo, anche perché colpisce direttamente gli elettori.
Invece, l'errore oggi è votare per il centro-destra perché la crisi ha anche una sua enorme componente politica e se la politica è dominata ovunque da quella parte partitica, è chiaro che la colpa è di quel partito. Insomma, se la politica è incapace di decidere ed i decisori sono tutti del partito popolare europeo, o comunque di centro-destra, è chiara di chi sia la responsabilità politica. Ma questo molti non lo vedono.
Eppure, gli spagnoli vedono solo l'effetto "casalingo": disoccupazione raddoppiata, voto contro Zapatero! Come se la Moncloa da sola possa incidere veramente sulla crisi! Invece, è proprio il predominio del partito popolare europeo la causa di molti mali d'Europa. Già, perché l'Europa ha fatto i più grandi progressi quando si sono mischiate le varie culture partitiche: popolari e socialdemocratici, liberali e socialisti han saputo metter da parte le divisioni partitiche interne per creare una grande casa per il futuro. Oggi, invece, il predominio monopolistico di una certa cultura sta aggravando la crisi.
Ma tutto questo ai più non interessa.
Oggi Rajoy e il Partito Popolare Spagnolo (PPS) vinceranno le elezioni e nel giro di una settimana anche l'ultimo governo socialista dell'Europa occidentale sarà caduto: a parte l'Austria, la Slovenia e Cipro, tutti gli altri 24 paesi europei saranno in mano ai partiti di centro-destra
Credo siano in atto dinamiche molto semplici che, invece, aggravano le situazioni. Mi spiego.
Oggi tutti i governi quando vanno a votare perdono perché nel giro di pochissimi anni la crisi ha fatto raddoppiare la disoccupazione un po' in tutti i paesi europei. Quando ci sono tanti disoccupati, tutti i governi in carica cadono, prima o dopo. Questo lo definirei un "effetto casalingo" perché la disoccupazione in casa propria si vede benissimo, anche perché colpisce direttamente gli elettori.
Invece, l'errore oggi è votare per il centro-destra perché la crisi ha anche una sua enorme componente politica e se la politica è dominata ovunque da quella parte partitica, è chiaro che la colpa è di quel partito. Insomma, se la politica è incapace di decidere ed i decisori sono tutti del partito popolare europeo, o comunque di centro-destra, è chiara di chi sia la responsabilità politica. Ma questo molti non lo vedono.
Eppure, gli spagnoli vedono solo l'effetto "casalingo": disoccupazione raddoppiata, voto contro Zapatero! Come se la Moncloa da sola possa incidere veramente sulla crisi! Invece, è proprio il predominio del partito popolare europeo la causa di molti mali d'Europa. Già, perché l'Europa ha fatto i più grandi progressi quando si sono mischiate le varie culture partitiche: popolari e socialdemocratici, liberali e socialisti han saputo metter da parte le divisioni partitiche interne per creare una grande casa per il futuro. Oggi, invece, il predominio monopolistico di una certa cultura sta aggravando la crisi.
Ma tutto questo ai più non interessa.
2 commenti:
Secondo la tua teoria quindi nel 2013 in Italia vince il CSX?
Chissa'!
Se non vedo non credo,
Papero!
se ci arriviamo al 2013...
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